Quanto costa la tassa di successione?
Le aliquote e le franchigie con cui calcolare l’imposta da versare quando si riceve in eredità un bene immobile o un diritto reale immobiliare.
Chi riceve in eredità un bene immobile o diritti reali immobiliari ha l’obbligo di presentare la dichiarazione di successione e, se dovuta, pagare anche la relativa imposta. Oggi è possibile faro anche online attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Ma quanto costa la tassa di successione?
Aliquote e franchigie sono stabilite dalla legge [1]. Le aliquote sono:
- del 4%, per i trasferimenti effettuati in favore del coniuge o di parenti in linea retta (ascendenti e discendenti) da applicare sul valore complessivo netto, eccedente per ciascun beneficiario, la quota di 1 milione di euro;
- del 6%, per i trasferimenti in favore di fratelli o sorelle da applicare sul valore complessivo netto, eccedente per ciascun beneficiario, 100.000 euro;
- del 6%, per i trasferimenti in favore di altri parenti fino al quarto grado, degli affini in linea collaterale fino al terzo grado, da applicare sul valore complessivo netto trasferito, senza franchigia;
- dell’8%, per i trasferimenti in favore di tutti gli altri soggetti da applicare sul valore complessivo netto trasferito, senza franchigia.
Oltre a quelle già citate, vi è una ulteriore franchigia pari ad 1,5 milioni di euro per i trasferimenti effettuati in favore di soggetti portatori di handicap grave, ai sensi della legge 104/1992.
Chi deve presentare la dichiarazione di successione?
La dichiarazione di successione deve essere presentata all’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate nella cui circoscrizione era residente il defunto entro 12 mesi dalla data di apertura della successione da uno dei soggetti obbligati, ossia da:
- i chiamati all’eredità e i legatari, anche nel caso di apertura della successione per dichiarazione di morte presunta, oppure i loro rappresentanti legali;
- gli immessi nel possesso temporaneo dei beni dell’assente;
- gli amministratori dell’eredità e i curatori dell’eredità giacenti;
- gli esecutori testamentari.
Risultano esonerati dall’obbligo di presentare la dichiarazione di successione:
- i chiamati all’eredità ed i legatari che abbiano rinunciato all’eredità o al legato prima della scadenza del termine per la presentazione;
- i chiamati che, non essendo nel possesso dei beni ereditari, abbiano nominato un curatore per l’eredità giacente.
Non sussiste, inoltre, l’obbligo di presentare la dichiarazione di successione, se ricorrono contemporaneamente le seguenti condizioni:
- l’eredità è devoluta al coniuge ed ai parenti in linea retta del defunto;
- l’attivo ereditario ha un valore non superiore a 100.000 euro;
- l’eredità non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari.
Come pagare la tassa di successione?
Dopo che si è capito quanto costa la tassa di successione in base all’eredità ricevuta e alle aliquote sopra indicate, il pagamento dell’imposta può essere fatto (anche a rate) con le seguenti modalità:
- almeno il 20% dell’importo deve essere versato entro 60 giorni dalla notifica dell’avviso di liquidazione;
- la parte restante, è versata in otto rate trimestrali (12 per importi superiori a 20.000 euro), sulle quali sono dovuti gli interessi calcolati dal primo giorno successivo al pagamento della tranche iniziale. Le rate scadono l’ultimo giorno di ciascun trimestre.
La rateazione non è ammessa per importi inferiori a 1.000 euro.
a decadenza è esclusa in caso di «lieve inadempimento», e cioè in caso di:
- insufficiente versamento della rata, per una frazione non superiore al 3% e, in ogni caso, a 10.000 euro;
- tardivo versamento della somma pari al 20%, non superiore a 7 giorni.
Il lieve inadempimento è applicabile anche al versamento in unica soluzione.
Se la dichiarazione viene presentata all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate, il pagamento può essere effettuato in banca, all’ufficio postale o all’agente della riscossione anche tramite modello F24, indicando i relativi codici tributo.
Se il pagamento avviene con addebito sul conto corrente, è necessario compilare l’apposito modello – pdf da consegnare all’ufficio. Il modello è reperibile alla pagina: agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/267587/Modello+richiesta+addebito_richiesta+addebito.pdf/7d714f82-2d5e-88a4-c06e-7372473d74bb
Cos’è la dichiarazione di successione precompilata?
Un modo più semplice per adempiere all’obbligo di dichiarazione quando si riceve un bene immobile in eredità è quello di utilizzare la dichiarazione di successione precompilata. Si tratta di un modulo che riporta i dati e le informazioni in possesso dell’Agenzia delle Entrate
Questa soluzione offre i seguenti vantaggi:
- viene lasciato al contribuente il solo compito di validare o eventualmente modificare le informazioni, ottenendo così una compilazione più veloce;
- calcolo automatico delle somme da versare in autoliquidazione;
- attestazione di avvenuta presentazione della dichiarazione;
- segnalazione immediata di errori causati da una compilazione sbagliata della dichiarazione o dall’inserimento di documenti non conformi;
- visualizzazione e stampa delle ricevute telematiche.
Per accedere alla dichiarazione di successione precompilata è necessario:
- collegarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate (agenziaentrate.gov.it);
- accedere alla propria area riservata (oppure registrarsi) con Spid, Carta d’identità elettronica, Carta nazionale dei servizi o credenziali Fisconline /Entratel.
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