Invalidità civile: quali persone hanno diritto alla pensione mensile? Si possono sottoporre a pignoramento le prestazioni assistenziali e non previdenziali?

La legge sostiene le persone affette da gravi patologie con agevolazioni fiscali e sussidi economici. Tra questi ultimi c’è anche la pensione d’inabilità agli invalidi civili totali, una provvidenza economica erogata a coloro che sono riconosciuti invalidi al 100%. Con il presente articolo ci soffermeremo su una questione in particolare: vedremo cioè se la pensione d’invalidità si può pignorare. Approfondiamo l’argomento.

Cos’è la pensione d’invalidità?

Come anticipato, la pensione d’invalidità – o meglio, la pensione d’inabilità per invalidi civili totali – è una prestazione economica che la legge riconosce alle persone che sono state riconosciute portatrici di un’invalidità permanente pari al 100%.

Oltre al requisito sanitario, per beneficiare della pensione d’invalidità civile occorre anche il rispetto di un requisito economico: il richiedente non deve avere un reddito personale annuo superiore a 19.461,12 euro (per il 2024).

L’importo della pensione d’inabilità per invalidi civili totali è pari a 333,33 euro.

Può essere corrisposto anche un aumento mensile che può arrivare a un massimo di 401,72 euro, se non si superano i limiti reddituali di 9.555,65 euro per il beneficiario non coniugato e 16.502,98 euro per quello coniugato (cumulati con il coniuge).

Quando si è invalidi civili?

Una persona è invalida civile quando la commissione medica dell’Inps ritiene che, a causa di patologie congenite o acquisite, sussista:

• una riduzione della capacità lavorativa almeno superiore a un terzo, se si tratta di soggetti in età da lavoro (età 18 – 67 anni);
• una difficoltà persistente a svolgere gli atti tipici della vita in relazione all’età, qualora la richiesta provenga da minorenni e da ultra-sessantasettenni.

L’invalidità civile, quindi, può essere riconosciuta a chiunque: in base all’età, però, la commissione dovrà valutare diversi requisiti.

Si può pignorare la pensione d’invalidità?

Quando si discute di pignoramento e di pensione d’invalidità occorre fare una distinzione:

• la pensione d’inabilità per invalidi civili totali – quella vista sinora, per intenderci – non è pignorabile;
• l’assegno ordinario di invalidità è invece pignorabile, in quanto trattasi di prestazione previdenziale.

La pensione di invalidità civile – così come l’indennità di accompagnamento – è infatti una prestazione a carattere assistenziale anziché previdenziale, e sono pertanto ricomprese tra i crediti assolutamente impignorabili ai sensi dell’articolo 545 del codice di procedura civile.

La pensione d’inabilità per invalidi totali è un’erogazione volta a garantire unicamente il cosiddetto minimo vitale e a reintegrare essenziali espressioni di vita menomate dalla malattia, con conseguente impignorabilità del relativo importo.

In definitiva, non si può pignorare la pensione d’invalidità.

Cos’è l’assegno ordinario d’invalidità?

A differenza della pensione d’inabilità per invalidi totali, l’assegno ordinario d’invalidità è una prestazione economica di tipo previdenziale, in quanto si basa sui contributi versati dal richiedente.

Per essere più precisi, l’assegno ordinario di invalidità è una provvidenza economica erogata dall’Inps a favore delle persone:

• a cui è stata riconosciuta un’invalidità superiore ai 2/3 (ovverosia, una capacità lavorativa inferiore a 1/3).
• hanno maturato almeno 5 anni di contributi, di cui 3 nel quinquennio precedente alla data di presentazione della domanda

L’assegno ordinario d’invalidità, essendo strettamente dipendente dai contributi versati, si configura quindi come una prestazione di tipo previdenziale e non assistenziale, tant’è che essa concorre a formare il reddito imponibile ed è pignorabile (come più volte ricordato).

Si può pignorare l’assegno mensile di assistenza?

L’assegno mensile di assistenza riconosciuto alle persone con un’invalidità civile pari almeno al 74% è impignorabile esattamente coma la pensione per gli invalidi totali: la sua funzione è infatti la stessa.