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Quanto può durare il contratto di prestazione occasionale?

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(@carlos-arija-garcia)
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I limiti temporali ed economici del lavoro autonomo senza partita Iva. L’obbligo di comunicazione all’Inps. Chi non può ricorrere a questo accordo.

Il contratto di prestazione occasionale è l’accordo mediante il quale un utilizzatore diverso dalla persona fisica acquisisce, con modalità semplificate, prestazioni di lavoro occasionali o saltuarie di ridotta entità, entro i limiti di importo indicati, alle condizioni e con le modalità previste dal legislatore. Tra queste condizioni c’è anche l’aspetto temporale: quanto può durare il contratto di prestazione occasionale?

La durata massima prevista dalla legge è di 30 giorni (280 ore) nell’arco di un anno solare.

Vediamo le caratteristiche ed il funzionamento di questo tipo di contratto.

Prestazione occasionale: i limiti economici

Tra le principali caratteristiche del contratto di prestazione occasionale c’è quella dei limiti economici imposti dalla legge. In particolare:

  • per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori, compensi di importo complessivamente inferiore o uguale 5.000 euro;
  • per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori, compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000 euro (in virtù del particolare regime previsto dal legislatore, le società sportive che utilizzano steward negli stadi sono escluse dall’applicazione del limite di 5.000 euro, relativo ai compensi erogabili dal singolo utilizzatore alla totalità dei prestatori impiegati come steward);
  • per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore, compensi di importo non superiore a 2.500 euro (elevato a 5.000 euro per gli steward nei confronti delle società sportive).

Sono, tuttavia, computati in misura pari al 75% del loro importo i compensi per prestazioni di lavoro occasionale rese:

  • dai titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità;
  • dai giovani con meno di 25 anni di età;
  • dai disoccupati;
  • dai percettori di prestazioni integrative del salario o di sostegno del reddito.

Qualora non vengano rispettati il limite economico annuale di 2.500 euro in favore del medesimo utilizzatore oppure la durata complessiva della prestazione di 280 ore nell’arco dello stesso anno civile, salvo che per le pubbliche amministrazioni, il contratto si trasforma in un rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato.

Il prestatore ha diritto all’assicurazione per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti, con iscrizione alla Gestione separata dell’Inps, nonché all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Inoltre, è previsto il diritto al riposo giornaliero, alle pause e ai riposi settimanali.

I compensi percepiti dal prestatore:

  • sono esenti da imposizione fiscale;
  • non incidono sullo stato di disoccupato;
  • sono computabili ai fini della determinazione del reddito necessario per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.

Come funziona il contratto di prestazione occasionale

Al fine di avere delle prestazioni occasionali da parte di un lavoratore, l’utilizzatore deve registrarsi nell’apposita piattaforma Inps. I versamenti dovranno essere effettuati in uno di questi due modi:

  • tramite F24 modello Elide, con causale CLOC;
  • tramite il «Portale dei Pagamenti».

Almeno un’ora prima dell’inizio della prestazione, l‘utilizzatore deve fare le comunicazioni attraverso la stessa piattaforma dell’Inps o i contact center dell’Istituto. Le comunicazioni devono contenere:

  • dati anagrafici e identificativi del prestatore;
  • luogo di svolgimento della prestazione;
  • oggetto della prestazione;
  • data e ora di inizio e di termine della prestazione.

In caso di violazione dell’obbligo di comunicazione all’Inps oppure delle disposizioni che vietano il ricorso al contratto di prestazione occasionale, è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500 a euro 2.500 per ogni prestazione lavorativa giornaliera per cui risulta accertata la violazione.

La ricevuta di prestazione occasionale sarà rilasciata dal prestatore dopo aver ricevuto il compenso: assolve, infatti, la funzione di quietanza del pagamento. Sarà indispensabile apporvi una marca da ballo di 2 euro, se la prestazione supera i 77,47 euro.

Chi non può fare ricorso alle prestazioni occasionali?

Possono fare un contratto di prestazione occasionale: professionisti, lavoratori autonomi, imprenditori, associazioni, fondazioni ed altri enti di natura privata, nonché le amministrazioni pubbliche e le imprese agricole, sebbene con specifiche regolamentazioni.

Non possono, invece, ricorrere a questo tipo di contratto:

  • gli utilizzatori che hanno alle proprie dipendenze più di cinque lavoratori subordinati a tempo indeterminato, ad eccezione delle aziende alberghiere e delle strutture ricettive che operano nel settore del turismo che hanno alle proprie dipendenze fino a otto lavoratori per le attività lavorative rese dai pensionati, giovani con meno di 25 anni di età, disoccupati, percettori di prestazioni integrative del salario, di reddito di inclusione o di altre prestazioni di sostegno del reddito;
  • le imprese del settore agricolo, salvo che per le attività lavorative rese dai pensionati, giovani con meno di 25 anni di età, disoccupati, percettori di prestazioni integrative del salario, di reddito di inclusione o di altre prestazioni di sostegno del reddito;
  • le imprese dell’edilizia e di settori affini, delle imprese esercenti l’attività di escavazione o lavorazione di materiale lapideo, delle imprese del settore delle miniere, cave e torbiere;
  • nell’ambito dell’esecuzione di appalti di opere o servizi.
 
Pubblicato : 29 Aprile 2023 08:15