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Posso fotografare il vicino per dimostrare che viola il regolamento?

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(@mariano-acquaviva)
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È legale fare fotografie e riprese in un luogo pubblico o aperto al pubblico? Si può immortalare il condomino che non rispetta le regole comuni?

Chi viola la riservatezza altrui può essere condannato a pagare il risarcimento dei danni e, nei casi più gravi, perfino a scontare una pena in carcere. La privacy, però, non può essere il pretesto per commettere atti illeciti. Ad esempio, non è possibile accampare la scusa della riservatezza per impedire una perquisizione. È in questa cornice che si inserisce il seguente quesito: posso fotografare il vicino per dimostrare che viola il regolamento?

Si tratta di una domanda che si pongono coloro che, vivendo in condominio, vorrebbero dimostrare la responsabilità del vicino che, ad esempio, getta la spazzatura nel cortile oppure che lascia sempre il portone d’ingresso aperto nonostante l’esplicito divieto contenuto nel regolamento votato a maggioranza dall’assemblea. Vediamo allora se è possibile fotografare o riprendere il soggetto che non rispetta le regole condominiali.

È legale fotografare le persone in luogo pubblico?

In linea di massima, è legale fotografare le persone che si trovano in un luogo pubblico (strada, piazza, ecc.) o aperto al pubblico (bar, pub, ecc.), purché la condotta non diventi talmente invasiva da tramutarsi in una molestia penalmente perseguibile.

Si pensi, ad esempio, a chi decida di fotografare o di riprendere in maniera ossessiva una persona che passeggia in strada, inseguendola ovunque: in un caso del genere il soggetto “ritratto” potrebbe sporgere querela per molestie [1].

È legale fotografare le persone in un luogo privato?

Non è invece legale fare fotografie all’interno di un luogo privato senza il consenso del titolare. Ad esempio, non si può andare in casa di altri e fotografare chi vi abita oppure l’arredamento. In tali casi potrebbe scattare il reato di interferenze illecite nella vita privata, punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni [2].

È invece possibile fotografare ciò che è visibile a occhio nudo anche dall’esterno. Ad esempio, è legale fotografare il balcone di un edificio, così come il giardino privo di recinzione, visibile quindi anche dalla strada.

È legale fotografare le persone in condominio?

In condominio si pone il problema delle parti comuni, cioè di quei luoghi (cortile, scale, androne, lastrico, ecc.) che appartengono a tutti i condòmini. È possibile fare fotografie o riprese in tali posti?

Secondo la giurisprudenza, il condomino che voglia installare un impianto di videosorveglianza di tipo privato non può riprendere le parti comuni.

Da tanto deriva che è possibile installare una telecamera fuori dalla propria porta, purché però non riprenda il pianerottolo e nemmeno la soglia di casa del vicino.

Ciò tuttavia non significa che non sia possibile fotografare o riprendere il condomino che viola il regolamento: secondo la Cassazione [3], una condotta del genere è legale, a meno che non diventi talmente abituale da far scattare il sopracitato reato di molestie.

Per i giudici, chi vuole “immortalare” una persona nell’atto di compiere un’azione illegale non è spinto da un “biasimevole motivo” (che è elemento fondamentale affinché possa scattare il reato di molestia o di disturbo), per cui la condotta deve ritenersi lecita, purché:

  • non diventi ossessiva;
  • non finisca per ledere la privacy delle persone all’interno dei luoghi di privata dimora.

Violazione regolamento: si può avvisare l’amministratore?

Una volta ottenute le prove della violazione del regolamento condominiale, è possibile avvisare l’amministratore affinché adotti gli opportuni provvedimenti.

Nello specifico, se il regolamento lo prevede, è possibile irrogare una sanzione pecuniaria al trasgressore fino a 200 euro e, in caso di recidiva, fino a 800 euro, sempreché l’assemblea sia d’accordo.

Nelle ipotesi più gravi è perfino possibile agire in tribunale contro il condomino colto in flagrante mentre compie una condotta illecita: si pensi, ad esempio, al proprietario che si rende responsabile del danneggiamento di un bene o di un servizio comune. In ipotesi del genere, il condominio, in persona dell’amministratore, può chiedere il risarcimento dei danni.

 
Pubblicato : 10 Agosto 2023 10:30