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Mutuo e comodato: differenza

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(@mariano-acquaviva)
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Sia il mutuo che il comodato costituiscono un prestito: il primo però, ha ad oggetto beni fungibili, cioè cose intercambiabili tra loro.

Quando si parla di contratti si pensa generalmente ad accordi di grande importanza, come ad esempio al rogito notarile, alla donazione oppure alla locazione di un immobile. In realtà, ogni giorno stipuliamo contratti di ogni tipo, come ad esempio quando facciamo la spesa al supermercato, compriamo il giornale in edicola, inseriamo le monete nel distributore automatico, acquistiamo qualcosa online oppure portiamo l’auto dal meccanico. Con questo articolo ci occuperemo di una particolare questione: vedremo cioè qual è la differenza tra mutuo e comodato.

Sin da subito va detto che tra queste due tipologie di accordo si può creare confusione in quanto entrambe si configurano, almeno a prima vista, come un prestito. Sia il mutuo che il comodato, infatti, comportano il trasferimento momentaneo di un bene da un soggetto a un altro, con conseguente obbligo di restituzione. Si pensi al classico modem per la navigazione internet dato in comodato dalla compagnia telefonica: al termine dell’abbonamento il dispositivo va restituito. Se l’argomento t’interessa e vuoi saperne di più, prosegui nella lettura: vedremo insieme qual è la differenza tra mutuo e comodato.

Cos’è il mutuo?

Il mutuo è un contratto con cui una parte consegna all’altra una certa quantità di denaro o di altre “cose fungibili”, con l’obbligo di restituzione da parte di chi le ha ricevute [1].

Per “cose fungibili” si intendono tutti quei beni che sono intercambiabili tra loro. È il caso del denaro, appunto, oppure delle cose prodotte in grande quantità, come il vino, l’olio, il petrolio, ecc.

In parole povere, il mutuo è un prestito. Si pensi a quello che concede la banca per acquistare un immobile oppure per finanziare l’inizio di una certa attività.

Come si stipula un mutuo?

Secondo la legge il mutuo non deve rivestire nessuna forma specifica; ciò significa che è valido il mutuo concluso solo verbalmente o con una stretta di mano.

Anche il prestito tra privati è un mutuo a tutti gli effetti. Si pensi a chi presta una somma di denaro a un amico in difficoltà senza fargli firmare alcun documento: per quanto imprudente sia questa mossa, secondo la legge il contratto è perfettamente valido.

Cos’è il comodato?

Il comodato è il contratto col quale una parte consegna una cosa mobile o immobile a un’altra persona, la quale si impegna a restituirla non appena non ne avrà più bisogno [2].

Anche il comodato, come il mutuo, ha alla sua base il concetto di prestito, in quanto il comodante si priva di un suo bene per darlo a qualcun altro, il quale assume l’obbligo di provvedere quanto prima alla restituzione.

Come si conclude un comodato?

Così come il mutuo, anche il comodato non necessita di alcuna particolare forma: potrà quindi validamente concludersi un comodato anche oralmente oppure mediante una stretta di mano.

Regole particolari valgono per il comodato che ha ad oggetto un immobile. In questa ipotesi, il contratto va registrato entro 20 giorni dalla data dell’atto, se è stato stipulato in forma scritta. Se invece il contratto è verbale, occorre registrarlo solo se viene enunciato in un altro atto sottoposto a registrazione.

Quali sono le differenze tra mutuo e comodato?

Sebbene mutuo e comodato finiscano entrambi per essere un prestito, in realtà ci sono notevoli differenze tra questi due contratti:

  • il mutuo può avere ad oggetto solamente beni mobili fungibili, cioè tra loro intercambiabili (come il denaro, appunto); il comodato, invece, può avere ad oggetto qualsiasi bene, anche un immobile. Si pensi alla casa data in comodato al proprio figlio;
  • il mutuo è un contratto oneroso, in quanto chi riceve il prestito deve poi normalmente restituire quanto ricevuto maggiorato degli interessi. Il comodato, al contrario, è essenzialmente gratuito, nel senso che, se le parti non prevedono espressamente il contrario, colui che ha ricevuto la cosa in prestito non deve pagare niente;
  • il mutuo comporta il trasferimento della proprietà dei beni fungibili dati all’altra parte.

Quest’ultima costituisce la principale differenza tra mutuo e comodato: mentre con il mutuo il mutuatario (cioè, colui che riceve i beni fungibili) diventa proprietario a tutti gli effetti delle cose che gli sono state date, il comodatario non acquista la proprietà del bene che gli è stato concesso.

La conseguenza è evidente: mentre il mutuatario deve restituire altrettante cose della stessa specie e qualità di quelle ricevute, il comodatario deve restituire esattamente il bene che gli è stato concesso.

Ad esempio, chi ottiene un mutuo dalla banca dovrà restituire un importo pari a quello ricevuto (oltre agli interessi): ciò non significa, però, che dovrà restituire le stesse, identiche banconote che ha ottenuto! Ecco perché il mutuo ha ad oggetto beni fungibili: il debitore deve infatti restituire altrettante cose della stessa specie e qualità.

Chi ottiene una casa in comodato, invece, è tenuto a restituire la stessa abitazione, non un’altra simile. Lo stesso dicasi per il comodato del modem: al termine dell’abbonamento va restituito alla compagnia telefonica lo stesso dispositivo che era stato dato all’inizio del contratto, non un altro.

Qual è la principale differenza tra mutuo e comodato

Alla luce di quanto affermato sinora, possiamo quindi affermare che la principale differenza tra mutuo e comodato sta nella natura della cosa prestata: se si tratta di denaro o di altri beni fungibili, si è in presenza di un mutuo.

 
Pubblicato : 9 Luglio 2023 16:00