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Reati contro la pubblica amministrazione: come sono sanzionati?

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(@mariano-acquaviva)
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Chi sono i pubblici ufficiali e gli incaricati di un pubblico servizio? Quali sono i principali delitti contro l’amministrazione dello Stato?

La legge inserisce all’interno dei “reati contro la pubblica amministrazione” tutti i delitti, commessi sia dai privati che dai pubblici ufficiali, che sono in grado di mettere in pericolo il buon andamento dell’amministrazione statale.

Il bene giuridico protetto da queste norme è rappresentato quindi dall’interesse della collettività a una gestione della “cosa pubblica” sana, trasparente ed improntata ai principi di legalità e imparzialità. Analizziamo gli aspetti più importanti di questo fenomeno.

Chi può essere sanzionato per reati contro la pubblica amministrazione?

Possono commettere uno dei reati contro la pubblica amministrazione sia i comuni cittadini (cosiddetti “privati”) che i pubblici ufficiali e gli incaricati di un pubblico servizio.

Chi sono i pubblici ufficiali?

Secondo la legge [1], è un pubblico ufficiale chi esercita una pubblica funzione:

  • legislativa, come i parlamentari e i consiglieri regionali;
  • giudiziaria, come i magistrati;
  • amministrativa, come ad esempio i medici, i poliziotti, gli insegnanti, i cancellieri del tribunale, gli ufficiali giudiziari, ecc.

In pratica, il pubblico ufficiale è un soggetto a cui lo Stato ha conferito particolari poteri che sono espressione dell’autorità statale.

Si pensi al potere dell’ufficiale giudiziario di dare attuazione ai provvedimenti del giudice (ad esempio, eseguendo uno sfratto), oppure a quello delle forze dell’ordine di far rispettare la legge procedendo al compimento di attività proibite ad altri, come ad esempio le perquisizioni.

Il pubblico ufficiale non deve lavorare necessariamente alle dipendenze dello Stato. Si prenda il caso del notaio, il quale esercita funzioni pubbliche pur non essendo un dipendente ma un libero professionista.

Esistono poi soggetti che sono solo “temporaneamente” pubblici ufficiali, quanto serve per svolgere una certa incombenza: è il caso, ad esempio, del consulente tecnico d’ufficio nominato dal tribunale oppure del testimone.

Come si evince da quanto detto sinora, quindi, i pubblici ufficiali non sono solo i funzionari pubblici, cioè i dipendenti della pubblica amministrazione che formano la cosiddetta “burocrazia”, ma anche soggetti privati e liberi professionisti, quando la legge attribuisce loro particolari facoltà che sono espressione concreta del potere statale.

Chi sono gli incaricati di un pubblico servizio?

Appena al di sotto dei pubblici ufficiali ci sono gli incaricati di un pubblico servizio, i quali svolgono una pubblica funzione priva dei poteri autoritativi o certificativi tipici dei pubblici ufficiali [2].

Un esempio renderà molto più chiaro quanto appena detto. Come ricordato in precedenza, il medico è un pubblico ufficiale perché, accertata una patologia, può prescrivere un trattamento sanitario che poi il paziente potrà pretendere dallo Stato.

Al contrario, il farmacista è un incaricato di un pubblico servizio perché sfornito di tale potere certificativo: il farmacista, infatti, non può segnare alcun trattamento senza la ricetta del medico. Lo stesso dicasi per l’infermiere.

Insomma: l’incaricato di un pubblico servizio non gode dell’autonomia tipica del pubblico ufficiale.

Reati contro la P.A. commessi da pubblici ufficiali: quali sono?

All’interno dei reati contro la pubblica amministrazione la legge prevede una serie di delitti che possono essere commessi solamente da chi riveste la qualifica di pubblico ufficiale (e, talvolta, di incaricato di un pubblico servizio). I più importanti sono:

  • il peculato;
  • la concussione;
  • la corruzione;
  • l’induzione indebita;
  • l’abuso d’ufficio;
  • il rifiuto o l’omissione di atti d’ufficio.

Caratteristica comune di tutti questi reati è quella di essere commessi da un pubblico ufficiale, cioè proprio da chi dovrebbe avere particolare cura alla tutela degli interessi pubblici, visto che il più delle volte si tratta di soggetto che lavora alle dipendenze dello Stato.

Reati contro la P.A. commessi da pubblici ufficiali: come sono puniti?

Proprio perché i reati contro la pubblica amministrazione commessi da pubblici ufficiali (o da incaricati di un pubblico servizio) rappresentano una sorta di “tradimento” del funzionario, questi delitti sono sanzionati con particolare severità.

Basti solo pensare che il peculato è punito con la reclusione da quattro anni a dieci anni e sei mesi, mentre la concussione con la reclusione da sei a dodici anni.

Altra caratteristica comune di questa tipologia di delitti è quella di essere procedibili d’ufficio: chiunque può sporgere denuncia e segnalare i colpevoli alle autorità.

Allo stesso modo, la polizia potrebbe decidere di indagare su tali crimini anche senza aver ricevuto alcuna segnalazione, cioè di propria iniziativa (ad esempio, nell’ambito di un’investigazione per la lotta alla criminalità organizzata).

Reati contro la P.A. commessi dai privati: quali sono?

Anche i semplici privati possono commettere reati contro la pubblica amministrazione. I principali sono:

  • la violenza, la resistenza e l’oltraggio a un pubblico ufficiale;
  • la corruzione;
  • l’interruzione di un servizio pubblico;
  • l’oltraggio a un corpo politico, amministrativo o giudiziario;
  • l’esercizio abusivo di una professione.

Reati contro la P.A. commessi dai privati: come sono sanzionati?

I delitti commessi dai privati contro la pubblica amministrazione sono anch’essi procedibili d’ufficio ma sono sanzionati con pene decisamente più miti rispetto a quelli commessi dai pubblici ufficiali.

Ad esempio, i reati di violenza, minaccia e resistenza a un pubblico ufficiale sono puniti con la reclusione da sei mesi a cinque anni, mentre l’oltraggio a pubblico ufficiale con la reclusione da sei mesi a tre anni.

La ragione di questa scelta è evidente: il crimine commesso dal pubblico ufficiale è più grave in quanto la sua condotta getta un’onta sul prestigio della pubblica amministrazione, la quale ne esce delegittimata agli occhi dei cittadini.

Si pensi a quanto sia grave che un giudice, un poliziotto oppure qualsiasi altro funzionario pubblico accetti denaro in cambio di favoritismi.

 
Pubblicato : 12 Agosto 2023 06:45