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Prestare soldi per acquistare droga è reato?

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(@mariano-acquaviva)
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Comprare sostanze stupefacenti è legale? Cosa rischia chi finanzia l’acquisto di droga destinata all’uso personale?

Giuridicamente parlando, il prestito di una somma di denaro è riconducibile al contratto di mutuo: chi riceve i soldi è poi obbligato a restituire l’importo, eventualmente maggiorato degli interessi. Non tutti sanno, però, che questo semplice gesto può comportare, a carico del creditore, una vera e propria responsabilità penale. È in tale contesto che si pone il seguente quesito: è reato prestare soldi per acquistare droga?

La domanda non è affatto provocatoria come potrebbe sembrare a una prima lettura. Secondo la giurisprudenza, infatti, possono ricorrere circostanze che rendono un prestito qualcosa di molto più rilevante di un finanziamento avente conseguenze puramente civilistiche. Ma procediamo con ordine.

L’acquisto di droga è reato?

L’acquisto di droga per uso personale non è reato ma solo un illecito amministrativo, punito con la sospensione della patente, del porto d’armi, del passaporto o del permesso di soggiorno, ovvero con il divieto di conseguirli nel caso in cui non se ne sia già titolari [1].

Al contrario, l’acquisto di droga finalizzato alla successiva cessione della medesima sostanza costituisce un reato, punito con diversi anni di reclusione a seconda del tipo di stupefacente [2].

La differenza tra le due fattispecie dipende sostanzialmente dal quantitativo di droga di cui si è in possesso e dalle modalità della detenzione.

Chi è stato trovato in possesso di un solo spinello non potrà essere accusato di detenzione ai fini dello spaccio, al contrario di chi è stato sorpreso con alcune dosi di marijuana già impacchettate e pronte per la vendita.

Cos’è il concorso di persone nel reato?

La legge punisce non solo l’autore di un crimine ma anche coloro che hanno contribuito alla realizzazione dello stesso, mediante un apporto materiale oppure soltanto morale [3]. Si parla in questi casi di concorso di persone nel reato.

In pratica, i complici rispondono allo stesso modo dell’autore principale del reato.

Tizio e Caio entrano in un appartamento per svaligiarlo, mentre Sempronio si limita a stare in auto in attesa che il colpo sia ultimato. Tutti e tre risponderanno di concorso nel delitto di furto, anche se Sempronio non ha materialmente sottratto nulla.

Ma non solo: per legge sono “concorrenti” anche coloro che si sono limitati a fornire un supporto psicologico all’autore materiale del reato. Si parla in queste circostanze di concorso morale nel reato.

Un noto boss della malavita ordina a un suo sottoposto di uccidere un gangster rivale. Sia il killer che il mandante rispondono del reato di omicidio.

Carlo istiga Marco ad uccidere la moglie per accaparrarsi l’eredità.

Insomma: ogni condotta agevolativa, anche di tipo psicologico o morale, è sufficiente a far scattare il reato anche in capo all’aiutante.

Prestare soldi per comprare droga è reato?

Chi presta una somma di denaro perché con la stessa venga acquistato dello stupefacente commette un reato? Dipende dalle circostanze.

Secondo la Corte di Cassazione [4], chi presta soldi a un amico affinché questo possa comprare della droga risponde di concorso nel reato di spaccio.

Affinché scatti l’incriminazione penale, però, occorre che:

  • si abbia consapevolezza del fatto che il denaro prestato verrà utilizzato per comprare lo stupefacente;
  • l’acquisto non sia finalizzato all’uso personale, bensì (anche o esclusivamente) alla cessione.

Insomma: commette reato chi consapevolmente procura a qualcun altro i soldi per acquistare la droga che sarà oggetto di successivo spaccio.

La condotta costituisce un’ipotesi di concorso nel reato (quello di detenzione ai fini della cessione) che può essere tanto di tipo materiale che morale:

  • è concorso materiale in quanto il denaro può essere indispensabile per l’acquisto dello stupefacente;
  • è concorso morale ogni volta che il denaro non solo è determinante per la compera della droga ma costituisce un incentivo, cioè un’istigazione, a compiere la condotta illegale.

Al contrario, non è reato prestare soldi se:

  • il creditore non è a conoscenza dell’utilizzo che degli stessi si intende fare;
  • la droga è destinata all’uso personale.

Giovanni presta 50 euro a un suo amico, ignaro del fatto che userà il denaro per acquistare della marijuana.

Angelo presta 20 euro a Mirko, sapendo che gli servirà per comprare uno spinello da fumare.

In pratica: commette reato chi presta consapevolmente del denaro a chi intende rifornirsi di droga ai fini dello spaccio.

 
Pubblicato : 24 Agosto 2023 12:45