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Quando si può togliere il mantenimento ai figli?

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(@angelo-greco)
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Tutte le sentenze che stabiliscono quando il figlio perde il diritto al mantenimento dal genitore: tutti i casi in base all’età e alla situazione lavorativa o di studio.

Il mantenimento dei figli è un dovere ineludibile per i genitori che sussiste per il solo fatto di averli messi al mondo e sorge proprio con la loro nascita. Tutti i genitori, anche non sposati, devono mantenere i figli in proporzione alle rispettive capacità economiche o mediante il lavoro casalingo.

L’obbligo del mantenimento sussiste sempre finché il figlio è minorenne e, a determinate condizioni, una volta che ha superato i 18 anni.

Ma fino a quando i genitori sono obbligati a mantenere i figli? E soprattutto quando si può togliere il mantenimento ai figli? In quali circostanze un figlio maggiorenne può essere considerato economicamente autonomo, perdendo così il diritto agli alimenti? Le risposte variano a seconda di numerosi fattori, come l’età, la situazione lavorativa e l’impegno negli studi. In questo articolo vedremo tutti i casi in base all’attuale orientamento della giurisprudenza.

I genitori devono mantenere i figli sempre finché sono minorenni?

Sì, i genitori sono tenuti per legge a mantenere i propri figli finché questi non raggiungono la maggiore età. Questo dovere include non solo le necessità basilari come alloggio, cibo, educazione e cure sanitarie, ma anche le spese relative all’istruzione, allo sport, alla vita di relazione, ai viaggi, al trasporto, alla connessione (computer e smartphone), al divertimento.

A quanto ammonta il mantenimento per i figli?

Il mantenimento varia in base alle condizioni economiche dei genitori. Secondo infatti la Cassazione, ai figli va garantito lo stesso tenore di vita che questi avevano quando ancora i genitori erano uniti. Il che significa che tanto più sono benestanti i genitori – o uno soltanto – e tanto maggiore sarà l’assegno di mantenimento.

Fino a quando i genitori devono mantenere i figli maggiorenni?

I genitori devono continuare a mantenere i figli maggiorenni fino a quando questi non raggiungono l’autonomia economica. Questo stato non implica necessariamente un lavoro che soddisfi le massime aspirazioni professionali del figlio, ma deve essere adeguato ai suoi studi e sufficiente per garantirgli una vita indipendente.

Un lavoro part-time o a termine fa perdere il mantenimento?

Sì, un impiego part-time o con contratti a tempo determinato e rinnovabili annualmente sono considerati una forma di autonomia economica. Di conseguenza, tali condizioni lavorative possono comportare la cessazione del diritto al mantenimento da parte dei genitori.

È possibile togliere il mantenimento se il figlio universitario non supera gli esami?

Il mantenimento può essere revocato se il figlio maggiorenne non studia con profitto. In caso di mancato superamento di esami o il conseguimento di voti molto bassi possono essere indicatori di un approccio non serio agli studi, giustificando la definitiva cessazione (e non solo la sospensione) del sostegno economico.

Che succede se il figlio maggiorenne non studia né lavora?

In questo caso, se il figlio maggiorenne decide di non proseguire gli studi e contemporaneamente non cerca attivamente lavoro, oppure rifiuta opportunità lavorative concrete (come un impiego nell’azienda di famiglia), i genitori possono decidere di interrompere il mantenimento.

Spetta al genitore che non vuol più pagare l’assegno al figlio dimostrare che questi non si cura di cercare un’occupazione.

Fino a che età un figlio disoccupato può richiedere il mantenimento?

Secondo la Cassazione, un figlio che non ha ancora trovato lavoro a 30 anni (o 35 anni nel caso di percorsi professionali più lunghi) può perdere il diritto al mantenimento. In queste fasce d’età, la disoccupazione si presume essere la conseguenza di una inerzia colpevole del figlio.

Un figlio può riacquistare il diritto al mantenimento se perde il lavoro?

No, una volta che un figlio ha raggiunto l’autonomia economica e poi perde il lavoro (ad esempio, per dimissioni o licenziamento), non può normalmente rivendicare nuovamente il diritto al mantenimento dai genitori.

Il mantenimento cessa con il matrimonio del figlio?

Sì, generalmente il matrimonio comporta la perdita del diritto al mantenimento. Tuttavia, se sia il figlio che il suo coniuge risultano incapaci di sostenere economicamente la nuova famiglia, il mantenimento può essere ancora richiesto.

 
Pubblicato : 31 Ottobre 2023 16:00