Revoca della collocazione dei figli e dell’affidamento condivido quando lei parla male del padre davanti ai bambini.

Quali circostanze possono portare una madre a perdere l’affidamento dei suoi figli? Quali conseguenze può comportare un comportamento nocivo nei confronti dei minori? Esistono casi in cui l’affidamento esclusivo viene assegnato al padre? Queste sono alcune delle domande a cui risponderemo in questo articolo. Prendendo come riferimento una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 16205 del 2023), analizzeremo le implicazioni di un comportamento materno ipercontrollante nei confronti dei figli e la sua influenza sulle decisioni relative all’affidamento.

È vero, di norma la madre viene spesso preferita dai giudici nella collocazione dei figli ma l’affidamento è sempre condiviso per rispettare il diritto alla bigenitorialità dei minori. Ma ci sono ipotesi in cui la madre perde l’affidamento dei figli e ciò non succede solo quando è pericolosa o instabile, ma anche se demolisce la figura paterna, ne parla male davanti ai bambini per metterli contro il papà. Cerchiamo di approfondire l’argomento.

Per quali motivi una madre può perdere l’affidamento dei figli?

Le circostanze che possono portare alla perdita dell’affidamento da parte di una madre variano. In genere, se un genitore viene giudicato nocivo per il benessere del bambino, il giudice può decidere di revocare l’affidamento. Ciò può includere comportamenti come l’abuso fisico o emotivo, la negligenza, o, come nel caso di riferimento, il tentativo di demolire la figura dell’altro genitore. In quest’ultima ipotesi il giudice può anche disporre il cosiddetto affidamento super esclusivo.

Cosa si intende per “affidamento superesclusivo”?

L’affidamento superesclusivo è una misura estrema che può essere adottata quando uno dei genitori viene ritenuto particolarmente inadeguato o nocivo per il figlio. In pratica, questo significa che tutti i diritti e le responsabilità genitoriali sono affidati esclusivamente all’altro genitore.

Quali sono le conseguenze per i figli quando una madre perde l’affidamento?

La perdita dell’affidamento da parte di un genitore può avere un impatto significativo sui figli coinvolti. Tuttavia, i tribunali cercano sempre di agire nell’interesse superiore del minore e quindi prendono tale decisione solo in casi estremi. Se il comportamento di un genitore è ritenuto dannoso, il tribunale può ritenere che la perdita dell’affidamento sia la soluzione migliore per il benessere del bambino.

Nel caso citato (Corte di Cassazione n. 16205 del 2023), una madre ha perso l’affidamento dei suoi figli a causa del suo comportamento ipercontrollante e nocivo. La madre aveva sabotato l’immagine del padre davanti ai figli, creando un dualismo tra l’immagine del padre che i bambini avevano interiorizzato e l’esperienza concreta che avevano di lui nella quotidianità. Questo comportamento ha portato alla decisione del tribunale di assegnare l’affidamento esclusivo al padre.