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Quanto chiede un investigatore privato?

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(@mariano-acquaviva)
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Cosa può fare un detective privato per raccogliere prove utili al proprio cliente? Quali sono le tariffe orarie medie applicate?

Affidarsi a un’agenzia investigativa spesso significa vincere la causa. Gli investigatori, infatti, grazie alla costanza e all’utilizzo di determinati strumenti, riescono a ottenere informazioni che, altrimenti, sarebbero precluse. Si pensi, ad esempio, alla donna che si affida a un investigatore per scoprire se il marito la tradisce, oppure al datore che incarica un detective privato affinché verifichi se il dipendente è effettivamente in malattia oppure si sta dedicando a una seconda attività.

Per lo svolgimento di tali compiti occorre ovviamente corrispondere un onorario. A differenza degli avvocati, infatti, non esiste il gratuito patrocinio per gli investigatori privati, di cui ci si può dunque avvalere solamente se si è disposti a sostenere un certo esborso. Quanto chiede un investigatore privato? Approfondiamo l’argomento.

Cosa fa l’investigatore privato?

L’investigatore è il professionista che, munito di regolare licenza prefettizia, si occupa di compiere indagini per conto di privati.

L’investigatore raccoglie prove che possono essere utilizzate in giudizio per far valere le proprie ragioni, come ad esempio le foto che ritraggono il marito tra le braccia di un’altra donna, il filmato che immortala il dipendente mentre è in vacanza anziché in malattia, ecc.

L’investigatore è un pubblico ufficiale?

È bene precisare che l’investigatore, nonostante la licenza del prefetto, non è un pubblico ufficiale né un poliziotto.

Ciò significa che il detective privato non può pretendere di compiere gli atti tipici riservati alle forze dell’ordine, come ad esempio perquisizioni, ispezioni, intercettazioni, ecc.

L’investigatore esegue il proprio incarico nei limiti di ciò che è consentito fare a un normale cittadino.

Perché conferire incarico a un investigatore privato?

Giunti a questo punto, si potrebbe pensare che sia inutile incaricare un investigatore privato, atteso che, nell’esercizio del suo mestiere, non può compiere attività diverse da quelle che potrebbe realizzare qualunque altra persona.

Non è così. L’investigatore, sebbene sottoposto ai consueti limiti legali, si avvale di tecniche, strumenti ed esperienza che non sono comuni a tutti e che, non a caso, fanno di lui un professionista.

Basti solo pensare alle ore di ricerche che l’investigatore impiega per reperire documenti, per realizzare foto e raccogliere informazioni.

L’investigatore potrebbe pedinare per ore una persona o avvalersi di sistemi di rilevamento (come il gps) che solitamente sono estranei al comune cittadino.

A voler tacere delle agenzie investigative che si avvalgono di più persone presenti sull’intero territorio nazionale.

Cosa può fare un detective privato?

Sempre nei limiti della legge, per espletare il proprio incarico l’investigatore privato può:

  • seguire le persone per vedere dove vanno e/o chi frequentano;
  • registrare conversazioni, anche per telefono, purché in sua presenza (altrimenti si tratterebbe di un’intercettazione illegale);
  • scattare foto e fare filmati, purché in luoghi pubblici;
  • reperire notizie utili da informatori di fiducia;
  • accedere a documentazione pubblica, ad esempio a quella contenuta nei registri comunali;
  • bonificare” i dispositivi elettronici del cliente, eliminando eventuali software spia da cellulari, computer, ecc.;
  • fornire una relazione scritta dell’attività compiuta;
  • testimoniare nel processo a favore di chi gli ha conferito incarico.

Quanto costa un investigatore privato?

L’investigatore è un professionista come qualsiasi altro; ciò significa che è libero di chiedere il compenso che ritiene più consono per i servizi offerti alla clientela.

Da un punto di vista giuridico, il rapporto tra investigatore e assistito è quello di mandato, esattamente come avviene quando si conferisce incarico ad altri professionisti, come avvocati, ingegneri, architetti, ecc.

Solitamente, il costo è proporzionato alle ore di lavoro effettivamente svolto. Pertanto, maggiore è l’impegno profuso più elevato sarà il compenso.

Le tariffe orarie variano da investigatore a investigatore: in media, il costo è di circa 50 euro all’ora.

Oltre alla durata dell’investigazione, sul compenso finale influiscono anche il numero di detective coinvolti (quando si tratta di un’agenzia) e gli strumenti impiegati per ottenere il risultato voluto dal cliente.

Attività investigative particolarmente complesse possono giungere a costare anche 5mila euro.

Ovviamente, tali costi andranno debitamente specificati all’interno del contratto con cui si conferisce il mandato.

È ugualmente diritto del cliente monitorare l’attività dell’investigatore, chiedendo a quali risultati le indagini hanno condotto.

Infine, è diritto del cliente revocare il mandato in qualsiasi momento, ovviamente corrispondendo all’investigatore l’onorario maturato fino al momento della rimozione.

 
Pubblicato : 14 Ottobre 2023 09:00