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Quando un figlio può andare via di casa?

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(@angelo-greco)
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Il diritto dovere dei figli di restare in casa dei genitori permane finché questi sono minorenni. Che succede però dopo il compimento di 18 anni? Il figlio se ne può andare di casa?

Un nostro lettore ci chiede: quando un figlio può andare via di casa? Dopo aver compiuto i 18 anni, un giovane può decidere di andare a vivere da solo, anche senza il consenso dei genitori? Analizziamo insieme i limiti e le possibilità dell’autonomia dei ragazzi diventati maggiorenni.

Il dovere dei genitori di garantire una casa ai figli 

La legge stabilisce l’obbligo per i genitori di garantire ai propri figli il mantenimento– e quindi anche un tetto sotto cui vivere (quello familiare) – fino a quando non saranno autonomi economicamente. Pertanto il figlio ha il diritto a restare nella casa dei genitori finché non troverà un lavoro e sempre che, nel frattempo, studi o dimostri di cercare un’occupazione.

In ogni caso, la formazione del giovane o la ricerca di un lavoro non possono durare in eterno. Difatti, secondo la Cassazione, dopo 30/35 anni, a seconda del percorso di studi prescelto, cessa comunque l’obbligo del padre e della madre di garantire gli alimenti al figlio.

Questo significa che il figlio non può essere mandato via di casa dai genitori, anche se ha 18 anni ed a meno che non sia lui stesso a volersene andare.

Quando il figlio può andare a vivere da solo?

Se è vero, come abbiamo visto sopra, che l’obbligo dei genitori di garantire al figlio un tetto sotto cui vivere permane anche oltre i 18 anni, quest’ultimo a sua volta ha il dovere di non lasciare la residenza domestica finché minorenne. Lo dispone l’articolo 318 del codice civile: i figli con meno di 18 anni non possono lasciare la casa dei genitori senza il consenso di questi ultimi. In caso contrario, pur non essendo prevista una sanzione per il giovane, il padre e la madre possono ordinargli di ritornare, ricorrendo alle autorità e al giudice.

Insomma, si può costringere un figlio a vivere coi genitori finché questi è minorenne. Ma che succede con la maggiore età?

A partire da 18 anni si acquista la cosiddetta capacità d’agire ossia il diritto/potere di concludere contratti, contrarre obbligazioni e di lavorare.

Dunque, il ragazzo ha sia il diritto ad essere ancora mantenuto dai genitori se non è autonomo, si il diritto di rifiutare tale mantenimento e di andare a vivere da solo. Non importa se, in proposito, non ha ancora le risorse con cui vivere. In tal caso, i genitori non potranno fare nulla per costringerlo a tornare a casa, né potranno rivolgersi alle autorità se di lui non hanno più notizie (a meno che, ovviamente, non sospettino che gli sia capitata una sventura e quindi chiedano indagini sulla sua sparizione).

Come lasciare la casa dei genitori?

Non ci sono forme e modi “legali” per lasciare la casa dei genitori. Non è necessaria, invero, neanche una dichiarazione o una motivazione se si è maggiorenni. Certo è che il figlio farà bene a chiarire tale sua volontà, anche con una lettera lasciata in casa, in modo che i genitori possano sapere che la sua scomparsa non è dovuta a un incidente ma a una scelta consapevole e volontaria.

 
Pubblicato : 16 Settembre 2024 10:30