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Pedone caduto per colpa di un marciapiede sconnesso?

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(@raffaella-mari)
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Un Comune deve risarcire un pedone caduto a causa di un marciapiede rovinato dalle radici degli alberi, secondo una recente sentenza.

In questo articolo esamineremo una recente decisione giurisprudenziale che ha stabilito la responsabilità di un Comune nel risarcire un pedone caduto a causa di un marciapiede sconnesso per via delle radici di un albero.

Il caso finisce per essere una guida su tutto ciò che c’è da sapere quando si inciampa in una “insidia stradale” non facilmente visibile e ascrivibile alla responsabilità della Pubblica Amministrazione per non aver aggiustato il suolo pubblico. Ma procediamo con ordine.

Qual è il ruolo del Comune nella prevenzione degli incidenti sui marciapiedi?

La sentenza n. 1612/2023 dell’08.11.2023 emessa dalla sezione civile del Tribunale di Castrovillari (CS) ha chiarito che il Comune ha la responsabilità di mantenere i marciapiedi in condizioni sicure per i pedoni. Si tratta di un principio generale imposto dal codice civile all’articolo 2051 che prevede una responsabilità oggettiva in carico a chiunque abbia una cosa in custodia o in proprietà. Tale è la situazione del Comune con il suolo pubblico.

Il Comune può esonerarsi dalla responsabilità solo se dimostra che l’infortunio è avvenuto per “caso fortuito” ossia per colpa del danneggiato, perché questi non era attento quando camminava pur potendo vedere agevolmente la situazione di pericolo.

Risultato: l’articolo 2051 cod. civ. riconosce il diritto al risarcimento nelle sole ipotesi di disconnessione del marciapiedi insidiosa perché poco visibile.

La vicenda

Nel caso specifico, un pedone era inciampato e caduto a causa delle radici di un albero che avevano sollevato la pavimentazione del marciapiede. Il Giudice ha stabilito che la semplice disattenzione della vittima non può essere considerata come causa esclusiva dell’incidente. Inoltre, l’amministrazione avrebbe dovuto prevedere il rischio di cadute e intervenire adeguatamente, segnalando il pericolo e rimuovendo l’anomalia.

La sentenza ha riconosciuto il diritto al risarcimento per la persona danneggiata, la quale ha ricevuto quasi 14.000 euro per i danni non patrimoniali e circa 700 euro per le spese rimborsabili. Il Comune è stato ritenuto responsabile per non aver segnalato e riparato il danno al manto stradale, violando così i suoi doveri di custodia e manutenzione.

Cosa deve fare la vittima che cade sul marciapiedi?

La vittima di un infortunio causato dalla disconnessione del marciapiede non deve limitarsi a dimostrare i danni ma anche che la caduta è avvenuta proprio a causa della situazione di pericolo. E a tal fine sarà necessaria una prova testimoniale oltre alle fotografie dello stato dei luoghi.

Spetterà al Comune dimostrare che l’incidente è avvenuto per colpa del pedone, magari perché era distratto, aveva lo sguardo rivolto altrove (ad esempio sullo smartphone) o correva nonostante la vistosa situazione di pericolo.

La sentenza ha superato precedenti interpretazioni giurisprudenziali riguardo la nozione di “insidia e trabocchetto”, confermando che la responsabilità del Comune può essere stabilita anche senza dimostrare una conoscenza pregressa dello stato dei luoghi da parte della vittima.

Secondo la sentenza, utilizzando le comuni massime d’esperienza, il Comune avrebbe dovuto anticipare il rischio di infortuni e agire di conseguenza per prevenirli.

I danni risarcibili

Il danneggiato avrà diritto a chiedere:

  • i danni economici subiti come le spese affrontate per le cure mediche o lo stop lavorativo che ha decretato una riduzione del suo reddito;
  • i danni morali, per la sofferenza interiore e fisica;
  • i danni biologici, per le menomazioni fisiche anche se passeggere.

I danni economici vanno dimostrati con prove documentali come fatture, ricevute o contratti sfumati.

I danni morali vengono liquidati in via “equitativa” dal giudice, ossia sulla base di quanto gli appare giusto nel caso concreto.

I danni biologici vengono determinati sulla base di una perizia che deve effettuare un medico legale.

 
Pubblicato : 29 Gennaio 2024 11:30