Matrimonio nullo per la Chiesa e non per lo Stato se lo sposo non è maturo: quali sono le differenze?

È solo quando si inizia la convivenza che ci si conosce davvero. E ciò vale soprattutto per chi si sposa. Ebbene, nell’ipotesi in cui la moglie dovesse scoprire che il marito è immaturo si può annullare il matrimonio? Cosa dice la Cassazione a riguardo?

Come noto, la nullità del matrimonio riconosciuta dalla Chiesa deve poi essere “ratificata” dalla Corte d’appello per poter aver valore anche per lo Stato italiano. È ciò che si chiama “giudizio di delibazione”. In caso contrario, la pronuncia ha effetti solo ai fini ecclesiastici, ma non anche legali.

La Suprema Corte ha di recente stabilito che lo Stato non può ratificare la nullità del matrimonio sancita dalla Chiesa per immaturità di uno degli sposi. L’immaturità, identificata come grave difetto di discrezione del giudizio, può essere causa di annullamento del matrimonio per la Chiesa, ma non per lo Stato. È questo il principio affermato dalla Cassazione con ordinanza del 20 novembre 2023, n. 32148.

Prima però di andare avanti e comprendere le ragioni a fondamento di tale decisione dobbiamo fare alcuni chiarimenti e spiegare cosa si intende per nullità del matrimonio e quali sono i motivi di impugnazione del matrimonio.

In quali casi può essere dichiarato nullo un matrimonio?

La legge italiana consente di ottenere la nullità del matrimonio in caso di:

• violenza fisica,
• mancanza totale del consenso,
• matrimonio contratto da persona già sposata.

Ai sensi dell’articolo 120 del Codice civile, il matrimonio può essere impugnato da quello dei coniugi che, anche se non interdetto, era incapace di intendere o di volere, per qualunque causa anche transitoria, al momento della celebrazione del matrimonio. Tale azione non può essere proposta se vi è stata coabitazione per un anno dopo che il coniuge incapace ha recuperato la pienezza delle facoltà mentali.

Accanto a questi motivi ve ne sono numerosi altri previsti invece dalla Chiesa cattolica. Tra questi l’impotenza o l’ignoranza circa uno degli elementi essenziali del matrimonio (il vincolo permanente, la procreazione, la cooperazione, ecc.).

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Come funziona il procedimento di delibazione?

Affinché la sentenza canonica che dichiara la nullità del matrimonio produca effetti anche nell’ordinamento italiano deve essere delibata ossia deve essere sottoposta a un vaglio di legittimità della Corte di Appello territorialmente competente. In questo modo lo Stato italiano, su richiesta di una parte, accorda efficacia giuridica ad un provvedimento emesso da un’autorità straniera.

Qual è stato il caso esaminato dalla Cassazione?

Il caso esaminato dalla Cassazione riguarda il signor Sempronio, che ha chiesto di riconoscere in Italia la nullità del matrimonio dichiarata dal tribunale Ecclesiastico Regionale della Sicilia. Tuttavia, la Corte d’Appello di Palermo ha rigettato la richiesta, sostenendo la contrarietà all’ordine pubblico interno della delibazione.

La Cassazione ha respinto il ricorso di Sempronio, affermando che una valutazione psicologica fisicanon può essere considerata idonea per riconoscere un’incapacità di intendere e di volere come fondamento di una sentenza di nullità del matrimonio.

La Corte ha chiarito che la semplice immaturità di uno dei coniugi non può configurarsi come incapacità di valutare ex ante il vincolo del matrimonio.