Perizia immobiliare: cos’è e a cosa serve? Come si determina il valore di una casa? Perché alla banca interessa sapere quanto vale un immobile?

Quando si parla di perizia si pensa sempre a quella che redige il medico quando sottopone a visita specialistica un paziente, ad esempio per stabilirne lo stato di salute al fine di chiedere l’invalidità oppure l’accompagnamento. Al contrario, esistono tanti tipi di perizie, ognuna diversa dalle altre a seconda del tipo di consulenza che bisogna eseguire. Con il presente articolo ci occuperemo di un particolare argomento: vedremo cioè quanto tempo passa dalla perizia alla delibera del mutuo.

Come diremo nel prosieguo, la perizia immobiliare è un adempimento fondamentale per ottenere il prestito da parte della banca: l’istituto di credito, infatti, ha interesse ad accertare il reale valore di mercato del bene che il cliente vuole acquistare con il mutuo che sta chiedendo. Per quale motivo? Quanto tempo passa dalla perizia alla delibera del mutuo? Se cerchi risposte a queste domande, sei nel posto giusto: prenditi cinque minuti di tempo per proseguire nella lettura.

Perizia per la delibera del mutuo: che cos’è?

La perizia che serve alla banca per la delibera del mutuo è la relazione tecnica, effettuata in genere da un professionista iscritto all’albo (geometra, ingegnere, architetto), che determina il valore commerciale dell’immobile che il mutuatario vuole acquistare con il prestito che ha chiesto.

Insomma: la perizia per la delibera del mutuo non è altro che una stima del valore dell’immobile fatta da un perito incaricato direttamente dalla banca.

Come si determina il valore di un immobile?

Per determinare il valore dell’immobile il perito deve tener conto di diversi fattori. Oltre a moltiplicare la superficie commerciale dell’immobile per la quotazione al metro quadro (tenuto conto poi dei cosiddetti coefficienti di merito, come ad esempio la presenza di riscaldamento autonomo, la luminosità, ecc.), il tecnico della banca dovrà prendere in considerazione anche altri fattori, come:

• la presenza di vincoli, come ad esempio di un’ipoteca;
• la sussistenza di abusi edilizi;
• la carenza di autorizzazioni e certificati, come ad esempio quello di agibilità;
• la presenza di altri “pesi”, come ad esempio la possibilità che il bene, precedentemente donato, possa essere aggredito dai creditori o dagli eredi.

Dalla perizia al mutuo quanto tempo passa?

Generalmente, dalla perizia immobiliare della banca alla delibera del mutuo (che è la decisione finale con cui l’istituto di credito approva il prestito) trascorrono circa due settimane, durante le quali il tecnico incaricato compie la sua stima dopo aver effettuato uno o più sopralluoghi.

Si tratta di un lasso di tempo piuttosto breve, soprattutto se si considerano i tempi complessivi che occorrono per completare tutta la pratica del mutuo, dal momento della richiesta sino alla concessione.

I tempi potrebbero però essere maggiori se il perito dovesse incontrare difficoltà derivanti, ad esempio, dal rinvenimento di tutta la documentazione necessaria per effettuare la stima (certificati del catasto e dell’Agenzia delle Entrate, titoli trascritti in conservatoria, ecc.). In ogni caso, dalla perizia alla delibera del mutuo non dovrebbe trascorrere mai più di un mese.

Perizia immobiliare: il cliente può assistere?

Il cliente della banca (cioè di colui che ha chiesto il mutuo) può chiedere di presenziare ai sopralluoghi del perito, unitamente al proprietario, cioè al venditore del bene.

La presenza delle parti, cioè di acquirente e venditore, non è però indispensabile, nel senso che il perito potrebbe compiere le proprie operazioni anche senza che questi soggetti vi assistano, non essendo la loro presenza essenziale allo svolgimento della relazione.

In effetti, la perizia immobiliare è un atto interno della banca, disposto dalla stessa nel proprio interesse; ecco perché acquirente e venditore potrebbero perfino non essere avvisati delle operazioni in corso, anche se, per poter entrare nell’immobile, occorre sempre il consenso del proprietario.

Perizia sull’immobile: a cosa serve?

Come detto, la perizia immobiliare serve alla banca per stimare il valore commerciale dell’immobile. Questo dato è molto importante per la banca perché il mutuo deve essere solitamente commisurato al costo del bene che col prestito si vuole acquistare.

In altre parole, la banca, parametrando l’entità del mutuo al valore effettivo dell’immobile, si rende conto se il prestito è finalizzato realmente all’acquisto del bene oppure è stato chiesto per altre esigenze.

Ma a cosa serve questa informazione alla banca? L’istituto di credito ha interesse a sapere cosa farà dei soldi il cliente? Ci sono almeno due ragioni che spiegano l’importanza di conoscere il valore dell’immobile:

• se il mutuo è vincolato, nel senso che viene erogato solamente perché i soldi vengano utilizzati per un preciso scopo, allora la banca dovrà necessariamente conoscere il valore dell’immobile, visto che il prestito serve esclusivamente per il suo acquisto;
• se il mutuo non è espressamente vincolato, ma il cliente ha comunque manifestato l’intenzione di usare i soldi presi in prestito per acquistare un immobile, allora la perizia sarà ugualmente utile perché consentirà di giustificare l’importo richiesto.

In altre parole, la perizia immobiliare consente alla banca di capire se l’entità della somma chiesta in prestito è giustificata o meno in base al valore dell’acquisto che il cliente intende concludere.

Si tenga conto, infatti, che per acquistare un immobile serve molto denaro: la banca vuole quindi capire se il prestito è giustificato dal valore del bene.

Inoltre, il valore dell’immobile può costituire una futura garanzia per la banca, la quale saprà quale bene potrà aggredire nel caso in cui il mutuatario si renda inadempiente alla restituzione del prestito.

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