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Parchimetro rotto: la multa è valida?

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(@mariano-acquaviva)
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Malfunzionamento del dispositivo elettronico che autorizza la sosta veicolare: in quali casi è possibile contestare la multa?

Trovare un posto per la propria auto è sempre più difficile, soprattutto in città. I parcheggi scarseggiano mentre i veicoli in circolazione aumentano. Quando si ha la fortuna di trovare uno stallo libero, non è nemmeno certo che si possa esporre il tagliando che dimostra l’avvenuto pagamento. È ciò che accade quando il parchimetro è rotto. In casi del genere, la multa è valida?

Come si dirà di qui a un istante, per evitare il verbale dei vigili urbani non è sufficiente dimostrare il malfunzionamento del dispositivo di controllo della sosta: c’è bisogno di provare che, nonostante le buone intenzioni, non sia stato assolutamente possibile ottenere il tagliando che autorizza il parcheggio. Approfondiamo la questione.

Parchimetro: cos’è e come funziona?

Il parchimetro (o parcometro) è il dispositivo elettronico che autorizza la sosta negli appositi stalli adibiti a parcheggio veicolare.

Inserendo il corrispettivo richiesto in base alla tariffa oraria e premendo l’apposito pulsante, il parchimetro eroga il documento stampato (biglietto o ticket) che deve essere esposto in maniera visibile sul cruscotto della vettura.

I parchimetri più moderni possono chiedere anche di inserire la targa del veicolo, “personalizzando” così il ticket che potrà essere usato solo per quella specifica vettura.

Come si paga con il parcometro?

Il pagamento mediante parchimetro avviene solitamente inserendo le monete all’interno del dispositivo.

Con la diffusione dei pagamenti digitali, i dispositivi più moderni consentono di effettuare il pagamento anche tramite smartphone, con applicazioni dedicate (come ad esempio App Postepay), oppure registrandosi su apposite piattaforme, caricando il proprio borsellino elettronico con una ricarica minima effettuata a mezzo carta di credito.

Quando il pagamento è avvenuto in maniera digitale, quindi senza il rilascio del ticket cartaceo, i vigili urbani in servizio possono verificare la regolarità del parcheggio mediante terminali mobili (palmari) con i quali, tramite la targa dell’auto interessata, interrogano i sistemi sull’effettivo pagamento della sosta.

Se il parchimetro è rotto la multa è valida?

Se il parchimetro è rotto o malfunzionante, la multa è ugualmente valida.

L’automobilista non potrà quindi invocare a propria discolpa il guasto del dispositivo elettronico, a meno che non dimostri che:

  • nelle vicinanze non c’era nessun altro parchimetro funzionante;
  • non è stato possibile comprare il tagliando orario in una ricevitoria né effettuare il pagamento diversamente, ad esempio mediante smartphone.

Solo in queste circostanze sarà possibile contestare la multa davanti al prefetto o al giudice di pace.

Come provare che non è stato possibile pagare il parcheggio?

Fornire la prova dell’impossibilità di pagare il parcheggio a causa del parchimetro rotto non è affatto facile, anche perché, su questo specifico punto, la legge non dice nulla.

In linea di massima, deve ritenersi che parchimetri funzionanti e ricevitorie devono essere nei paraggi nel parcheggio, non potendosi pretendere che l’utente faccia a piedi mezza città per trovarne uno funzionante.

Per ciò che riguarda il pagamento online, questo è possibile solo se il Comune ha previsto questa specifica modalità. In caso contrario, il problema non si pone affatto.

Anche qualora fosse possibile pagare il ticket con lo smartphone, non è detto che il conducente sia in grado di farlo, ad esempio perché non ha un telefono che consente la connessione a internet, non ha sufficiente credito per il pagamento oppure non riesce a scaricare l’apposita applicazione.

Come spiegato nell’articolo dal titolo Parchimetro rotto: che succede se non posso pagare la sosta?, la prima cosa da fare è precostituirsi la prova del malfunzionamento del dispositivo.

Ciò può essere fatto in diversi modi, come ad esempio:

  • fotografando il parchimetro con lo smartphone;
  • chiamando un passante che possa testimoniare;
  • telefonando i vigili urbani, affinché abbiano contezza del guasto;
  • contattando la società che gestisce il parcheggio a pagamento.
 
Pubblicato : 13 Dicembre 2023 17:04