forum

Ricostruire un even...
 
Notifiche
Cancella tutti

Ricostruire un evento senza testimoni: strategie

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
57 Visualizzazioni
(@paolo-florio)
Post: 535
Noble Member Registered
Topic starter
 

Come vincere una causa se non hai un testimone oculare: i limiti della testimonianza in un processo.

In una recente sentenza [1], la Cassazione si è occupata di un tema assai interessante: la possibilità di vincere una causa, o meglio di ricostruire un evento, senza testimoni oculari. Le strategie suggerite dalla Suprema Corte meritano una particolare attenzione. 

In un processo, il testimone è, per definizione, una persona che ha visto con i propri occhi il fatto per il quale viene interrogato dal giudice. Ecco perché si parla di «testimone oculare»: il testimone non può limitarsi a riferire ciò che ha sentito dire da altri, tanto più se si tratta delle stesse parti del giudizio (le quali ovviamente potrebbero essere motivate da interessi personali nel rappresentare gli eventi, dando una versione parziale degli stessi).

Chi è senza testimoni non è detto che perda la causa. Ci sono altre prove come gli atti scritti, le confessioni, le consulenze tecniche. Ma è anche vero che la testimonianza è la prova più importante quando dei fatti non v’è traccia documentale: si pensi alla caduta in una buca stradale o alle lesioni procurate dal crollo di un calcinaccio di un edificio.

Ebbene partiamo proprio da quest’ultimo esempio perché è proprio questo che ha dato origine alla sentenza in commento. Immaginiamo che una persona venga ferita da materiale edile piovuto dal balcone di un condominio. In quel momento lo sfortunato passante è solo: nessuno vede la scena, né tantomeno le poche persone nei paraggi hanno gli occhi puntati al cielo per vedere cosa sta per cadere addosso all’uomo. 

Senonché la vittima, colpita violentemente, cade a terra dolorante e sanguinante. Subito accorrono delle persone che la vedono gemere, portandola così al pronto soccorso. 

A questo punto si apre la causa di risarcimento del danno contro il proprietario del balcone. Questi però fa leva sul fatto che nessuno ha visto la scena se non le conseguenze della stessa negli attimi immediatamente successivi. 

Ebbene, in assenza di testimoni oculari si può vincere una causa?

C’è da fare una premessa. Nel momento in cui si avvia una causa di risarcimento danni bisogna dimostrare:

  • il fatto illecito che ha originato il danno (nel nostro caso la caduta dei calcinacci, ma potrebbe trattarsi anche della caduta in una buca stradale);
  • l’entità dei danni subìti;
  • il rapporto di causalità: ossia il fatto che i danni subiti dipendano unicamente dal fatto illecito e non da altri fattori. Così, una persona che lamenti una frattura per una caduta in una buca deve dimostrare che il danno è derivato proprio dal dissesto del manto stradale e non da altri eventi come ad esempio una scarpa slacciata o la spinta di un passante. 

Ebbene, il problema dell’assenza di testimoni oculari potrebbe inficiare la prova del rapporto di causalità. 

Tuttavia, secondo i giudici, pur in assenza di testimoni oculari, è possibile giungere a una sentenza che accolga la domanda del danneggiato. «La prova dei fatti può essere comunque desunta dalle dichiarazioni dei testi escussi in giudizio, sebbene nessuno abbia direttamente assistito alla caduta dei calcinacci». 

Tornando al caso specifico, il primo testimone «ha riferito di avere personalmente accompagnato la signora Caia in ospedale, dopo averla veduta sanguinante con del ghiaccio in testa, e di avere altresì notato dei calcinacci a terra, evidentemente staccatisi dal balcone della signora Tizia, poiché ciò era visibile». 

Il secondo testimone, «componente della pattuglia della Polizia municipale intervenuta sul posto», ha dichiarato «di essere giunto poco dopo l’incidente, di aver veduto i calcinacci a terra e di avere incontrato l’accompagnatore della signora Caia, il quale gli aveva detto che quel materiale era piovuto dall’alto ed aveva colpito Caia».

Per i giudici, quindi, «sulla base delle risultanze istruttorie, il fatto illecito ascritto a Tizia, quale custode delle cose che hanno cagionato il danno lamentato da Caia, può ritenersi provato, pur in assenza di testimoni oculari». E ciò anche in ragione della «inverosimiglianza della diversa ipotesi sostenuta da Tizia, la quale ha dedotto che i calcinacci erano stati fatti cadere dal compagno della signora Caia, dopo che l’incidente si era verificato».

Secondo la Cassazione «la circostanza secondo cui la signora Caia non sarebbe stata vista sanguinante non assume il necessario carattere della decisività». 

Nell’ambito di questa ricostruzione «assume rilievo decisivo la circostanza che la signora Caia sia stata vista nell’immediatezza del trauma subito, ricollegabile con verosimiglianza al distacco dal balcone della signora Tizia del materiale che l’aveva colpita, mentre resta irrilevante se questo trauma abbia o non abbia provocato la specifica conseguenza del sanguinamento».

Tirando le somme si può ritenere che, «sulla scorta delle dichiarazioni testimoniali – in base alle quali è stato accertato: che sul luogo dell’incidente vi erano calcinacci; che essi erano verosimilmente riconducibili al balcone annesso all’appartamento della signora Tizia, da cui appariva visibile il loro distacco; e che la signora Caia era stata accompagnata all’ospedale lamentando un trauma ascrivibile alla caduta di quel materiale –», il fatto dannoso sia provato e, di conseguenza, la responsabilità di Tizia, quale custode delle cose che hanno provocato il danno, sia accertata.

The post Ricostruire un evento senza testimoni: strategie first appeared on La Legge per tutti.

 
Pubblicato : 31 Gennaio 2023 14:00