Passaggio col rosso e multa con fotografia
Photored: la multa è valida anche se non contiene l’indicazione del preventivo accertamento circa il corretto funzionamento dell’apparecchiatura di controllo?
Passare col rosso a un incrocio semaforico costituisce una grave infrazione, solitamente rilevata in maniera automatica attraverso un dispositivo elettronico che “fotografa” il trasgressore nell’atto di violare il codice della strada. La multa con fotografia per il passaggio col rosso è valida anche se non contiene l’indicazione del corretto funzionamento dell’apparecchiatura? Vediamo cosa ne pensa la giurisprudenza.
Rivelatori elettronici: devono essere tarati?
Passaggio con il semaforo rosso all’incrocio, scatta la fotografia del photored, l’apparecchio di controllo elettronico sempre più usato dai Comuni per il rilevamento delle contravvenzioni. Ma la multa è ugualmente valida anche se il verbale non contiene l’attestazione, eseguita preventivamente dai vigili, circa la corretta funzionalità della apparecchiatura?
La Corte Costituzionale, qualche anno fa, ha emesso una sentenza che ha determinato un vero e proprio scossone in materia di sanzioni per violazioni del codice della strada: tutti i rilevatori elettronici di velocità, come autovelox e photored, utilizzati in presenza della pattuglia, devono essere preventivamente tarati e controllati; in caso contrario, la multa è nulla.
Una precisazione che si è resa necessaria per via del fatto che, sino ad oggi, gran parte dei giudici di primo grado aveva ritenuto non necessario il periodico check up delle apparecchiature elettroniche, pur soggette a usura e a scompensi per i continui spostamenti e utilizzi.
Ovvio che, a fronte di quest’obbligo per l’amministrazione, spetta anche il diritto, per l’automobilista, di richiedere all’ente il verbale in cui si attesta l’avvenuto controllo periodico della corretta funzionalità dell’apparecchio elettronico (o meglio, “taratura”).
Ma, in materia di photored, la Cassazione [1] ha espresso un’opinione più restrittiva. Vediamo quale.
Passaggio col rosso: quando la multa è valida?
Secondo la Corte di Cassazione, in tema di rilevazione, tramite apparecchiature elettroniche, della violazione del divieto di proseguire la marcia con semaforo rosso, né il codice della strada, né il relativo regolamento di esecuzione, prevedono che il verbale di accertamento debba contenere, a pena di nullità, l’attestazione del Comune circa la corretta funzionalità della singola apparecchiatura impiegata.
L’efficacia probatoria di qualsiasi strumento di rilevazione elettronica perdura infatti sino a quando non risulti accertato nel concreto, in base alle prove fornite dall’automobilista, il difetto di costruzione, installazione o funzionalità dello stesso.
Il che, tradotto in termini molto semplici, significa che chi passa col rosso può evitare la multa solo dimostrando il malfunzionamento della telecamera.
La dimostrazione del non corretto funzionamento del photored spetta dunque al ricorrente, cioè all’automobilista, poiché il verbale fa fede fino alla prova contraria.
In questo senso anche sentenze più recenti [2], secondo le quali, contrariamente a quanto accade per gli autovelox, non vi è alcun obbligo da parte dell’amministrazione di sottoporre a controllo periodico di taratura gli apparecchi che rilevano il passaggio con il rosso: nessuna normativa, infatti, sancisce che il verbale di accertamento dell’infrazione debba contenere, a pena di nullità, l’attestazione che la funzionalità della singola apparecchiatura impiegata sia stata sottoposta a controllo preventivo e costante durante l’uso.
L’obbligo di taratura e verifica annuale riguarda solo le apparecchiature che accertano il superamento del limite di velocità (autovelox) e non quelli che fotografano il passaggio con il rosso.
Inoltre, in riferimento allo specifico tema delle infrazioni semaforiche, dalla nuova disciplina risulta che i documentatori fotografici, omologati ed utilizzati nel rispetto delle prescrizioni relative alle modalità di installazione e di ripresa, sono idonei a funzionare anche in modo completamente automatico, in assenza di agenti di polizia.
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