Responsabilità del proprietario del cane
Condannato il proprietario che non è in grado di tenere a bada il cane: responsabilità penale e obbligo di risarcire i danni alla vittima del morso dell’animale.
Due sono le nome base in materia di responsabilità del proprietario del cane.
Da un lato c’è l’articolo 2052 del codice civile in base al quale chi ha in custodia l’animale (anche se non ne è formalmente l’intestatario all’anagrafe canina) deve risarcire tutti i danni procurati a terzi dall’animale stesso, anche se non ne ha colpa.
Dall’altro lato c’è l’articolo 582 del codice penale che punisce penalmente per il reato di lesioni chi procura ferite a terzi, anche attraverso il cane (la condanna è proporzionata all’entità delle ferite e alla loro guarigione).
Sotto il primo profilo quindi abbiamo una «responsabilità civile» che può essere esclusa solo dal cosiddetto “caso fortuito”, ossia un evento imprevedibile e inevitabile quale, ad esempio, la condotta gravemente colposa della vittima (si pensi a chi pesta la coda al cane o gli tira pietre).
Sotto il secondo profilo abbiamo invece una «responsabilità penale» che concorre con quella civile e che può essere fatta valere tramite una querela da sporgere entro 3 mesi dall’evento.
La vittima dell’aggressione del cane:
- può quindi rivolgersi alle autorità e proporre querela, costituendosi parte civile nel processo penale, a mezzo di un avvocato, per ottenere il risarcimento;
- oppure può agire in via civile in separata sede per ottenere solo il risarcimento.
Una recente sentenza della Cassazione [1] fa il punto della responsabilità del proprietario del cane in caso di morso dell’animale. Nel seguente articolo, analizzeremo questo interessante caso giurisprudenziale che ha riguardato un’aggressione da parte di un cane e la responsabilità del suo proprietario per il morso inflitto a un passante, evidenziando l’importanza di adottare comportamenti corretti e sicuri quando si possiede un animale domestico.
Il caso: l’aggressione e la condanna del proprietario
Nel caso in questione, il proprietario di un dogo argentino è stato condannato per lesioni personali colpose a seguito dell’aggressione messa in atto dal suo cane nei confronti di una persona, che ha subito un morso al gomito. La vittima ha riportato un ematoma e una piccola ferita, giudicate guaribili in sei giorni. Il giudice di pace e il giudice del Tribunale hanno ritenuto la condanna sacrosanta, sanzionando il padrone del cane con una multa di 300 euro e l’obbligo di versare 350 euro come risarcimento alla persona offesa.
La colpa del proprietario
Secondo i giudici, la colpa del proprietario del cane risiede nella negligenza, imprudenza e imperizia dimostrate nel lasciare il cane libero sulla pubblica via senza guinzaglio, consentendo così all’animale di saltare addosso e morsicare al gomito la persona offesa. Il ricorso in Cassazione proposto dal legale che ha rappresentato il padrone del cane è stato respinto.
La difesa del proprietario e la decisione della Cassazione
La linea difensiva proposta dall’avvocato del proprietario sosteneva che non fosse emersa alcuna violazione di regole di attenzione da parte del proprietario, il quale aveva il cane al guinzaglio e la museruola in mano. Tuttavia, i magistrati della Cassazione hanno confermato la condanna del proprietario, ritenendo palese la responsabilità colposa collegata al danno cagionato dall’animale in custodia, in quanto il cane è di razza pericolosa, e quindi è necessario l’uso del guinzaglio e della museruola.
L’importanza delle cautele nell’avere un cane
Questo caso sottolinea l’importanza per i proprietari di cani di adottare tutte le possibili cautele quando si trovano in prossimità di persone terze, in particolare se si tratta di cani di razze pericolose. Le reazioni dei cani possono essere imprevedibili, e il proprietario deve essere in grado di gestire e controllare il proprio animale, al fine di garantire la sicurezza di tutti coloro che potrebbero entrare in contatto con esso. La responsabilità del proprietario di un cane include:
- l’addestramento,
- la socializzazione,
- l’utilizzo di guinzagli e museruole quando necessario,
- la conoscenza delle leggi e dei regolamenti locali che riguardano la gestione dei cani.
La prevenzione è fondamentale
Per evitare situazioni potenzialmente pericolose e proteggere sia il cane che le persone, è fondamentale che i proprietari di cani si impegnino attivamente nella prevenzione. Ciò include:
- conoscere il proprio cane: comprendere il temperamento, le abitudini e i segnali di stress del proprio animale è essenziale per prevenire situazioni spiacevoli;
- addestramento e socializzazione: un cane ben addestrato e socializzato è meno incline a comportamenti aggressivi o imprevedibili. Frequentare corsi di addestramento e socializzazione può essere di grande aiuto;
- monitorare e controllare il proprio cane: utilizzare guinzagli e museruole quando richiesto dalla legge o in situazioni in cui il cane potrebbe sentirsi stressato o minacciato;
- educare le persone che interagiscono con il cane: spiegare ai vicini, amici e familiari come comportarsi con il cane e quali azioni evitare per prevenire comportamenti indesiderati;
- essere un proprietario responsabile: rispettare le leggi locali e i regolamenti relativi alla gestione dei cani e prendersi cura del benessere dell’animale, offrendo cibo, riparo e cure veterinarie appropriate.
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