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Permanenza in casa dei minorenni: cos’è e come funziona?

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(@mariano-acquaviva)
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Come funziona il processo minorile? Si possono applicare le misure cautelari all’imputato minorenne? Cosa sono le prescrizioni del giudice?

Anche i minorenni possono essere processati per i reati che hanno commesso, purché abbiano compiuto almeno quattordici anni. Ciò significa che un minore può essere condannato alla reclusione se trovato colpevole, e perfino scontare la pena in un apposito istituto minorile. È in questo contesto che si pone il seguente quesito: cos’è e come funziona la permanenza in casa dei minorenni?

Sin da subito possiamo anticipare che si tratta di una misura cautelare e non di una condanna: ciò significa che il minore costretto a stare a casa potrebbe risultare anche innocente al termine del processo. Ma andiamo con ordine.

Come funziona il processo minorile?

Il processo penale a carico dei minorenni segue regole particolari, il cui obiettivo è di evitare che il suo svolgimento, nonché un’eventuale condanna, possa arrecare un pregiudizio irrimediabile alla vita del minore.

Per questa ragione, il processo a carico dell’imputato minorenne si svolge sempre a porte chiuse, con la presenza di almeno un genitore (o di chi ne fa le veci) e dei servizi minorili.

Lo stesso tribunale è composto non solo da giudici ma anche da esperti in pedagogia, psicologia, pediatria e sociologia.

Dal punto di vista più strettamente giuridico, il minore gode di diversi vantaggi rispetto all’imputato maggiorenne:

  • se condannato, beneficia sempre di uno sconto di pena;
  • non può mai essere condannato all’ergastolo;
  • può sempre chiedere la messa alla prova, cioè di effettuare un percorso di reinserimento sociale che, se va a buon fine, comporta l’estinzione del reato;
  • può ottenere il perdono giudiziale nel caso di reati non gravi;
  • può ottenere l’archiviazione del processo per irrilevanza del fatto, se il pubblico ministero ritiene che il crimine commesso sia lieve e occasionale.

Tutto ciò si traduce, solitamente, nel seguente risultato: il minorenne incensurato al suo primo reato quasi mai viene condannato al carcere, a meno che non abbia commesso un delitto molto grave.

Cos’è la permanenza in casa dei minorenni?

La permanenza in casa è una misura cautelare che viene comminata ogni volta che il minore non rispetta le prescrizioni imposte dal giudice

Secondo la legge [1], quando il minorenne è imputato per un reato per cui la legge stabilisce la pena dell’ergastolo o della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni, il giudice, se ritiene che ce ne sia bisogno per via del pericolo che il minore fugga, inquini le prove oppure ripeta la propria condotta illecita, può impartirgli determinate prescrizioni inerenti alle attività di studio o di lavoro, ovvero ad altre attività utili per la sua educazione [2].

In pratica, nell’attesa che il giudizio giunga a conclusione, il giudice può ordinare al minorenne che si attenga a certe regole.

Solo nel caso di gravi e ripetute violazioni delle prescrizioni, il giudice può disporre la permanenza in casa [3], la quale può quindi essere definita come l’equivalente della misura degli arresti domiciliari prevista per gli imputati maggiorenni.

Come funziona la permanenza in casa dei minorenni?

Con il provvedimento che dispone la permanenza in casa il giudice prescrive al minorenne di restare presso l’abitazione familiare o in altro luogo di privata dimora.

Contestualmente, può disporre limiti e divieti alla facoltà del minore di comunicare con persone diverse da quelle che convivono con lui.

Il giudice può anche consentire al minore, con separato provvedimento, di allontanarsi dall’abitazione per ragioni di studio o lavoro, oppure per svolgere altre attività utili alla sua educazione.

I genitori vigilano sul comportamento del minore consentendo, nel contempo, gli interventi di sostegno e controllo dei servizi minorili e dell’ente locale.

Nel caso di gravi e ripetute violazioni degli obblighi a lui imposti o nel caso di allontanamento ingiustificato dalla abitazione, il giudice può disporre la misura del collocamento in comunità (ex riformatorio giudiziario).

 
Pubblicato : 27 Ottobre 2023 13:30