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Quando il datore di lavoro può ricorrere a investigatori privati

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(@angelo-greco)
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Scopri quando un datore di lavoro può legalmente ricorrere a investigatori privati per indagare sulle condotte dei dipendenti, secondo la recente sentenza del Tribunale del Lavoro di Roma.

L’ordinanza del Tribunale del Lavoro di Roma del 14 marzo 2023 ha affrontato la questione dell’utilizzo di investigatori privati da parte delle aziende per indagare su comportamenti disciplinarmente rilevanti nel rapporto di lavoro. La questione si è concentrata soprattutto nel valutare quando il datore di lavoro può ricorrere a investigatori privati: se cioè questi possano essere impiegati solo in presenza di comportamenti del dipendente che integrino reati o anche in qualsiasi altro caso in cui la condotta possa configurare una violazione del contratto di lavoro e quindi un semplice illecito disciplinare.

In questo articolo, esamineremo le circostanze in cui un datore di lavoro può legalmente ricorrere a tali servizi e le implicazioni per i dipendenti e le aziende.

È lecito utilizzare investigatori privati per condotte non penalmente rilevanti?

Sì, il Tribunale del Lavoro di Roma [1] ha stabilito che l’utilizzo di investigatori privati da parte dei datori di lavoro è lecito, anche per verificare condotte illecite che non hanno rilevanza penale. Tuttavia, è importante notare che questa decisione si applica solo in specifiche situazioni e non è una carta bianca per i datori di lavoro.

Facciamo un esempio pratico. Poniamo il caso di Tizio, che viene sorpreso a utilizzare le risorse aziendali per scopi personali durante l’orario di lavoro. Pur non essendo un’azione penalmente rilevante, il datore di lavoro potrebbe decidere di assumere un investigatore privato per indagare ulteriormente sulla condotta di Tizio.

Questo lascia agevolmente intendere che il datore non può ledere la privacy e la vita privata del lavoratore per qualsiasi motivo ma solo per accertare quelle condotte che incidono sul rapporto lavorativo in quanto possono costituire un danno per l’azienda.

In quali circostanze può essere utilizzato un investigatore privato?

Il ricorso a investigatori privati è legittimo quando il datore di lavoro desidera accertare fatti disciplinarmente rilevanti nel rapporto di lavoro, a prescindere dalla circostanza che il datore stesso avrebbe potuto verificare la sussistenza delle stesse condotte utilizzando altri strumenti a sua disposizione. In altri termini lo 007 non deve per forza essere l’ultima spiaggia.

Supponiamo che Sempronio sia sospettato di aver sottratto materiali dall’ufficio. Il datore di lavoro potrebbe utilizzare un investigatore privato per raccogliere prove, anche se avesse avuto altre possibilità per verificare l’accaduto.

Implicazioni legali per i datori di lavoro e i dipendenti

La decisione del Tribunale del Lavoro di Roma fornisce una certa flessibilità ai datori di lavoro nell’utilizzare investigatori privati per indagare su comportamenti illeciti dei dipendenti. Tuttavia, è fondamentale che i datori di lavoro si attengano alle leggi sulla privacy e alla protezione dei dati personali durante tali indagini. Ad esempio sarebbe illegittimo un investigatore che entri dentro il cortile privato o nello stabile del condomino, la cui intrusione costituirebbe una violazione di domicilio. Inoltre, i dipendenti devono essere informati del potenziale utilizzo di investigatori privati nel contesto lavorativo.

Quali sono le possibili conseguenze per i dipendenti scoperti in violazione delle politiche aziendali?

Le conseguenze per i dipendenti che vengono scoperti a violare le politiche aziendali possono variare a seconda della gravità della violazione e delle norme interne dell’azienda. Di certo il datore di lavoro può basarsi sulle prove acquisite dall’investigatore per infliggere sanzioni disciplinari. Le azioni disciplinari possono includere avvertimenti scritti, sospensioni temporanee, riduzione di stipendio o licenziamento. Queste prove possono essere utilizzate anche in un eventuale processo sollevato dal lavoratore in opposizione alla sanzione disciplinare. 

 
Pubblicato : 19 Aprile 2023 11:00