Cosa dice la contrattazione collettiva del settore sui periodi di riposo. Gli altri elementi principali: livelli, orario, preavviso, retribuzione.

Come ogni settore produttivo, anche il comparto del commercio è disciplinato da un contratto collettivo nazionale di lavoro. Si tratta della fonte normativa adottata dalle organizzazioni rappresentative dei lavoratori e le associazioni dei datori per regolamentare il rapporto di lavoro. Nel Ccnl sono contenuti aspetti come l’inquadramento, la retribuzione di base, il diritto ai congedi, il tempo stabilito per il preavviso e anche i periodi di riposo. Nello specifico, quanti giorni di ferie nel Ccnl commercio?

Il contratto di categoria stabilisce che il personale impiegato nel settore del commercio ha diritto a 26 giorni lavorativi di ferie, fermo restando – precisa il Ccnl – che la settimana lavorativa è considerata di sei giorni dal lunedì al sabato agli effetti del computo delle ferie. Significa che dal computo vanno escluse:

• la domenica;
• le festività nazionali e infrasettimanali.

Nella ipotesi di risoluzione del rapporto di lavoro, l’indennità sostitutiva delle ferie si calcola dividendo per 26 la retribuzione mensile di fatto.

Compatibilmente con le esigenze dell’azienda, e tenuto conto di quelle dei lavoratori, il datore di lavoro può stabilire il periodo delle ferie da maggio a ottobre, ad eccezione le aziende di raccolta e salatura di pelli grezze fresche e delle aziende fornitrici di apparecchiature frigorifere e di:

• birra;
• acque minerali;
• bevande gassate;
• gelati e ghiaccio.

Questi lavoratori potranno fissare i turni di ferie in qualsiasi periodo dell’anno.

Le ferie possono essere frazionate in non più di due periodi. I turni dei periodi di riposo non potranno avere inizio:

• di domenica;
• di giorno festivo;
• nel giorno antecedente alla domenica o a quello festivo, ad eccezione dei turni aventi inizio il 1° o il 16° giorno del mese.

Il decorso delle ferie resta interrotto nel caso di sopravvenienza, durante il periodo stesso, di malattia regolarmente denunciata e riconosciuta dalle strutture sanitarie pubbliche competenti per territorio.

Ccnl commercio: come vengono retribuite le ferie?

Durante il periodo di ferie decorre a favore del lavoratore la retribuzione di fatto. Al lavoratore retribuito in tutto o in parte a provvigione il datore deve corrispondere durante il periodo di ferie una quota pari alla media delle provvigioni percepite dagli altri colleghi del negozio o del reparto.

In caso di licenziamento o di dimissioni, spettano al lavoratore tanti dodicesimi del periodo di ferie al quale ha diritto, quanti sono i mesi di effettivo servizio prestato per l’anno di competenza.

Per ragioni di servizio il datore di lavoro può chiamare il lavoratore prima del termine del periodo di ferie, fermi restando il diritto del lavoratore:

• a completare detto periodo successivamente;
• al rimborso delle spese sostenute sia per l’anticipato rientro, sia per tornare eventualmente al luogo dal quale il dipendente sia stato richiamato.

Ccnl commercio: i livelli di inquadramento

Il personale al quale si applica il Ccnl commercio viene suddiviso in sette livelli retributivi e un livello per la categoria Quadri. Nel dettaglio:

• Quadri: lavoratori con alto contenuto tecnologico/professionale;
• 1° Livello: lavoratori con funzioni direttive;
• 2° Livello: lavoratori con funzioni di coordinamento e controllo;
• 3° Livello: impiegati di concetto e personale specializzato provetto;
• 4° Livello: impiegati amministrativi e personale specializzato;
• 5° Livello: impiegati d’ordine e personale qualificato;
• 6° Livello: personale comune;
• 7° Livello: personale di pulizie e/o di fatica.

Ccnl commercio: gli altri elementi principali

Ecco di seguito gli aspetti principali del Ccnl commercio attualmente in vigore.

Orario di lavoro

40 ore settimanali, oppure 39 o 38 con assorbimento di permessi per riduzione annua dell’orario ed ex festività.

Lavoro straordinario e notturno

Percentuali di maggiorazione sulla quota oraria:

• straordinario: fino alla 48ª ora settimanale, 15%; oltre la 48ª, 20%;
• festivo o domenicale: 30%;
• notturno (non in turni): 50%.

Periodo di prova

Livelli Quadri-1: 6 mesi;

Livelli 2, 3, 4 e 5: 60 gg.;

Livelli 6-7: 45 gg.

Dimissioni e licenziamento

Il recesso dal contratto a tempo indeterminato deve essere comunicato per iscritto con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno o altro mezzo idoneo a certificare la data di ricevimento (ad esempio, Pec).

Il licenziamento seguito entro un mese da nuova assunzione presso la stessa azienda si presume simulato (salvo prova contraria) e non produce alcun effetto.

I termini di preavviso corrispondono alle diverse anzianità di servizio (fino a 5 anni, da 6 a 10 e oltre 10) e sono espressi in giorni di calendario.

Nello specifico, in caso di licenziamento:

• livelli Q-1: 60 gg. con anzianità fino a 5 anni, 90 gg. da 6 a 10 anni e 120 gg. con anzianità oltre 10 anni;
• livelli 2-3: 30 gg., 45 gg., 60 gg.;
• livelli 4-5: 20 gg., 30 gg., 45 gg.;
• livelli 6-7: 15 gg., 20 gg., 20 gg..

In caso di dimissioni:

• livelli Q-1: 45 gg., 60 gg., 90 gg.;
• livelli 2-3: 20 gg., 30 gg., 45 gg.;
• livelli 4-5: 15 gg., 20 gg., 30 gg.;
• livelli 6-7: 10 gg., 15 gg., 15 gg..

Il preavviso decorre dal 1° o dal 16° giorno di ciascun mese.

Retribuzione

Ecco la tabella retributiva contenuta nel Ccnl commercio per i vari livelli di inquadramento:

• livello Q: 1.896,64 euro di minimo + 540,37 euro di contingenza e Edr + 260,76 di altri elementi: 2.697,77 euro;
• 1° livello: 1.708,49 euro di minimo + 537,52 euro di contingenza e Edr: 2246,01 euro;
• 2° livello: 1.477,84 euro + 532,54 euro: 2010,01 euro;
• 3° livello: 1.263,15 euro + 527,90 euro: 1791,05 euro;
• 4° livello: 1.092,46 euro + 524,22 euro: 1616,68 euro;
• 5° livello: 987,01 euro + 521,94 euro: 1508,95 euro;
• 6° livello: 886,11 euro + 519,76 euro: 1405,87 euro;
• 7° livello: 763,80 euro + 517,51 euro: 1281,31 euro.