Prelievi e versamenti: come risparmiare sulle commissioni bancarie
Spese tenuta conto corrente: i migliori modi per limitare ed abbattere i costi delle operazioni più comuni e frequenti.
Tenere aperto un conto corrente può essere uno stillicidio per chiunque: al di là delle offerte civetta, che propongono condizioni gratuite, ma che solo tali solo all’inizio e per un breve periodo, la realtà si svela nel momento in cui si compiono le più comuni e frequenti operazioni, come prelievi e versamenti, che possono prevedere commissioni di piccolo importo, ma, sommate nel corso del tempo, possono costare diverse decine, o anche centinaia, di euro all’anno. In realtà esistono alcuni semplici accorgimenti che permettono di limitare ed abbattere queste spese. Vediamo, dunque, come risparmiare sulle commissioni bancarie.
La scelta del conto corrente
Tutto parte dalle basi: scegliere il conto corrente più appropriato e farlo nel modo giusto può determinare in partenza un abbattimento delle spese più comuni, come appunto quelle delle commissioni addebitate in occasione dei prelievi e dei versamenti.
Sul mercato sono presenti numerose offerte di conti correnti a zero spese, soprattutto in favore dei giovani, dei lavoratori dipendenti stabili e con stipendio fisso (a condizione che la retribuzione venga accreditata sul conto stesso), e, talvolta, degli anziani pensionati.
Bisogna sempre controllare che la formula «zero spese» sia davvero totale, cioè si riferisca non solo alle spese fisse, come il canone di tenuta annuale del conto corrente, ma anche alle spese relative alle operazioni compiute, come, appunto, le commissioni bancarie applicate sui versamenti ed i prelievi.
In alcuni casi, la banca propone un plafond di operazioni gratuite nel periodo (ad esempio, 20 versamenti e prelievi nell’arco di un mese solare), e quindi le commissioni vengono applicate solo alle operazioni eccedenti: il cliente ha diritto di sapere in anticipo a quanto ammontano (ad esempio, 80 centesimi di euro per ciascuna) e quando vengono addebitate in conto corrente (immediatamente, oppure alla fine del mese o del trimestre di riferimento).
Per sapere in dettaglio cosa controllare al momento dell’apertura, prima di sottoscrivere il contratto, ti consigliamo la lettura del nostro articolo: “Conto corrente gratuito“.
Come ottimizzare versamenti e prelievi
Una volta conosciuti i costi commissionali applicati dalla banca a ciascuna tipologia di operazioni, è possibile ottimizzare i versamenti ed i prelievi non solo limitando il numero delle operazioni allo stretto necessario, ma anche utilizzando la carta bancomat fornita dal proprio istituto presso gli sportelli Atm collegati al circuito, anziché a quelli di altri istituti bancari: in genere, per i versamenti ed i prelievi compiuti agli sportelli “della casa” le commissioni sono estremamente ridotte e talvolta completamente azzerate.
Inoltre, avere un conto corrente con carta di credito permetterà di veicolare la maggior parte delle più ricorrenti transazioni – come la spesa al supermercato ed il rifornimento di carburante – direttamente sul conto corrente al quale la carta è collegata, evitando di fare prelievi non necessari per pagare di volta in volta in contanti.
Un altro consiglio utile è quello di ricorrere, quando possibile, ai pagamenti elettronici, anziché alle operazioni per contanti: in genere le commissioni sulle transazioni operate attraverso i circuiti telematici – come i sistemi di home banking ormai disponibili su tutti gli smartphone, oltre che sui pc e tablet – sono notevolmente inferiori rispetto a quelle previste per le operazioni che avvengono con versamenti o prelievi compiuti presso agli sportelli fisici della filiale bancaria, in quanto in tali casi l’istituto di credito “spalma” sui clienti i costi della remunerazione del personale addetto e delle spese generali connesse al maneggio, custodia e trasporto del denaro.
Spese tenuta conto corrente: come verificare?
Infine, per controllare l’andamento generale delle spese di tenuta del conto corrente, ed accorgersi se ci sono costi eccessivi o addirittura non dovuti, bisogna sempre monitorare l’estratto conto periodico, mensile o trimestrale, e verificare l’Isc (indicatore sintetico di costo) che riepiloga l’incidenza delle varie voci da pagare per la gestione del rapporto in relazione alla tipologia ed all’entità delle operazioni compiute.
Le condizioni predefinite all’atto dell’apertura del conto non sono valide per sempre, ma possono cambiare. In tal caso, la banca è tenuta a comunicare preventivamente al cliente ogni variazione delle condizioni di contratto, in modo da consentire il diritto di recesso, per cui è bene leggere con attenzione anche queste comunicazioni, in modo da accorgersi in tempo se ci sono novità e sorprese sulle commissioni bancarie applicate ad alcune operazioni che si effettuano di frequente.
-
Vaccino non obbligatorio senza consenso informato: c’è risarcimento?
2 giorni fa
-
Come fa il datore di lavoro a sapere il motivo della malattia?
4 giorni fa
-
Residenza persone fisiche: nuove regole
4 giorni fa
-
Quando è illegittimo il contratto a termine?
5 giorni fa
-
Proposta di acquisto casa legata alla concessione del mutuo
6 giorni fa