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Per la prima volta un Paese cancella tutte le tasse: il più grande esperimento al mondo

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(@raffaella-mari)
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Il Parlamento ha cancellato le tasse sul reddito. Pagherà solo chi è ricco. La misura sarà finanziata stampando moneta. Ma il Fondo Monetario è preoccupato per l’inflazione e gli effetti sull’economia. Ci sarà una ripercussione a catena su altre nazioni?

E se ti dicessi che esiste uno Stato che ha realizzato il sogno dei propri cittadini, anzi dei cittadini di tutto il mondo, ossia cancellare definitivamente le tasse? Non è fantascienza ma realtà. Per la prima volta si è realizzato un progetto ambizioso quanto l’uomo: un parlamento ha abolito le imposte sui redditi per il 99% dei lavoratori. Continuerà a pagare solo chi guadagna oltre 5mila dollari al mese. Praticamente l’1% della popolazione. Di quale Paese stiamo parlando?

La legge, la prima – a quanto si possa ricordare – nella storia dell’umanità che cancella le imposte sui redditi da lavoro dipendente è stata appena approvata dall’Argentina. Questa misura è stata introdotta dal ministro dell’Economia, Sergio Massa, in vista delle prossime elezioni presidenziali, fissate per il 22 ottobre.

Innovazione Legislativa

Il nuovo quadro legislativo, che mira a eliminare le tasse sul reddito per la stragrande maggioranza dei cittadini argentini, è passato nonostante le intense ore di dibattito, con 38 voti a favore e 27 contrari. Solo coloro che guadagnano un importo che supera 15 volte il salario minimo federale, ovvero 1,77 milioni di pesos al mese (più di 5mila dollari), continueranno a versare le imposte.

Impatto economico e inflazione

Questa storica decisione comporta significative implicazioni economiche. La nuova misura costerà all’argentina circa 5,7 miliardi di dollari, che saranno in gran parte finanziati stampando moneta e quindi alimentando inflazione, in una situazione già fuori controllo. 

Peraltro, la situazione dell’inflazione in Argentina è già critica, con un indice dei prezzi al consumo tra i più elevati al mondo. Ad agosto, l’inflazione annua ha toccato il 124%, e il costo della vita mensile è cresciuto del 12,4%. L’Argentina sta anche affrontando una crisi economica prolungata, con una previsione di contrazione del Pil del 2% quest’anno e un ulteriore calo dell’1,2% nel 2024.

La risposta internazionale

Queste misure potrebbero mettere a rischio il programma di aiuti concordato con il Fondo Monetario Internazionale, e il governo argentino si è impegnato a mantenere il deficit pubblico entro l’1,9% del Pil. Il FMI, preoccupato per le recenti mosse dell’Argentina, sta valutando l’impatto di tali provvedimenti sui conti pubblici e la necessità di misure compensative per rafforzare la stabilità finanziaria.

Dall’altro lato però ci sono Stati che stanno monitorando con interesse e curiosità la novità argentina, pronti a copiarla se questa dovesse sortire un rilancio economico del Paese. Potrebbe essere l’inizio di una nuova era?

Contesto elettorale

Sergio Massa, che guida la coalizione di centrosinistra al Governo, sta cercando di guadagnare terreno elettorale, con la sua coalizione che si è posizionata al terzo posto nelle primarie di agosto. Gli altri candidati in corsa sono l’ex ministra della Sicurezza, Patricia Bullrich, e l’outsider Javier Milei, che ha criticato le recenti misure di spesa di Massa, accusandolo di voler scatenare l’iperinflazione.

In questo contesto, l’Argentina si trova ad affrontare sfide senza precedenti, cercando di bilanciare le promesse elettorali con la realtà economica e fiscale, in un panorama caratterizzato da tensioni politiche e incertezza finanziaria.

 
Pubblicato : 30 Settembre 2023 08:17