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Quali documenti servono per presentare il 730?

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(@paolo-remer)
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Quali atti, fatture, ricevute, scontrini fiscali, contratti, attestazioni e certificati sono necessari per fruire delle deduzioni e detrazioni Irpef.

Con la dichiarazione precompilata non è più necessario conservare fatture, ricevute, scontrini fiscali e documenti vari per presentare il 730, in quanto la maggior parte delle spese deducibili o detraibili sostenute dal contribuente vengono comunicate all’Agenzia delle Entrate al momento dell’acquisto o del pagamento; così vengono automaticamente recepite negli archivi informatizzati ed inserite nel modello di dichiarazione. Sono validate e approvate in partenza. Lo stesso meccanismo vale per i redditi erogati dai datori di lavoro e dagli altri soggetti che operano in qualità di sostituti d’imposta e rilasciano all’interessato la Certificazione unica (modello Cu, il vecchio Cud).

Ciò, però, non significa che la carta sia stata completamente abolita: talvolta è ancora necessario disporre di alcuni documenti che attestino i dati da riportare nella dichiarazione, specialmente se si vuole usufruire di determinate deduzioni o detrazioni Irpef che non appaiono nella precompilata. E allora, nello specifico, quali documenti servono per presentare il 730? 

Dichiarazione precompilata: cosa serve?

Devi sapere che ad oggi, nonostante il grosso potenziamento che ha avuto la dichiarazione precompilata, non tutti i redditi e spese vengono comunicati all’Agenzia delle Entrate, e perciò deve essere cura del contribuente inserirli; in tal caso, devi disporre della documentazione di riferimento e la devi tenere a disposizione, per i successivi 5 anni, per esibirla in caso di controlli sulla dichiarazione presentata.

Lo stesso avviene quando i dati contenuti nella precompilata mancano in parte, o non sono esatti: allora il contribuente deve compiere le necessarie correzioni ed integrazioni, anche in questo caso sulla scorta dei documenti di cui è in possesso. E se non fai da te la tua dichiarazione dei redditi online, ma ti rivolgi a un Caf, devi esibire la documentazione che ora ti indicheremo.

Cosa contiene il 730 precompilato?

La dichiarazione precompilata contiene i seguenti dati:

  • certificazioni uniche Cu, inviate all’Agenzia delle entrate dai sostituti d’imposta (datore di lavoro, ente pensionistico, committente del lavoratore autonomo). Questi soggetti operano anche le trattenute fiscali sulle retribuzioni, pensioni e compensi. La Cu contiene l’importo dei redditi erogati da quel sostituto e dell’Irpef applicata, in base all’aliquota media di riferimento;
  • oneri deducibili o detraibili che vengono comunicati all’Agenzia delle Entrate dal venditore di beni e servizi: in concreto può trattarsi delle spese sanitarie, mediche e farmaceutiche, degli interessi passivi sul mutuo per l’acquisto dell’abitazione,  di premi assicurativi, contributi previdenziali (compresi quelli versati alla previdenza complementare, come i fondi pensione), spese universitarie o per asili nido, erogazioni liberali a favore di Onlus, associazioni e fondazioni, spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio;
  • informazioni contenute nella dichiarazione dei redditi dell’anno precedente: i dati dei terreni e dei fabbricati posseduti (rendita catastale, utilizzo, quota di proprietà), i costi che danno diritto a una detrazione fruibile per più anni (come le spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia, che si detraggono in 10 anni), i crediti d’imposta e le eccedenze che possono essere riportate all’anno seguente.

Spese sanitarie detraibili 

Per le spese sanitarie, per sé o per un familiare a carico, il contribuente può normalmente usufruire di una detrazione Irpef in misura pari al 19%, con una franchigia di 129,11 euro.

Se l’importo non risulta nella precompilata, il contribuente per beneficiare di questa detrazione nel 730 deve conservare la documentazione fiscale rilasciata dal medico, dalla clinica o dalla farmacia (scontrino parlante o fattura relativa alle spese mediche (generiche e specialistiche), per acquisto di farmaci, per ricoveri e degenze e per dispositivi sanitari, come le protesi.

Detrazione interessi mutuo

Sugli interessi del mutuo per l’acquisto della prima casa e delle pertinenze (cantina, garage), c’è una detrazione pari al 19%, sino a un limite di 4mila euro annui. La documentazione da conservare è costituita da:

  • ricevute quietanzate dalla banca relative alle rate di mutuo pagate nell’anno d’imposta;
  • contratto di mutuo e contratto di acquisto dell’immobile finanziato con quel mutuo;
  • autocertificazione in cui si dichiara che l’immobile acquistato è stato adibito ad abitazione principale nei termini previsti dalla legge e che tale condizione sussiste nell’anno di imposta..

Detrazione spese ristrutturazione

Se il contribuente ha sostenuto delle spese per la ristrutturazione di edifici, può beneficiare di una detrazione pari al 50% delle spese sostenute (fino al 31 dicembre 2024, poi scenderà al 36%), con un tetto massimo pari a 96mila euro per ogni immobile. Per avvalersi della detrazione, deve disporre dei seguenti documenti:

  • fatture e/o ricevute fiscali comprovanti le spese effettivamente sostenute;
  • ricevute dei bonifici di pagamento “parlanti”, cioè integrati dal codice fiscale, o partita Iva, della ditta incaricata dei lavori e di chi esegue il versamento;
  • abilitazioni amministrative richieste dalla normativa edilizia per i lavori da realizzare (ad esempio, la Scia o la Cila); se si tratta di edilizia libera, il contribuente deve presentare una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, indicando la data di inizio dei lavori ed attestando che l’intervento eseguito rientra tra quelli agevolabili.

Per le ristrutturazioni in condominio, la suddetta documentazione deve essere fornita dall’amministratore, anche in forma di attestazione riepilogativa, da cui risulti il riparto delle quote condominiali a carico di ciascuno.

Detrazione 730 per inquilini 

Se il contribuente è in affitto e l’immobile è utilizzato come abitazione principale, l’inquilino a basso reddito può fruire di una detrazione dei canoni pagati per la locazione, sulla base dei seguenti documenti:

  • il contratto di locazione dell’immobile adibito ad abitazione principale, stipulato o rinnovato in forma libera ai sensi della legge n. 431/1998;
  • l’autocertificazione nella quale si attesti che l’immobile è utilizzato come abitazione principale.

Ti ricordiamo che il contribuente titolare di un contratto di locazione a canone concordato beneficiare di una particolare detrazione delle spese sostenute come canone (leggi “Come pagare meno tasse con l’affitto“). In tal caso il documento richiesto per fruire della detrazione nel 730 è il contratto registrato, che deve essere stato stipulato con l’assistenza delle organizzazioni sindacali rappresentative delle categorie dei proprietari e degli inquilini.

Detrazione studenti universitari fuori sede

Sono detraibili le spese per canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede, fuori Comune e Provincia e con una distanza dal luogo di residenza superiore a 100 chilometri. Bisogna conservare:

  • il contratto di locazione registrato, o il contratto di ospitalità o l’atto di assegnazione in godimento stipulato con gli enti previsti dalla normativa;
  • i documenti comprovanti la spesa sostenuta, quindi i pagamenti dei canoni (ad esempio, le ricevute dei bonifici bancari fatti al locatore);
  • l’autocertificazione nella quale il contribuente dichiara di essere studente universitario e di aver rispettato tutte le condizioni per il beneficiare della detrazione.

Detrazione spese scolastiche e universitarie

Relativamente alle detrazioni per le spese d’istruzione per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria, sono richieste le ricevute o quietanze di pagamento recanti gli importi sostenuti. Nel 730 si possono detrarre anche le spese sostenute per la frequenza di corsi di istruzione universitaria, di specializzazione per laureati (purché riconosciuti dall’ordinamento universitario) e di perfezionamento post-universitario (master, dottorati di ricerca).

Se queste spese non risultano già nella precompilata, è necessario presentare e conservare le ricevute o quietanze di pagamento recanti gli importi sostenuti (per le università private, la detrazione spetta per un importo non superiore a quanto definito da un decreto del Miur).

Detrazione spese funerarie

Per poter fruire della detrazione per le spese funebri (fino a 1.550 euro per ogni funerale) bisogna presentare le fatture o ricevute fiscali rilasciate dalla ditta di onoranze funebri, comprese quelle per trasporto e sistemazione della salma al cimitero, l’acquisto della bara e la fornitura di lapidi marmoree..

Detrazione spese sportive figli

Sono detraibili, in sede di dichiarazione dei redditi, le spese sostenute, per i figli minorenni, per l’iscrizione annuale e l’abbonamento ad associazioni sportive, palestrepiscine scuole di danza ed altre strutture ed impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica.

Bisogna conservare il bollettino bancario/postale o la fattura, la ricevuta, la quietanza di pagamento riportante:

  • la ditta, la denominazione o ragione sociale ovvero cognome e nome (se persona fisica) e la sede ovvero la residenza nonché il codice fiscale, del percettore;
  • la causale del pagamento (iscrizione, abbonamento mensile o annuale, ecc.);
  • l’attività sportiva esercitata (es. nuoto, basket, danza);
  • l’importo pagato;
  • i dati anagrafici del ragazzo che pratica l’attività sportiva dilettantistica e il codice fiscale del soggetto che effettua il versamento.

Detrazione 730 assicurazione vita e infortuni

Il contribuente può detrarre al 19% i premi per la polizza sulla vita, se l’assicurazione copre il rischio morte o invalidità permanente non inferiore al 5%. Ormai queste spese risultano quasi sempre nella precompilata, in quanto vengono comunicate all’Agenzia delle Entrate dall’impresa assicuratrice. Se così non fosse, quando inserisci i dati conserva la ricevuta di pagamento dei premi (o la dichiarazione dell’assicurazione che ne attesta il pagamento) ed il contratto di assicurazione stipulato.

Detrazione 730 spese veterinarie

Il contribuente può detrarre nel 730 anche i costi delle prestazioni professionali del medico veterinario per visite o interventi chirurgici, nonché le spese per l’acquisto dei medicinali necessari per la cura dei propri animali domestici. Ti spieghiamo tutto nell’articolo “Spese veterinarie: quando e come sono detraibili“. Se non risultano nella precompilata, conserva le ricevute o fatture rilasciate dal veterinario e gli scontrini fiscali parlanti relativi ai farmaci acquistati.

 
Pubblicato : 17 Giugno 2023 14:00