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Quanto tempo ho per pagare il bollo auto dopo la scadenza?

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(@angelo-greco)
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Termini per il pagamento del bollo auto, conseguenza, sanzione, fermo auto e more. 

Il bollo auto rappresenta una tassa annuale obbligatoria per tutti i proprietari di autoveicoli, che deve essere pagata entro una determinata scadenza per evitare di incorrere in sanzioni e interessi di mora. Ma cosa succede se non si riesce a pagare il bollo in tempo o ci si dimentica involontariamente di farlo? In altri termini, quanto tempo si ha per pagare il bollo auto dopo la scadenza e quali sono le conseguenze in caso di ritardo?

In questo articolo, cercheremo di fare chiarezza su questo tema che interessa molti automobilisti, spiegando in modo dettagliato entro quando va pagato il bollo auto, se esiste una tolleranza per il ritardo e quali sono le sanzioni previste dalla legge in caso di inadempienza. Analizzeremo inoltre le possibili conseguenze per chi non ha pagato il bollo e i rischi a cui va incontro. 

Sarà importante comprendere anche come evitare di incorrere in sanzioni e come affrontare eventuali procedure di recupero crediti, fornendo consigli e suggerimenti utili per gestire al meglio la situazione. Leggendo questo articolo, si potranno avere tutte le informazioni necessarie per non farsi cogliere impreparati in caso di mancato pagamento del bollo auto. Ma procediamo con ordine.

Entro quanto tempo va pagato il bollo auto?

Il bollo auto va pagato una volta all’anno. Tuttavia la scadenza varia a seconda che si tratti del primo bollo (per l’acquisto di auto nuove) o meno (per veicoli usati).

Vediamo singolarmente queste due ipotesi.

Scadenza pagamento primo bollo

Il primo bollo deve essere pagato entro il mese di immatricolazione del veicolo.

Tuttavia, se l’immatricolazione avviene negli ultimi 10 giorni del mese, il pagamento può essere effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo. È importante notare che se l’ultimo giorno del mese cade in un sabato o un festivo, la scadenza viene posticipata al primo giorno feriale successivo.

Inoltre, è importante tenere presente che il pagamento del bollo auto non è mai obbligatorio nei primi 60 giorni dall’immatricolazione. Infatti, se si procede all’immatricolazione del veicolo, è possibile circolare senza il pagamento del bollo per un periodo massimo di 60 giorni.

È fondamentale, comunque, non dimenticarsi di effettuare il pagamento del bollo auto entro le scadenze previste, altrimenti si rischia di incorrere in sanzioni e multe salate.

Scadenza pagamento bollo auto usate da rivenditore

Le regole per il pagamento del bollo auto sono le stesse sia per i veicoli nuovi sia per quelli usati, acquistati in regime di esenzione da un rivenditore autorizzato, con una sola eccezione. Nel caso in cui all’acquisto del veicolo usato non ci sia un bollo in corso di validità, si applicano le stesse regole dei veicoli di nuova immatricolazione. 

Ad esempio, se si acquista un autoveicolo usato con un bollo in scadenza a dicembre 2019 e il veicolo viene consegnato al rivenditore autorizzato a febbraio 2020, è il vecchio proprietario ad essere tenuto al pagamento del bollo. D’altra parte, se si acquista un autoveicolo usato con un bollo in scadenza ad aprile 2019 e il veicolo viene consegnato al rivenditore autorizzato a marzo 2019, chi acquista il veicolo dopo la scadenza del bollo segue le regole del primo pagamento per i veicoli nuovi. In ogni caso, per il primo pagamento del bollo auto dei veicoli nuovi e di quelli usati acquistati senza bollo in corso di validità, la scadenza varia in base alla data di immatricolazione, al tipo di veicolo, alla sua portata e alla sua potenza.

Scadenza pagamento bollo auto usate da privato

Nel caso di acquisto di auto da privato, la scadenza resta quella di immatricolazione. Per cui chi acquista l’auto può usufruire dell’eventuale pagamento fatto dal precedente proprietario fino alla relativa scadenza, per poi procedere negli anni successivi rispettando la medesima data.

Come fare a capire quando l’auto è stata immatricolata?

Risulta quindi essenziale, in tutti questi casi, individuare il mese nel quale l’auto è stata immatricolata. Tale dato è ricavabile dal libretto di circolazione. È inoltre possibile acquisire questa informazione anche in altri modi:

  • tramite un’agenzia pratiche auto;
  • chiedendo al Pra o a qualsiasi ufficio Aci;
  • accedendo al sito Aci (aci.it) e cliccando, nella schermata home, alla voce “bollo auto”.

Quanto tempo di tolleranza c’è per pagare il bollo auto?

la tolleranza per il pagamento del bollo auto varia a seconda della Regione in cui si vive e del tipo di veicolo posseduto. In generale, la scadenza del pagamento del bollo auto coincide con il mese di immatricolazione dell’auto e il periodo di tolleranza è la scadenza del mese successivo a quello di immatricolazione. Per cui, ad esempio, se un’auto è stata immatricolata a marzo, la tolleranza nel pagamento del bollo auto è il 30 aprile. 

Tuttavia, alcune regioni come la Campania e la Lombardia concedono un periodo di proroga di 15 giorni dalla data di scadenza per il pagamento del bollo auto. In altre regioni come la Toscana, invece, la proroga è di 30 giorni.

Come ricordare di pagare il bollo auto?

Esistono molteplici modi per non dimenticare le scadenze importanti, e questo vale anche per il bollo auto. Se sei alla ricerca di un sistema affidabile ed efficiente, l’ACI ti offre la soluzione ideale attraverso il servizio online “Ricorda scadenza”. Questo servizio, disponibile esclusivamente per gli utenti registrati al sito, ti permette di inserire tutte le scadenze dei pagamenti relativi al bollo auto. In questo modo, sarai avvisato in tempo utile quando sarà il momento di saldare le tue bollette, evitando di incorrere in multe o sanzioni per il mancato pagamento. Non devi più temere di dimenticare la scadenza del tuo bollo auto, con l’aiuto del servizio “Ricorda scadenza” dell’ACI potrai gestire tutte le tue scadenze in modo facile e veloce.

Cosa succede se paghi in ritardo il bollo auto?

Oltre agli interessi, chi paga il ritardo il bollo auto deve pagare anche le more, ossia le sanzioni, che sono tanto più elevate quanto maggiore è il ritardo. 

In particolare, se il pagamento viene effettuato entro 14 giorni dalla scadenza, scatta la sanzione minima pari allo 0,1% dell’imposta originariamente dovuta, per ogni giorno di ritardo. Questo è conosciuto come ravvedimento veloce.

Se il pagamento viene effettuato entro 30 giorni dal termine di tolleranza, invece, la sanzione sarà pari all’1,5% dell’importo originario dell’imposta, ossia il ravvedimento breve.

Nel caso in cui si superino i 30 giorni di ritardo ma non oltre i 90 giorni, si applica la sanzione del 1,67%, denominata ravvedimento medio.

Qualora il pagamento avvenga dopo 90 giorni ma non oltre un anno, la sanzione ammonta al 3,75% e prende il nome di ravvedimento lungo.

Se invece la sanzione viene pagata dopo il primo anno ma entro il secondo anno dalla scadenza, il ravvedimento biennale è pari al 4,286%.

Infine, se si paga il bollo auto dopo due anni dalla scadenza, non si può usufruire del ravvedimento operoso e si applica la sanzione ordinaria pari al 30% della tassa dovuta.

Cosa succede se non paghi il bollo auto?

Se non paghi il bollo auto, la Regione o l’Agenzia delle Entrate iscrivono a ruolo il proprio credito e lo trasferiscono all’Agente per la Riscossione esattoriale che può essere Agenzia Entrate Riscossione o una società privata con cui la Regione abbia firmato un’apposita convenzione. 

Viene quindi notificata la cartella esattoriale che può essere rateizzata.

Se non si paga neanche con la cartella esattoriale, si può subire il fermo auto e/o il pignoramento dei propri beni come il conto in banca o il quinto di stipendio o pensione. 

 
Pubblicato : 7 Marzo 2023 08:30