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Perdonati i reati agli evasioni fiscale: il governo approva la sanatoria

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(@angelo-greco)
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Decreto Bollette: passa lo scudo penale per chi aderisce alle procedure di definizione agevolata previste dalla legge di bilancio 2023. 

Alla fine ce l’hanno fatta. Gli evasori, s’intende. Il governo ha inserito, in un decreto legge la cui finalità era quella di aiutare i cittadini in difficoltà – il cosiddetto decreto bollette – una disposizione dal tenore completamente diverso: aiutare i grandi evasori. Parliamo di quelli che hanno sottratto così tanti soldi all’erario da aver sforato le soglie del penale. A loro è stato dato un trattamento agevolato, una vera e propria sanatoria fiscale: se aderiranno alle definizioni agevolate previste dalla legge di bilancio 2023 (ossia ad altri vantaggi per emergere) saranno perdonati i reati. In altri termini, per uscire allo scoperto, potranno limitarsi a pagare solo una parte delle sanzioni tributarie. Un vero e proprio colpo di spugna del Governo. 

Ma cosa implica tutto ciò? Come funziona la nuova causa di non punibilità per reati tributari quali l’omesso versamento di ritenute, l’omesso versamento di Iva e l’indebita compensazione di crediti non spettanti? In questo articolo, discuteremo le novità, le loro conseguenze e le modalità di attuazione.

Quali sono le conseguenze dello scudo penale e della sanatoria?

Secondo la legge di conversione del decreto bollette, il reato e l’eventuale procedimento penale decade se il contribuente può dimostrare che le violazioni sono state regolarizzate attraverso le procedure agevolate previste dalla legge di bilancio 2023. Inoltre, la legge 197/22 consente i pagamenti rateali.

I reati perdonai sono quelli di:

  • omesso versamento di ritenute;
  • omesso versamento di Iva
  • indebita compensazione di crediti non spettanti.

Quali sono le modalità di attuazione di queste nuove disposizioni?

Il procedimento penale viene sospeso dal momento in cui il giudice riceve la comunicazione del pagamento effettuato secondo la definizione agevolata. La sospensione rimane fino a quando l’Agenzia delle Entrate comunica l’esito della procedura. Se la definizione non risulta corretta o il contribuente decade dal beneficio della rateazione, il processo riprende.

Ci sono delle eccezioni a queste nuove disposizioni?

Durante il periodo di sospensione del processo, è ancora possibile continuare l’attività di acquisizione delle prove attraverso l’incidente probatorio, come previsto dall’articolo 392 del Codice di Procedura Penale.

I vantaggi per gli evasori

Chi aderisce alla sanatoria non solo si salva dall’incriminazione penale: può anche fruire di dilazioni dei pagamenti dovuti e dell’abbattimento di alcune somme dovute al fisco a titolo di aggio, di interessi oppure a titolo di sconto sulle sanzioni.  

Quali sono i reati perdonati?

Ricordiamo che i reati di evasione fiscale scattano al raggiungimento di determinate somme di denaro sottratte allo Stato:

  • 150 mila euro per ciascun periodo d’imposta nell’omesso versamento di ritenute; 
  • 250 mila per ciascun periodo d’imposta nell’omesso versamento di Iva; 
  • 50 mila euro annui per l’indebita compensazione dei crediti non spettanti.

Cosa significa tutto ciò per i contribuenti italiani?

Il contribuente ha il dovere di informare sia l’autorità giudiziaria che procede, sia l’Agenzia delle Entrate dell’avvenuta comunicazione e del pagamento delle somme dovute o della prima rata, nel caso in cui abbia ottenuto un pagamento dilazionato.

 

 
Pubblicato : 6 Giugno 2023 06:32