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Pali telefonici: quando si può chiedere la rimozione?

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(@mariano-acquaviva)
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In quali casi si può ottenere che la Telecom rimuova gratuitamente i pali e i cavi telefonici installati all’interno di una proprietà privata?

Le proprietà private sono spesso attraversate da pali del telefono che servono (o servivano) per garantire il passaggio di fili e cavi. Alcune volte questi manufatti si trovano in un totale stato di abbandono e di degrado, col rischio che possano cadere e causare gravi danni. Ecco perché molte persone si domandano quando si può chiedere la rimozione dei pali telefonici presenti nel terreno di proprietà privata.

In effetti, le richieste inoltrate alle società telefoniche (Telecom soprattutto) vengono accolte, a patto però che le spese di spostamento vengano sostenute dal titolare del fondo. Tutto ciò è giusto? A questa domanda ha fornito risposta la giurisprudenza [1].

Prima di vedere quando si può chiedere la rimozione e lo spostamento dei pali telefonici che si trovano all’interno di una proprietà privata, occorre distinguere due ipotesi: il passaggio di fili e cavi telefonici senza oppure con appoggio. Iniziamo dalla prima ipotesi.

Il passaggio di cavi senza appoggio sulla proprietà privata

Poniamo il caso di Tizio, proprietario di un immobile su cui passano fili e cavi telefonici senza appoggio all’interno del suo fondo.

Secondo il Codice delle comunicazioni elettroniche [2], in un caso del genere il passaggio può avvenire anche senza il consenso del proprietario, sia al di sopra delle proprietà pubbliche o private, sia dinanzi a quei lati di edifici ove non vi siano finestre o altre aperture praticabili a prospetto.

Pertanto, in un caso del genere, il proprietario non può opporsi al passaggio dei fili o cavi.

E se i fili o cavi hanno un appoggio, ad esempio su pali telefonici?

Il passaggio di cavi con appoggio sulla proprietà privata

Supponiamo che Caio, proprietario di un terreno, abbia pali telefonici con fili o cavi che insistono sulla sua proprietà.

In questo caso, la legge [3] prevede che, in mancanza del consenso del proprietario, il passaggio con appoggio dei fili o cavi debba essere imposto con un provvedimento autoritativo della pubblica amministrazione oppure, in mancanza, mediante la costituzione volontaria di una servitù con il proprietario.

La Telecom può richiedere un rimborso per la rimozione dei pali telefonici?

Sempronio è proprietario di un immobile in cui la Telecom ha installato dei pali telefonici senza alcun provvedimento amministrativo o costituzione di servitù.

Secondo la sentenza citata in apertura, la compagnia telefonica non può richiedere alcuna indennità per lo spostamento dei pali, a meno che non sia diversamente stabilito nel titolo costitutivo della servitù.

L’unico caso in cui la Telecom (o altra società) può richiedere il rimborso per i lavori di spostamento dei cavi e dei fili telefonici con appoggio è quando è titolare di un diritto di servitù costituito per provvedimento amministrativo o con atto negoziale che preveda espressamente tale diritto al rimborso.

In mancanza di tale situazione, la società telefonica ha l’obbligo di eseguire i lavori a proprie spese, cioè di rimuovere i pali illegittimamente installati senza poter chiedere alcunché in cambio.

Spostamento pali telefonici: in sintesi

La compagnia telefonica (Telecom, ecc.) è obbligata a spostare i pali telefonici presenti in una proprietà privata senza richiedere indennità o rimborso spese, a meno che non siano stati installati in virtù di una regolare servitù costituita per volontà negoziale o provvedimento amministrativo.

 
Pubblicato : 20 Luglio 2023 05:00