Entro quanto tempo bisogna sporgere querela per il reato di furto? Si può chiedere il gratuito patrocinio per non pagare l’avvocato?

La vittima di un furto deve necessariamente sporgere querela se vuole che il responsabile sia punito dalla giustizia. Secondo la legge, infatti, ogni tipo di furto è procedibile solamente a querela di parte, fatta eccezione per quelli commessi in abitazione o con scippo, ovvero a danno di minorenni o di persone inferme di mente. È in questo contesto che si pone il seguente quesito: quanto costa la denuncia per furto? Approfondiamo la questione.

Furto: entro quanto tempo va denunciato?

Il furto va denunciato entro tre mesi da quando la vittima si è accorta di essere stata derubata.

Il termine per querelare, quindi, comincia a decorrere non da quando il crimine è avvenuto ma da quando la vittima è stata nelle condizioni di potersi rendere conto del furto subito.

Non ci sono limiti di tempo, invece, per il furto in abitazione e per quello con scippo: trattandosi di reati procedibili d’ufficio, l’unico limite da tenere in considerazione è quello della prescrizione.

Quest’ultima affermazione merita un chiarimento.

Furto: quando non serve la querela?

Il furto è procedibile d’ufficio quando può essere denunciato senza limiti di tempo, da chiunque ne abbia avuto conoscenza, quindi anche da persona diversa dalla vittima.

Nell’ipotesi di furto procedibile d’ufficio le autorità possono anche intervenire autonomamente, anche senza segnalazione.

È il caso dei carabinieri che, durante il servizio di pattuglia, si accorgono che un “topo d’appartamento” si sta intrufolando in casa passando per la finestra: le forze dell’ordine potrebbero intervenire e arrestare il ladro anche senza la denuncia del proprietario di casa oppure del vicino che si è accorto del fatto.

A seguito della Riforma Cartabia le ipotesi di furto procedibile d’ufficio sono pochissime, quali ad esempio:

• furto in abitazione;
• furto con strappo (o con scippo);
• furto commesso a danno di persona incapace, per infermità o per età.

Denuncia per furto: quanto costa?

La denuncia/querela per furto non ha alcun costo.

Secondo la legge italiana, infatti, qualunque cittadino può recarsi presso il più vicino presidio delle forze dell’ordine per segnalare un reato che è stato commesso, a danno suo o di altri.

La denuncia può essere scritta oppure orale. In ogni caso, al momento della ricezione, l’ufficiale di polizia giudiziaria rilascia un’attestazione che prova la presentazione dell’atto (una sorta di ricevuta, insomma).

Tanto vale anche per la querela, con la differenza che quest’ultima può essere sporta solamente dalla vittima o da un suo procuratore speciale (solitamente, un avvocato), entro il termine di tre mesi (prolungato a sei mesi per lo stalking e il revenge porn, a dodici mesi per la violenza sessuale non aggravata).

Denuncia per furto: quando si paga?

La denuncia per furto va pagata se a prepararla è un avvocato.

Molte persone, infatti, preferiscono affidarsi a un legale che rediga per iscritto la denuncia/querela e che si occupi anche del suo deposito presso le forze dell’ordine oppure direttamente in Procura.

Si tratta di un’ipotesi frequente e perfettamente legittima: ciò che conta è che l’avvocato sia munito di procura speciale e che, in ogni caso, l’atto di denuncia/querela sia sottoscritto direttamente dalla persona offesa.

La redazione della segnalazione è un atto stragiudiziale per il quale l’avvocato ha diritto all’onorario.

La parcella è stabilita dal legale difensore, prospettando il preventivo al suo assistito e facendoglielo sottoscrivere, se d’accordo.

L’onorario per la redazione di una denuncia/querela varia in base alla complessità dell’atto; come si può ben immaginare, una cosa è redigere una denuncia per un furtarello altro è scriverla per un tentato omicidio.

Ad ogni modo, solitamente per la preparazione di una querela per furto l’onorario dell’avvocato non dovrebbe superare i trecento euro.

Querela per furto: si può chiedere il gratuito patrocinio?

La legge prevede che le persone meno abbienti possano accedere al patrocinio a spese dello Stato.

Si tratta di un istituto che consente all’avvocato di essere pagato direttamente dallo Stato anziché dal cliente indigente.

Il gratuito patrocinio, però, non può essere chiesto per la redazione di una denuncia/querela: trattandosi di segnalazione che può essere sporta oralmente anche dalla persona offesa, l’incarico affidato a un avvocato è un’attività non indispensabile di cui chi intende avvalersene deve sobbarcarsi il costo.

In altre parole, non è possibile chiedere il gratuito patrocinio per una querela in quanto per la stessa non occorre necessariamente l’assistenza di un avvocato.

Si può invece allegare l’istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato all’interno della querela, in vista del futuro procedimento penale a carico dell’autore del crimine.