Piazzola di sosta: cos’è e a cosa serve?
Quando ci si può fermare in autostrada? Qual è la differenza con la corsia d’emergenza? Il giubbotto catarifrangente è obbligatorio?
Tutte le superstrade e le autostrade sono dotate di aree di sosta in cui è possibile fermarsi in caso di emergenza (ad esempio, per un guasto o per un malessere) o anche solo per riposare momentaneamente. Queste aree si trovano a destra della carreggiata, come una sorta di estensione della sede stradale. Con questo articolo spiegheremo cos’è e a cosa serve la piazzola di sosta.
Come vedremo, il Codice della strada stabilisce quale utilizzo può essere fatto di quest’area, specificando anche quali precauzioni adottare nel caso in cui si esca dall’abitacolo. Se l’argomento t’interesse e vuoi saperne di più, prenditi cinque minuti di tempo per proseguire nella lettura: vedremo insieme cos’è e a cosa serve la piazzola di sosta.
Cos’è la piazzola di sosta?
Il Codice della strada [1] definisce la piazzola di sosta come la parte della strada, di lunghezza limitata, adiacente esternamente alla banchina, destinata alla sosta dei veicoli.
La banchina, a sua volta, è quella porzione della sede stradale compresa tra la parte più esterna della carreggiata (il margine, cioè) e un elemento longitudinale, come ad esempio un marciapiede, uno spartitraffico o il ciglio interno della cunetta.
In pratica, le piazzole di sosta non sono altro che un ampliamento laterale della sede stradale, delimitato da linee di colore bianco e chiuso dal guard-rail che corre lungo il tratto di autostrada o strada extraurbana di cui fa parte.
Piazzola di sosta: com’è segnalata?
Le piazzole di sosta sono segnalate da un cartello verticale costituito da un pannello (a fondo blu oppure verde, in quest’ultimo caso se in autostrada) con un’area laterale stilizzata (a forma di trapezio) alla destra di una linea discontinua.
Il segnale annuncia la prossimità dell’area di sosta e può essere corredato da un pannello integrativo che indica a che distanza si trova la piazzola; talvolta al centro del segnale vi è la scritta “SOS” se nell’area di sosta è presente anche una colonnina per richiedere un intervento di soccorso stradale.
Piazzola di sosta: a cosa serve?
Come visto nel primo paragrafo, la piazzola serve per la sosta dei veicoli; la legge non stabilisce però che debba essere usata solo per le emergenze, potendo invece essere impiegata anche per bisogni meno impellenti, come ad esempio per sgranchirsi le gambe, per riposare qualche minuto oppure per riorganizzare i bagagli all’interno dell’abitacolo.
Insomma: sulla piazzola si può sostare (brevemente) anche quando non c’è un’urgenza indifferibile, al contrario di quanto stabilisce il Codice della strada per la corsia d’emergenza, definita come la corsia, adiacente alla carreggiata, destinata alle soste di emergenza e al transito dei veicoli di soccorso.
Insomma: mentre la piazzola può essere utilizzata anche per una fermata non strettamente necessaria, la corsia d’emergenza può essere occupata solo quando è indispensabile. Approfondiamo questo aspetto.
Piazzola di sosta e corsia d’emergenza: differenze
Come anticipato, mentre la piazzola è destinata alla sosta dei veicoli, la corsie d’emergenza è un tratto di strada destinato alla circolazione per motivi d’urgenza, eventualmente per raggiungere la piazzola e poi fermarsi.
Ciò significa che:
- la corsia d’emergenza può essere impegnata esclusivamente per situazioni di grave bisogno dovute a malessere degli occupanti del veicolo o ad inefficienza del veicolo medesimo (guasto, avaria, ecc.) [2], mentre la piazzola di sosta permette di fermarsi anche in assenza di un’urgenza vera e propria;
- la corsia d’emergenza non permette la sosta del veicolo, salvo che ciò sia indispensabile, ad esempio perché l’auto è in panne oppure il conducente ha un malore. La piazzola, invece, è destinata proprio alla sosta.
La corsia d’emergenza può invece senz’altro essere utilizzata per raggiungere una piazzola di sosta: il Codice della strada afferma che, nelle situazioni d’urgenza descritte sopra, il veicolo deve essere portato nel più breve tempo possibile sulla corsia per la sosta di emergenza o, mancando questa, sulla prima piazzola nel senso di marcia, evitando comunque qualsiasi ingombro delle corsie di scorrimento.
In ogni caso, la sosta non deve mai eccedere il tempo strettamente necessario per superare l’emergenza.
Piazzola di sosta: è obbligatorio il giubbotto catarifrangente?
Secondo il Codice della strada [3], di notte o in condizioni di scarsa visibilità, è fatto divieto al conducente di scendere dal veicolo e circolare sulla strada senza avere indossato giubbotto catarifrangente ad alta visibilità; tale obbligo sussiste anche se il veicolo si trova sulle corsie di emergenza o sulle piazzole di sosta.
A meno che non si sia in pieno giorno, quindi, chi scende dal veicolo in sosta su una piazzola deve indossare l’apposito giubbetto arancione. In caso contrario, c’è il rischio di essere sanzionati con una multa che va da 42 a 173 euro.
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