Dovrei posizionare delle tubature su di un’area condominiale. Occorre l’autorizzazione dell’assemblea?

Nel contesto condominiale, la gestione delle aree comuni e la realizzazione di lavori che le interessano richiedono particolare attenzione e, spesso, l’approvazione dell’assemblea dei condomini. Tra questi interventi rientra anche il posizionamento di tubature, che può essere necessario per una varietà di ragioni, dall’installazione di nuovi impianti idrici alla manutenzione di quelli esistenti. Ma quando è richiesta l’autorizzazione dell’assemblea condominiale per procedere con tali lavori? La risposta al suo quesito viene fornita direttamente dalla legge.

L’articolo 1102 del Codice civile infatti permette al singolo condomino di apportare modifiche alle cose comuni (modifica è anche l’apposizione su un muro condominiale di una tubatura afferente alla proprietà esclusiva del condomino) senza dover richiedere preventivamente l’autorizzazione dell’assemblea condominiale. Il tutto purché il condomino non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri condomini di farne parimenti uso.

In generale, l’installazione di tubature su un’area condominiale non richiede l’autorizzazione preventiva dell’assemblea, in quanto rientra nell’uso legittimo della cosa comune. Tuttavia, alcune eccezioni possono necessitare del consenso assembleare:

• modifica dell’aspetto estetico del condominio: se le tubature alterano l’estetica del palazzo, è consigliabile ottenere prima l’autorizzazione con la maggioranza prevista per le innovazioni (art. 1120 c.c.);
• installazione di tubature di scarico: se le tubature incidono sulla facciata condominiale, è consigliabile ottenere il via libera dell’assemblea per evitare contestazioni future.
• danni o pregiudizio ad altri condomini: l’installazione non deve danneggiare le parti comuni o ledere i diritti degli altri condomini.

Come ha chiaramente deciso la Corte di Cassazione (sentenza n. 18.661 del 22 settembre 2015) il singolo condomino può, nel proprio interesse ed a proprie spese, apportare modifiche alle parti comuni dell’edificio condominiale per conseguire un uso più intenso della cosa, a condizione che la modifica non alteri la destinazione della cosa e non impedisca agli altri condomini di fare anch’essi uso della cosa.

Pertanto anche nel suo caso, se le tubature che ha intenzione di apporre sul muro condominiale non ne modifichino la destinazione e non impediscano agli altri condomini di farne in futuro eguale uso, allora le è sicuramente consentito far sistemare sul muro le tubature.

Deve però verificare che non vi sia nel regolamento condominiale un divieto espresso all’effettuazione di lavori sulle parti comuni oppure un divieto di eseguirli senza preventivo assenso dell’assemblea.

Se nel regolamento esistesse un tale divieto, allora lei sarebbe comunque costretto o a rinunciare del tutto all’esecuzione dell’opera (se ci fosse un divieto assoluto) oppure a richiedere il preventivo assenso dell’assemblea (se il divieto fosse superabile con l’assenso dell’assemblea) e questo anche se fossero rispettate le condizioni poste dall’articolo 1102 del Codice civile.

Ecco alcuni consigli su come effettuare tali lavori:

• comunicare preventivamente all’amministratore: informare l’amministratore di condominio dell’intenzione di installare le tubature è una buona prassi per evitare problemi;
• verificare il regolamento di condominio: alcune clausole potrebbero prevedere specifici obblighi o limitazioni per l’installazione di tubature;
• consultare un professionista: in caso di dubbi o perplessità, è consigliabile richiedere il parere di un avvocato o un geometra esperto in diritto condominiale.

Articolo tratto dalla consulenza resa dall’avv. Angelo Forte