forum

Quando la reperibil...
 
Notifiche
Cancella tutti

Quando la reperibilità si considera ore di lavoro

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
63 Visualizzazioni
(@angelo-greco)
Post: 3141
Illustrious Member Registered
Topic starter
 

Cosa si intende per reperibilità e quando questa deve essere conteggiata nella busta paga ai fini del calcolo dello stipendio.

Nel mondo del lavoro, la distinzione tra orario di lavoro e tempo di riposo è chiara e definita, ma cosa succede quando si parla di reperibilità? Chi è costretto a tenersi pronto per eventuali chiamate del datore di lavoro e, perciò, non può allontanarsi troppo dalla sede del lavoro ha diritto a una indennità? Tale tempo può qualificarsi davvero come riposo? La Cassazione, aderendo alle istruzioni fornite dalla Corte di Giustizia UE, ha spiegato quando la reperibilità si considera lavoro e quando invece non può essere ritenuta tale. Cerchiamo di fare il punto della situazione in modo pratico, ripercorrendo l’interpretazione della giurisprudenza italana e comunitaria.

La reperibilità è lavoro o riposo?

Che cos’è esattamente la reperibilità in sede di lavoro? Secondo la normativa europea e nazionale, l’orario di lavoro è nettamente distinto dal periodo di riposo, senza lasciare spazio a una categoria intermedia di “reperibilità” o “servizio di guardia”. La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che il tempo del lavoratore può qualificarsi o “lavoro” o “riposo”, senza mezze misure.

La Corte UE (sent. n. 107 del 09.09.2021) ha operato un importante distinzione, applicando l’art. 2 della direttiva 2003/88. Secondo tale normativa, la pausa concessa a un lavoratore durante il suo orario di lavoro giornaliero, durante la quale egli, se necessario, deve essere pronto a partire per un intervento entro due minuti, costituisce orario di lavoro, ai sensi di tale disposizione, «quando da una valutazione globale di tutte le circostanze pertinenti risulta che i vincoli imposti al lavoratore durante la pausa sono di natura tale da pregiudicare in modo oggettivo e assai significativo la facoltà, per quest’ultimo, di gestire liberamente il tempo durante il quale i suoi servizi professionali non sono richiesti e di dedicare tale tempo ai propri interessi».

Cosa dice la Cassazione sulla reperibilità?

La Cassazione, con la sentenza n. 32418/2023 del 22 novembre 2023, ha chiarito che la reperibilità, quando impone limitazioni significative alla libertà personale del lavoratore, è da considerarsi orario di lavoro e pertanto va indennizzata. Questo principio è stato applicato nel caso di un gruppo di vigili del fuoco che richiedevano il riconoscimento dei pernottamenti in sede di lavoro come ore lavorative.

Ad esempio, può considerarsi una limitazione il fatto che il lavoratore non possa allontanarsi oltre un certo raggio dalla sede dell’azienda a cui deve fare ritorno entro tempi brevi in caso di chiamata. Ciò impedirebbe al lavoratore di fare una vacanza o di spostarsi con la famiglia.

Come viene trattata la reperibilità in termini di retribuzione?

La Cassazione ha precisato che, se la reperibilità implica una significativa limitazione nella gestione del tempo libero del lavoratore, deve essere retribuita. Tuttavia, la modalità di retribuzione può variare in base agli accordi collettivi aziendali.

Quando la reperibilità è eccessiva?

Secondo la Cassazione (sent. n. 21934/2023), è illegittimo richiedere prestazioni di pronta disponibilità in quantità eccessiva rispetto a quanto stabilito dalla contrattazione collettiva, poiché ciò può compromettere il diritto al riposo del lavoratore, inficiando la sua vita privata e causando un danno alla sua personalità morale.

Il pernottamento in sede è considerato orario di lavoro?

Nel caso dei vigili del fuoco, la Cassazione ha stabilito che il pernottamento in azienda, limitando le attività personali e sociali, deve essere inquadrato come orario di lavoro e non come mero disagio.

Esistono alternative alla retribuzione straordinaria per la reperibilità?

Sì, la Cassazione ha riconosciuto che le parti possono concordare forme di retribuzione diverse per il periodo di reperibilità, ad esempio attraverso accordi collettivi specifici.

 
Pubblicato : 28 Novembre 2023 18:15