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Posso essere escluso dalla chat condominiale?

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(@mariano-acquaviva)
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Gruppo WhatsApp: è legale rimuovere uno dei condòmini? Si può convocare l’assemblea tramite messaggio in chat?

Spesso i condòmini, per tenersi aggiornati, si organizzano all’interno di un gruppo WhatsApp così da condividere le decisioni assunte in assemblea e scambiarsi opinioni sui problemi che ci sono nell’edificio. È in questa cornice che si pone la seguente domanda, molto diffusa soprattutto sul web: posso essere escluso dalla chat condominiale?

Mettiamo il caso che l’amministratore del gruppo decida di rimuovere uno dei partecipanti. Una scelta del genere potrebbe essere contestata, ad esempio in assemblea o perfino davanti a un giudice? Scopriamolo insieme.

Chat condominiale: a cosa serve?

La chat condominiale serve ai partecipanti per condividere informazioni riguardanti il condominio, come ad esempio le delibere assembleari, l’eventuale guasto di un impianto comune, ecc.

Si tratta di uno strumento molto utilizzato, soprattutto mediante la creazione di gruppi WhatsApp ai quali aderiscono tutti coloro che vivono in condominio.

Si può convocare l’assemblea tramite chat?

Sebbene gli strumenti di messaggistica istantanea siano utilizzati praticamente per ogni tipo di comunicazione, l’assemblea non può essere convocata con WhatsApp.

Secondo la legge [1], infatti, l’avviso di convocazione può essere trasmesso solo tramite raccomandata con avviso di ricevimento (a/r), posta elettronica certificata (pec), fax oppure mediante consegna a mani.

La giurisprudenza ha ammesso la possibilità che i condòmini, d’accordo tra loro, possano indicare strumenti di convocazione alternativa, come ad esempio l’email ordinaria.

Ciononostante, deve ritenersi invalida la convocazione a mezzo chat, in quanto mezzo decisamente troppo informale per fungere da valida alternativa a quelli indicati dalla legge, tutti caratterizzati dalla certezza della ricezione dell’avviso da parte del destinatario.

È possibile essere esclusi dalla chat condominiale?

È sicuramente possibile essere esclusi dalla chat condominiale.

La gestione del gruppo WhatsApp, infatti, è rimessa all’iniziativa dei singoli condòmini e, per la precisione, alla persona che ha liberamente pensato di creare la chat comune.

Per quanto possa essere importante, quindi, il gruppo WhatsApp del condominio non ha alcun carattere di ufficialità. Da tanto deriva che è sicuramente legale escludere qualcuno dalla chat condominiale.

Esclusione chat condominiale: cosa fare?

Contro l’esclusione dalla chat condominiale non è possibile fare nulla: né ricorso all’assemblea/amministratore, né tantomeno al giudice.

L’unica sede dove si possono prendere decisioni è l’assemblea; pertanto, solo l’illegittima esclusione dalla stessa (così come la mancata convocazione) può essere fatta valere in un giudizio civile.

Nemmeno ci si può lamentare del fatto che la rimozione o l’esclusione originaria dal gruppo WhatsApp del condominio possa estromettere il condomino dalle informazioni riguardanti l’edificio: per legge, infatti, è l’amministratore a dover comunicare le vicende inerenti alla gestione del fabbricato, possibilmente tramite notifiche formali (pec, raccomandate, email o, come in genere accade, direttamente in assemblea).

Insomma: contro l’esclusione dalla chat del condominio non è possibile fare nulla. Se la convocazione dell’assemblea oppure l’assunzione di deliberazioni che riguardano l’intero edificio avviene tramite WhatsApp, è sicuramente possibile impugnare ogni tipo di decisione, in quanto adottata irritualmente.

Esclusione chat condominio: perché può essere un vantaggio?

Non va infine sottaciuto come l’esclusione dalla chat di condominio possa rappresentare un aspetto positivo. Scrivere in un gruppo WhatsApp può infatti far incorrere in diversi illeciti, sia civili che penali, come ad esempio:

  • violazione della privacy, se uno dei partecipanti non ha dato il consenso alla diffusione del suo numero;
  • diffamazione, quando si parla male di una persona che non fa parte della chat;
  • minacce, quando si prospetta un male ingiusto a qualcuno.

Per ulteriori approfondimenti, si legga l’articolo dal titolo WhatsApp, chat di condominio: quali rischi?

Tutto ciò, a voler tacere della facilità con cui l’amministratore di condominio può incorrere in violazione dei propri obblighi tutte le volte in cui, anziché adottare strumenti formali, convochi l’assemblea direttamente sul gruppo WhatsApp oppure divulghi importanti comunicazioni (ad esempio, la rinuncia al mandato, la notifica di un atto giudiziario contro il condominio, ecc.) per le quali avrebbe dovuto adottare altri canali.

 
Pubblicato : 30 Aprile 2023 15:00