Ecco quali sono i termini di prescrizione per l’azione di risarcimento danni da diffamazione, le norme del Codice civile e penale, e alcuni esempi pratici per comprendere meglio la situazione.

La diffamazione può causare danni morali e materiali, ma quali sono i termini di prescrizione per il risarcimento? Come noto, la diffamazione è un reato e, sotto un aspetto penale, la vittima ha tre mesi di tempo da quando ha avuto conoscenza del fatto per presentare la querela alla polizia, ai carabinieri o alla Procura della Repubblica. Quando invece si tratta di agire in via civile per il risarcimento il termine di prescrizione è diverso e segue regole differenti. 

In questo articolo, analizzeremo le norme del Codice civile e penale e forniremo esempi pratici per spiegare qual è il termine di prescrizione del risarcimento per diffamazione. Ma procediamo con ordine.

Qual è il termine di prescrizione per il risarcimento per diffamazione secondo il Codice civile?

Secondo il Codice civile, tutte le azioni per risarcimento del danno derivante da atti illeciti vanno avviate entro cinque anni. Allo stesso modo, il termine di prescrizione per il risarcimento del danno da diffamazione è di cinque anni dal giorno in cui il danneggiato abbia avuto, usando l’ordinaria diligenza, ragionevole e adeguata conoscenza del danno e della sua ingiustizia. 

Tuttavia, in alcuni casi, il termine può essere esteso. Lo vedremo qui di seguito.

Quando si estende il termine di prescrizione per il risarcimento per diffamazione?

La legge afferma anche che quando una condotta illecita, oltre a dar dirittezze al risarcimento, integra anche un reato, il termine di prescrizione per la causa civile necessaria a chiedere i danni sono equiparati a quelli della prescrizione penale. Ebbene, nel caso della diffamazione, la prescrizione penale può arrivare fino a un massimo di sette anni e mezzo. Pertanto, finché il reato non si è estinto per prescrizione, è ugualmente esperibile l’azione civile. Al contrario, non appena si estingue il reato di diffamazione si prescrive altresì l’azione civile di risarcimento. 

Quando inizia il termine di prescrizione per il risarcimento del danno morale da diffamazione?

La Corte di Cassazione, con la sentenza 20609/2011, ha stabilito che il termine di prescrizione del diritto al risarcimento del danno morale da diffamazione inizia a decorrere non dal momento in cui l’agente compie l’atto illecito, ma da quando la parte lesa ne viene a conoscenza.

Esempio pratico

Poniamo il caso di Tizio, che scopre di essere stato diffamato da Caio attraverso un articolo pubblicato su un blog nel 2020. Tizio viene a conoscenza dell’articolo e della diffamazione solo nel 2023.

In questo caso, il termine di prescrizione per il risarcimento del danno morale da diffamazione inizia a decorrere dal 2023, quando Tizio ne viene a conoscenza. Tizio avrà quindi tempo fino al 2028 (cinque anni dalla conoscenza del danno) per agire in sede civile e chiedere il risarcimento del danno.

Tuttavia, se il reato di diffamazione fosse soggetto a una prescrizione penale di sette anni e mezzo, il termine per la causa civile sarebbe equiparato a quello della prescrizione penale. In tal caso, Tizio avrebbe tempo fino al 2030 (sette anni e mezzo dalla conoscenza del danno) per agire in sede civile e chiedere il risarcimento del danno.

Quali sono i fattori che possono influenzare il termine di prescrizione?

Alcuni fattori possono influenzare il termine di prescrizione per il risarcimento del danno da diffamazione, tra cui:

• la gravità del danno subito dalla vittima;
• la natura del mezzo utilizzato per la diffamazione (es. stampa, internet, televisione);
• la diffusione e l’impatto della diffamazione sull’immagine e la reputazione della vittima;
• la condotta riparatoria posta eventualmente dal responsabile della diffamazione;
• la notorietà o la funzione sociale che ha la vittima. 

Questi fattori possono influenzare la durata del termine di prescrizione, che potrebbe variare da caso a caso.