Multe: come comunicare alla polizia i dati dell’effettivo conducente?
Raccomandata a.r. o posta elettronica certificata (PEC) per la comunicazione dei dati del conducente ai fini della decurtazione dei punti dalla patente?
In tutti i casi in cui la polizia eleva una multa senza poter, nell’immediatezza, contestare l’infrazione al conducente (ossia, senza fermarlo per consegnargli il verbale), invia a casa di quest’ultimo, entro 90 giorni, la contravvenzione, invitandolo però – oltre che a pagare – anche a comunicare, nei successivi 60 giorni, i dati dell’effettivo conducente: in caso di omissione a tale obbligo scatta un’ulteriore sanzione pecuniaria.
La necessità di comunicare tali informazioni è indispensabile ai fini della decurtazione dei punti dalla patente. Qui però sorge il problema: come si invia la comunicazione all’autorità richiedente? Approfondiamo la questione.
Comunicazione dati conducente: un caso concreto
La necessità di chiarire in che modo vanno comunicati i dati del conducente è sorta per via di una vicenda sollevata su un noto settimanale [1]. Il caso sembrerebbe, a prima vista, davvero paradossale.
Un conducente, dopo aver pagato la multa, aveva regolarmente inviato la prescritta comunicazione dei dati del conducente alla Municipale.
Senonché, lo aveva fatto utilizzando, come strumento, anziché la consueta raccomandata a.r., la posta elettronica certificata.
La posta certificata, anche detta pec, è divenuta ormai, da qualche anno, uno strumento perfettamente equivalente alla raccomandata con avviso di ricevimento e, anzi, il canale preferenziale di comunicazione “cittadino-pubblica amministrazione”. Dunque, tutto in regola, almeno a prima vista.
In verità, dopo qualche giorno, il malcapitato automobilista si è visto recapitare la contravvenzione per mancata comunicazione dei dati del conducente.
La polizia ha giustificato la contravvenzione sostenendo di non essere riuscita ad aprire gli allegati inviati con la PEC a causa del formato.
Chi ha ragione? Si possono comunicare i dati del conducente tramite pec?
Comunicazione dati conducente tramite pec: è legale?
Per rispondere a questa domanda occorre preliminarmente chiarire il funzionamento della posta elettronica certificata.
La pec certifica:
- data e ora di una comunicazione elettronica;
- il contenuto del messaggio (cosa che una raccomandata a.r. non fa);
- la presenza degli allegati (anche questo la raccomandata a.r. non lo fa).
La comunicazione dei dati del conducente effettuata tramite pec è quindi assolutamente valida; tant’è che oramai è pacificamente accettata da ogni amministrazione.
Per la precisione, è valido sia scansionare il modulo che la polizia invia – unitamente alla muta – affinché sia compilato con l’inserimento dei dati del conducente, sia riportare le informazioni richieste direttamente nel corpo della pec.
A questo punto, occorre ricordare che la pec può certificare la presenza degli allegati, ma il valore legale si riferisce alla trasmissione della comunicazione, non al documento in sé.
Per spedire un documento legalmente valido, ad esempio un contratto, è necessario autenticarlo con una firma elettronica qualificata (la firma digitale, in pratica).
In altre parole, mentre il testo della pec (cioè, il suo corpo) si intende digitalmente sottoscritto dal mittente, non vale lo stesso per i suoi allegati, i quali rappresentano solo una copia – effettuata per scansione – del documento cartaceo originale.
Pertanto, a rigor di legge, il modulo con i dati del conducente scansionato e allegato alla pec, se non sottoscritto digitalmente, equivale a una mera fotocopia.
Ciò non vuol dire che non possa essere accettato dall’amministrazione: come detto, la trasmissione dei dati del conducente via pec è oramai una prassi ben consolidata.
Se, però, si volesse essere pignoli fino alla fine, si dovrebbe affermare che il modulo meramente scansionato ma non sottoscritto con firma digitale non ha pieno valore legale; al contrario, lo ha il testo della pec.
Quindi, non sbaglia il conducente che, anziché allegare il modulo compilato, inserisce i dati del conducente (e tutte le altre informazioni richieste) direttamente nel corpo della pec.
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