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Pagare un infermiere dell’ospedale per avere favori è reato?

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(@mariano-acquaviva)
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È legale dare soldi o fare regali a un infermiere oppure a un operatore socio sanitario per avere agevolazioni all’interno dell’ospedale?

Nonostante la sanità italiana sia una delle migliori al mondo, a volte possono capitare casi in grado di minarne la credibilità. Non si tratta soltanto delle ipotesi di malasanità causate da errori medici ma anche dalla commissione di altre gravi condotte che, oltre a essere immorali, potrebbero essere anche illegali. Con il presente articolo risponderemo alla seguente domanda: pagare un infermiere dell’ospedale per avere favori è reato?

Mettiamo il caso che i parenti di un paziente vogliano dare una certa somma di denaro a un caposala affinché il proprio familiare che si trova ricoverato nella struttura sanitaria abbia un trattamento di favore. Si pensi ancora a chi paga un infermiere per accedere nel reparto anche quando non sono ammessi visitatori. In ipotesi del genere, pagare un infermiere è reato? Vediamo cosa dice la legge.

L’infermiere è un pubblico ufficiale?

Per rispondere alla domanda posta nel titolo dell’articolo bisogna innanzitutto rispondere a un altro quesito: l’infermiere è un pubblico ufficiale?

Secondo l’orientamento prevalente, gli infermieri che lavorano negli ospedali e nelle cliniche convenzionate con il Sistema sanitario nazionale non sono pubblici ufficiali ma incaricati di pubblico servizio, in quanto le loro mansioni non sono equiparabili a quelle dei medici. Spieghiamo meglio quanto appena detto.

Chi sono i pubblici ufficiali?

Secondo la legge, sono pubblici ufficiali tutti coloro che svolgono funzioni:

  • legislative, come ad esempio i parlamentari e i consiglieri regionali;
  • giudiziarie, come i giudici e, in generale, tutti i magistrati;
  • amministrative, come ad esempio i medici, i notai, i cancellieri, gli ufficiali giudiziari, le forze dell’ordine, gli insegnanti, ecc.

Sono pubblici ufficiali che svolgono funzioni amministrative tutti coloro che esternano e manifestano la volontà della pubblica amministrazione per mezzo di poteri autoritativi e certificativi [1].

Ad esempio, il medico è un pubblico ufficiale in quanto svolge attività di diagnosi e di prescrizione di prestazioni sanitarie che dovranno essere rilasciate dalla sanità pubblica. In pratica, il medico concorre a formare e a manifestare la volontà della pubblica amministrazione in materia di pubblica assistenza sanitaria [2].

Chi sono gli incaricati di un pubblico servizio?

Diversamente dai pubblici ufficiali, gli incaricati di un pubblico servizio svolgono una pubblica funzione che è caratterizzata dalla mancanza dei poteri tipici di quest’ultima [3].

È il caso, ad esempio, dei farmacisti, i quali non possono prescrivere prestazioni sanitarie come potrebbe fare, invece, il medico.

Secondo la giurisprudenza [4], anche gli infermieri sono incaricati di un pubblico servizio in quanto, pur non svolgendo mansioni meramente materiali, non godono dei poteri autoritativi e certificativi dei medici. Non a caso, gli infermieri attuano le prescrizioni impartite dai dottori ma non possono farne di loro.

Pagare un infermiere per avere favori è reato?

Pagare un infermiere dell’ospedale per avere favori costituisce il reato di corruzione. Secondo la legge, infatti, non è possibile in alcun modo dare o promettere denaro o altre utilità ai pubblici ufficiali e agli incaricati di un pubblico servizio, anche se ciò dovesse essere fatto solamente per “incoraggiare” la loro attività [5].

Ad esempio, è corruzione pagare un infermiere che lavora in ospedale perché abbia un occhio di riguardo per un certo paziente ricoverato. È ugualmente reato promettergli un pagamento nel caso in cui consenta ai parenti di poter accedere alla struttura contrariamente alle regole imposte dal dirigente.

Pertanto, c’è corruzione anche se i soldi sono solamente un incentivo a svolgere un’attività che l’infermiere dovrebbe già compiere in quanto suo lavoro.

D’altronde, è la stessa legge ad affermare che il dipendente pubblico non deve mai chiedere né sollecitare, per sé o per altri, regali o altre utilità [6].

Da ciò deriva che il reato scatta anche se la prestazione data o solamente promessa all’infermiere è di natura diversa da quella pecuniaria: si pensi all’operatore sanitario che accetta costosi orologi o perfino una prestazione sessuale.

Non è invece reato fare un piccolo regalo all’infermiere, magari per mostrargli gratitudine per il lavoro svolto. Secondo la giurisprudenza, sono “innocui” i regali di valore non superiore a 150 euro [7]. Si pensi a un cesto natalizio con panettone, bottiglia di spumante e panettone.

Va infine precisato che la legge punisce non solo l’infermiere corrotto ma anche il corruttore. Pertanto, chi dà soldi a un infermiere per ottenere favori in cambio rischia il carcere [8].

Pagare un oss per avere favori è reato?

Quanto appena detto a proposito degli infermieri vale anche per gli operatori socio sanitari (i cosiddetti oss), i quali possono anch’essi essere considerati degli incaricati di un pubblico servizio, non limitandosi a svolgere mansioni meramente esecutive (le quali sono tipiche di figure come il portantino, ad esempio).

 
Pubblicato : 18 Luglio 2023 17:15