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Messaggi su WhatsApp: sono tradimento?

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(@raffaella-mari)
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Il tribunale attribuisce la causa della separazione alla relazione platonica online di lei.

Quando una relazione matrimoniale si deteriora, individuare la causa scatenante della separazione può essere complicato e fonte di amare controversie legali. Ma è proprio da questo che dipende l’eventuale imputazione di responsabilità, ossia il cosiddetto «addebito» che determina la perdita del diritto al mantenimento. 

Di recente, dinanzi al Tribunale di Macerata, si è posta la seguente domanda: i messaggi su WhatsApp sono tradimento? Anche se non c’è un tradimento effettivo ma solo una relazione platonica si può parlare di adulterio?

Nel contesto odierno, dove la comunicazione digitale è onnipresente, i confini dell’infedeltà possono apparire sfocati. 

Questo articolo esplora un caso emblematico in cui una chat online ha portato a una separazione con addebito. Ma procediamo con ordine.

Come funziona l’addebito?

L’addebito è l’imputazione di responsabilità per la fine del matrimonio. La fa il giudice dall’analisi delle prove fornite nel giudizio di separazione. 

L’addebito scatta solo quando vengono violati i doveri matrimoniali:

  • fedeltà;
  • convivenza;
  • rispetto reciproco;
  • reciproca assistenza materiale e morale;
  • contribuzione ai bisogni della famiglia con il proprio stipendio o con il lavoro fisico. 

Non amare più il coniuge, non andare d’accordo con lui o semplicemente non provare più attrazione non sono comportamenti che determinano l’addebito. Ciascuno è libero infatti di amare o di divorziare. 

Come dicevamo in apertura, non è sempre agevole determinare a chi debba essere imputato l’addebito.

Dinanzi a un marito che picchia la moglie, chi è responsabile della separazione: lui o lei che lo aveva in precedenza tradito? Se lei se ne va di casa perché lui la umiliava, chi subisce l’addebito? Se i due coniugi non hanno più rapporti e hanno smesso di dormire assieme si può dare la colpa della separazione al marito che ha una relazione con la segretaria? La regola è la seguente: subisce l’addebito chi, per primo, con il proprio comportamento, ha causato la fine del rapporto di fiducia. 

Quindi, se il marito maltratta la moglie adultera risponderà sì penalmente per la sua condotta ma non subirà l’addebito. Se una donna scappa di casa per una valida ragione, ossia per sfuggire alle violenze, è il marito che subisce l’addebito. Se l’uomo ha una relazione segreta quando già la relazione con la moglie era ai ferri corti, il tradimento non è causa di addebito.

Come una chat può sfociare in addebito di separazione?

La sentenza n. 721 del Tribunale Civile di Macerata datata 16-09-2023 ha stabilito un precedente interessante: una relazione, anche non fisica, intrattenuta tramite messaggi può essere causa sufficiente per l’addebito della separazione se questa offende la dignità e l’onore dell’altro coniuge.

Ciò che conta, ai fini dell’addebito, non è l’esistenza di una relazione fisica e carnale ma rompere il rapporto di fiducia con il proprio coniuge. È questo che fa scattare l’addebito. Quindi, anche se, in presenza di una relazione platonica non si può parlare – in termini stretti – di adulterio, tale condotta implica comunque l’addebito.

Qual è la rilevanza delle azioni dopo la crisi coniugale?

Secondo la decisione citata, le azioni intraprese dopo l’inizio della crisi coniugale possono essere meno influenti ai fini dell’addebito. In questo caso specifico, le azioni violente del marito, conseguenza dell’aver scoperto la moglie chattare con un estraneo in modo assiduo, sono state considerate irrilevanti poiché avvenute dopo il deterioramento del rapporto e archiviate penalmente. Dunque l’uomo, benché colpevole di maltrattamenti, non ha subito l’addebito.

Testimonianze e interrogatori formali hanno avuto un peso significativo nel processo. La comunicazione frequente e l’intensità emotiva della relazione, pur in assenza di incontri fisici, hanno portato il giudice a considerare tali elementi come prove sufficienti per l’addebito della separazione in capo alla moglie.

Il contesto sociale e il modo in cui la relazione platonica, tramite cioè la chat, è stata condotta pubblicamente sono stati determinanti per la sentenza di condanna. La percezione pubblica e il potenziale danno all’immagine del coniuge sono stati valutati per stabilire la gravità dell’offesa all’onore e alla dignità.

Conclusioni

La separazione con addebito per la signora è stata determinata da una serie di fattori, tra cui la natura e la modalità della comunicazione online con un terzo, che hanno influenzato la decisione del giudice. Questo caso sottolinea l’importanza del comportamento responsabile anche nell’ambito digitale e le possibili conseguenze legali che una ‘innocua’ corrispondenza online può avere sul piano personale e legale.

 
Pubblicato : 8 Novembre 2023 09:15