forum

Pignoramento: diven...
 
Notifiche
Cancella tutti

Pignoramento: diventano accessibili i dati su redditi, immobili e conti bancari

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
52 Visualizzazioni
(@angelo-greco)
Post: 3141
Illustrious Member Registered
Topic starter
 

Gli ufficiali giudiziari potranno accedere direttamente, senza autorizzazione preventiva, negli archivi del Fisco per consultare le banche dati e verificare quali beni sono da pignorare.

Una notizia estremamente importante per il mondo della giustizia e del diritto. Da oggi, l’ufficiale giudiziario avrà il potere di ricercare, nelle banche dati del fisco, i dati relativi ai redditi, agli immobili, ai conti bancari e alle cassette di sicurezza dei debitori. L’obiettivo? Trovare i beni da pignorare più facilmente. Il tutto senza preventiva autorizzazione del giudice.

La riforma si concretizza con la messa in opera dell’accesso diretto, e con pieno valore legale, da parte degli Unep – uffici notificazioni, esecuzioni e protesti – ai database dell’Agenzia delle entrate, prima tra tutte l’Anagrafe tributaria. Questo significa che avranno un quadro dettagliato e tempestivo su dichiarazioni dei redditi, patrimonio immobiliare e rapporti finanziari dei contribuenti.

Cosa Cambia per l’Unep?

Il quadro è ora più chiaro: grazie a una convenzione firmata a giugno tra il ministero della Giustizia e l’Agenzia delle entrate, gli ufficiali giudiziari avranno a disposizione informazioni dettagliate tratti dalle denunce fiscali, quali redditi da terreni, fabbricati, contratti di locazione, redditi da lavoro dipendente, pensione e attività d’impresa. Ma non solo. Le informazioni saranno arricchite da dettagli sugli atti in cui il contribuente è stato coinvolto negli ultimi dieci anni, escludendo tuttavia preliminari, dichiarazioni di successione e atti giudiziari.

Una rivoluzione digitale

Si completa così un percorso avviato nove anni fa con l’introduzione dell’articolo 492 bis Cpc dal decreto legge 132/14. Non si tratta più di un’aspettativa, ma di una realtà operativa. Anche se le risposte dai database non sono in tempo reale, l’efficacia è assicurata: la maggior parte delle risposte arriva entro poche ore, e solo in casi complessi si può estendere fino al quinto giorno.

L’Agenzia delle entrate non gestirà più le nuove richieste di dati con modalità di accesso indiretto, se rientrano nella competenza degli Unep già registrati al Sid. Solo in circostanze eccezionali, come problemi tecnici, verranno prese in considerazione richieste di accesso indiretto.

La novità ha ottenuto l’approvazione del Garante della privacy, assicurando che i dati personali saranno trattati nel rispetto delle normative vigenti.

Conclusione

La riforma segna un nuovo capitolo nella storia della giustizia italiana, dando più potere agli ufficiali giudiziari nel processo di identificazione e pignoramento dei beni. Una mossa che, senza dubbio, facilita il recupero dei crediti e semplifica le procedure legali, ma che richiederà anche una gestione attenta e rispettosa dei diritti dei contribuenti.

 
Pubblicato : 25 Agosto 2023 09:51