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Quando si prescrive il TFR?

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(@angelo-greco)
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Tutto sul TFR e la sua prescrizione: scopri le regole, i termini e come evitare che il tuo diritto al trattamento di fine rapporto vada perduto.

Di regola, e salvo che il Contratto collettivo non disponga diversamente, il datore di lavoro deve versare al dipendente il TFR non appena cessa il rapporto di lavoro, quindi all’atto del licenziamento (anche per giusta causa), del pensionamento o delle dimissioni volontarie. Ciò nonostante, posta l’entità delle somme, è normale che il datore di lavoro prenda del tempo o chieda una dilazione nel versamento del trattamento di fine rapporto. Ma se il dipendente dovesse attendere troppo, ci sarebbe il rischio che il suo diritto vada in prescrizione. Ecco perché è bene sapere quando si prescrive il TFR.

Ne parleremo nel seguente articolo. Spiegheremo non solo quanto tempo ha il dipendente per chiedere il TFR ma soprattutto a partire da quando inizia a decorrere il termine della prescrizione.

Cosa è il TFR e quando si prescrive?

Il TFR è una somma di denaro che il datore di lavoro deve al lavoratore al termine del rapporto di lavoro. Secondo l’art. 2948 del Codice Civile, il diritto al TFR si prescrive in 5 anni dalla data di risoluzione del rapporto di lavoro. Esso quindi segue la regola di tutti i crediti di lavoro dipendente che, se pagati annualmente o per frazioni di tempo inferiore, si prescrivono in cinque anni. Fa eccezione il risarcimento del danno che si prescrive in 10 anni.

Da quando inizia a decorrere il termine di prescrizione del TFR?

Il termine di prescrizione inizia a decorrere solo da quando il diritto può essere fatto valere ossia a partire da quando il TFR è dovuto, ossia dalla cessazione del rapporto di lavoro.

Come si interrompe la prescrizione del TFR?

La prescrizione del TFR può essere interrotta in diversi modi principali:

  • con una diffida, ossia un sollecito di pagamento che può essere inviato con raccomandata a/r, con Pec o con lettera consegnata a mani;
  • con una comunicazione al datore di lavoro della richiesta di espletamento del tentativo di conciliazione dinanzi all’Ispettorato Territoriale del Lavoro;
  • con un riconoscimento del debito da parte del datore di lavoro, che può essere espresso («Io sottoscritto… in qualità di rappresentante della società… riconosco di dover versare la somma di euro…. a… quale TFR dovuto per l’attività…») oppure tacito (ad esempio con una richiesta di rateizzazione del pagamento o di saldo e stralcio);
  • con l’azione giudiziale, come la notifica di un decreto ingiuntivo o il ricorso ordinario al tribunale del lavoro.

Nel caso di diffida, ammissione del debito o tentativo di conciliazione (ossia le prime tre ipotesi appena viste), il termine di prescrizione, una volta interrotto, inizia a decorrere nuovamente da capo per altri cinque anni. L’interruzione della prescrizione può avvenire, teoricamente, infinite volte.

Nel caso invece di decreto ingiuntivo il termine inizia a decorrere da capo dal giorno successivo alla notifica dell’ufficiale giudiziario, ma sarà di 10 anni, come tutti gli atti giudiziali.

Nel caso infine in cui si instauri un processo, il termine di prescrizione si sospende per tutta la durata del processo e torna a decorrere da capo solo con la pubblicazione della sentenza. In tal caso sarà una prescrizione di 10 anni.

Quando va pagato il TFR per i lavoratori privati?

Per i lavoratori privati, il TFR diventa esigibile non appena cessa il rapporto di lavoro. Tuttavia, non essendo previsti termini di legge per il pagamento del TFR, bisogna fare riferimento al contratto collettivo nazionale (CCNL) che disciplina il rapporto di lavoro.

Esempi Pratici

Esempio di prescrizione del TFR. Un lavoratore lascia il suo posto di lavoro nel 2020, ma non riceve il suo TFR. Ha 5 anni per reclamare la sua indennità, ovvero fino al 2025. Se non intraprende un’azione entro quel periodo, il suo diritto al TFR si prescrive.

Esempio di interruzione della prescrizione del TFR. Il lavoratore dal caso precedente, nel 2023, decide di inviare una diffida al suo ex datore di lavoro, richiedendo il pagamento del TFR. Questa azione interrompe la prescrizione, e il conto alla rovescia di 5 anni ricomincia dal giorno successivo all’invio dell’invio della diffida.

 

 
Pubblicato : 16 Giugno 2023 09:00