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Quando l’ex coniuge ha diritto alla pensione di reversibilità?

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(@raffaella-mari)
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Le condizioni richieste dalla legge per ottenere la pensione di reversibilità in seguito al decesso del coniuge, secondo recenti sentenze.

La pensione di reversibilità rappresenta una forma di sostegno finanziario riconosciuta al coniuge in caso di decesso del partner. Tuttavia, in caso di coppia separata la sua erogazione è soggetta a specifiche condizioni legali, come evidenziato in una sentenza della Corte d’Appello di Torino (sent. n. 269/2021).

Questo articolo esplora le circostanze in cui un ex coniuge può o meno beneficiare della pensione di reversibilità alla luce della più recente giurisprudenza.

Cos’è la pensione di reversibilità?

La pensione di reversibilità è un particolare trattamento previdenziale riservato ai superstiti in caso di decesso di un familiare prossimo titolare di pensione INPS (oppure ancora lavoratore iscritto ad una delle gestioni previdenziali INPS). Questo tipo di trattamento previdenziale viene erogato in modo particolare al coniuge superstite, anche nel momento in cui questi risulti essere percettore di redditi.

Il coniuge separato ha diritto alla reversibilità?

La pensione di reversibilità può essere usufruita anche al coniuge separato qualora l’iscrizione all’INPS da parte del pensionato o del lavoratore deceduto sia avvenuta prima della separazione legale con sentenza.

Il coniuge separato con addebito, inoltre, avrà diritto alla pensione solo se è titolare di un assegno di mantenimento stabilito dal Tribunale competente.

Il coniuge divorziato ha diritto alla reversibilità?

Una volta intervenuto il divorzio si ha diritto alla reversibilità solo se entrambi i coniugi non si sono rispostati e sempre che il coniuge superstite fosse titolare di assegno divorzile.

Invece se il coniuge superstite si è risposato, la pensione non gli può essere erogata ma può ricevere comunque un assegno una tantum. Quest’ultimo è pari a due annualità della quota di pensione in pagamento compresa la tredicesima mensilità nella misura spettante alla data del nuovo matrimonio.

Quali sono i requisiti per ottenere la pensione di reversibilità?

Per ottenere la pensione di reversibilità, è essenziale che l’assegno divorzile sia stato ufficialmente riconosciuto al momento dello scioglimento del matrimonio o in sede di revisione delle disposizioni relative a tale assegno.

La mancanza di un riconoscimento formale dell’assegno preclude la possibilità di accedere alla pensione di reversibilità.

La vicenda

La sentenza della Corte di Appello di Torino ha riguardato il caso di una donna che, al momento della morte del marito, non aveva ancora ricevuto un assegno divorzile ufficialmente riconosciuto. Nonostante avesse ricevuto sostegno finanziario dal marito quando era in vita, questa circostanza non è stata ritenuta sufficiente per garantirle il diritto alla pensione di reversibilità.

Secondo tale pronuncia dunque il diritto alla pensione di reversibilità non deriva automaticamente dallo status di ex coniuge. È necessaria una titolarità concreta e ufficialmente riconosciuta dell’assegno divorzile, come stabilito dalla legge n. 898/1970.

 
Pubblicato : 19 Dicembre 2023 13:45