forum

Racket: cos’è e com...
 
Notifiche
Cancella tutti

Racket: cos’è e com’è punito?

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
75 Visualizzazioni
(@mariano-acquaviva)
Post: 2323
Illustrious Member Registered
Topic starter
 

Quante tipologie di racket esistono? Cosa dice la legge a proposito delle organizzazioni criminali? Quando c’è associazione di stampo mafioso?

Ci sono reati gravissimi per i quali la legge non solo prevede sanzioni molto severe ma anche forti limitazioni una volta che si è all’interno del penitenziario per scontare la pena a cui si è stati condannati. Si tratta del famoso carcere duro previsto per delitti come l’associazione per delinquere o la violenza sessuale di gruppo. Tra questi terribili crimini può rientrare anche il racket. Cos’è e com’è punito?

Per quanto possa sembrare strano, il racket è sconosciuto al Codice penale e alle altre leggi italiane. Si tratta infatti di una denominazione presa in prestito dalla lingua inglese e che, grazie agli articoli di cronaca, è diventata di uso comune anche nel nostro ordinamento, pur non essendovene formalmente traccia. Ciò non significa, però, che tale crimine non sia sanzionato, e anche duramente. Se l’argomento t’interessa, prosegui nella lettura: vedremo insieme che cos’è il racket e com’è punito.

Cos’è il racket?

Il racket è un termine inglese impiegato per far riferimento alla criminalità organizzata che ha come scopo quello di controllare determinate attività, legali o illegali che siano.

In pratica, il racket è una vera e propria associazione per delinquere, cioè un’organizzazione criminale che ha interesse a trarre profitto gestendo imprese, società e/o traffici illeciti, come quello dello spaccio e della prostituzione.

Si pensi, ad esempio, al racket dell’estorsione, con cui i criminali ottengono denaro da onesti commercianti, i quali sono indotti a pagare il pizzo per il timore di subire ritorsioni.

Quanti tipi di racket esistono?

In base all’attività criminale concretamente posta in essere, esistono diversi tipi di racket. Ad esempio, leggendo le sentenze dei giudici o più semplicemente le cronache dei giornali, sappiamo che esiste il racket della prostituzione, dell’estorsione, del gioco d’azzardo, dello spaccio di droga, dell’immigrazione clandestina, ecc.

Insomma: le tipologie dipendono dal tipo di reato in cui l’organizzazione criminale è “specializzata”.

Come anticipato, la maggior parte delle volte il racket è di tipo estorsivo, nel senso che i malavitosi si organizzano per chiedere il pizzo a imprenditori e commercianti, ponendo quindi in essere una vera e propria associazione a delinquere finalizzata all’estorsione.

Com’è punito il racket?

Come anticipato, il racket non è previsto espressamente dal Codice penale; ciò non significa, però, che non sia punito.

Il racket, infatti, corrisponde a tutti gli effetti al reato di associazione per delinquere, punito dalla legge con la reclusione da tre a sette anni [1].

A questa pena si aggiunge quella prevista per il reato effettivamente compiuto dai criminali, come ad esempio l’estorsione, lo sfruttamento della prostituzione, lo spaccio di stupefacenti, ecc.

In altre parole, il solo fatto di partecipare a un’associazione a delinquere costituisce un reato a sé stante, a cui si sommano poi gli altri concretamente commessi in esecuzione del disegno criminoso.

Associazione per delinquere: in cosa consiste?

L’associazione per delinquere non è altro che un gruppo di persone che si mettono insieme per commettere dei reati. Per la precisione, si ha associazione per delinquere ogni volta che almeno tre persone si organizzano per eseguire una serie di crimini.

Affinché si possa parlare di associazione per delinquere occorrono almeno due requisiti:

  • un vincolo associativo stabile o permanente tra tre o più persone, destinato a durare anche dopo la realizzazione dei delitti programmati;
  • l’indeterminatezza del programma criminoso.

Ciò significa che non c’è associazione a delinquere se le persone si mettono insieme per commettere solamente alcuni delitti predeterminati, come ad esempio per rubare alcuni oggetti preziosi per poi rivenderli sul mercato nero, in quanto manca il requisito del vincolo associativo stabile.

Ugualmente, non c’è associazione per delinquere se alcune persone formano una banda dedita solamente a commettere alcuni reati, come ad esempio a compiere rapine in banca, a falsificare denaro o a spacciare droga.

Ciò che caratterizza questo reato, dunque, è la natura stabile e duratura dell’associazione, la quale vive dei propri proventi illeciti, quasi come se fosse una “cooperativa del delitto”, una società che si alimenta della sua attività criminale.

Cos’è l’associazione di stampo mafioso?

L’associazione di stampo mafioso è un’associazione per delinquere caratterizzata:

  • dal ricorso alla forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo. Chi fa parte di un’associazione mafiosa riesce a commettere reati semplicemente sfruttando la “fama criminale” dell’associazione;
  • dallo sfruttamento dell’omertà e dalla condizione di assoggettamento delle vittime, le quali sono restie a denunciare i reati che subiscono per paura di ritorsioni.

L’associazione di tipo mafioso, proprio perché particolarmente pericolosa e radicata in Italia, è punita con pene più severe rispetto alla semplice associazione per delinquere: la legge parla infatti della reclusione da dieci a quindici anni [2].

 
Pubblicato : 8 Agosto 2023 18:45