Marca e marchio sono la stessa cosa?
Come funziona il segno distintivo di un prodotto? A cosa serve la registrazione all’ufficio brevetti? Cos’è il brand? Qual è la differenza tra marca e marchio?
Quante volte, parlando di società, imprenditori e attività economiche, hai sentito usare termini come “brand”, “marca” o “marchio”? Sicuramente è successo molto spesso e, altrettanto certamente, non ti sei messo a fare troppe distinzioni: tutto sommato, avrai pensato, significano tutti la stessa cosa e vengono utilizzati con profusione solo per un inutile sfoggio di cultura. In realtà non è proprio così. Con questo articolo vorrei darti una mano a fare chiarezza rispondendo alla seguente domanda: marca e marchio sono la stessa cosa?
Come vedremo a breve, i due termini anzidetti (marchio e marca, insomma) sono simili ma non del tutto identici. Possiamo sin d’ora anticipare che la legge conosce solamente il marchio, mentre la marca è qualcosa che va oltre il semplice valore giudico. Nella speranza di aver ancor più solleticato la tua curiosità, ti invito a proseguire nella lettura per capire se marca e marchio sono la stessa cosa e, in caso contrario, quali sono le differenze.
Cos’è il marchio?
Il marchio è il segno distintivo dei prodotti o dei servizi offerti dall’imprenditore. Ad esempio, il “coccodrillo” sulle magliette della Lacoste è il marchio di questa celebre società, così come lo sono il “cavallino rampante” per la Ferrari, il “leone” per la Peugeot, il “trifoglio” per la Adidas, la “mela morsa” per la Apple, ecc.
A cosa serve il marchio?
Il marchio serve a distinguere un prodotto (o un servizio) da un altro simile. Ad esempio, se entri in un supermercato troverai scaffali pieni di bibite. Ciò che differenzia l’una dall’altra è proprio il marchio, cioè il segno che è impresso sopra, che consente di ricondurle in maniera inequivocabile al proprio produttore.
Continuando con l’esempio delle bibite, in un supermercato potrai scegliere tra tanti tipi di tè al limone, ognuno però contraddistinto da un marchio diverso.
Per un esempio ancora più lampante, si pensi alla differenza che c’è tra una lattina di Coca Cola e una di Pepsi: sebbene la natura del prodotto sia praticamente la stessa, sono facilmente distinguibili per via dei segni (scritte, loghi, ecc.) che sono presenti su di esse.
Com’è fatto un marchio?
Un marchio può essere costituito indifferentemente da parole, numeri, disegni, loghi, lettere, cifre e perfino suoni: si pensi al jingle pubblicitario, ad esempio.
Insomma: qualsiasi cosa sia idonea a identificare in modo univoco un prodotto (o un servizio) può costituire un marchio, purché però non si tratti di una parola o di un segno troppo generici e comuni.
Ad esempio, una casa automobilistica non potrebbe chiamare una propria vettura “auto” oppure “macchina”, perché si tratterebbe di parole così generiche che, assegnate allo specifico prodotto (cioè a un’auto, appunto), non sarebbero in grado di contraddistinguerlo.
Ugualmente, una società sportiva che produce, tra le altre cose, palloni da calcio non potrebbe chiamare il proprio prodotto “pallone”.
Come si registra un marchio?
Per ottenere il famoso “marchio registrato” (simbolo ®) bisogna fare domanda all’Ufficio italiano brevetti e Marchi istituito presso il Ministero dello sviluppo economico (sul territorio, gli uffici si trovano presso le Camere di commercio).
Con la registrazione del marchio, il titolare potrà difendersi contro tutti coloro che intendono appropriarsi del suo segno distintivo, agendo in tribunale per chiedere la rimozione del marchio contraffatto, il risarcimento dei danni e perfino la sua rivendicazione nei confronti di chi ha abusivamente registrato o chiesto la registrazione di un marchio senza averne il diritto.
Cos’è la marca?
A differenza del marchio, la marca è un concetto molto più astratto, tant’è vero che, come detto in apertura, la legge non lo tutela apertamente come invece fa con il marchio.
Possiamo definire la marca come la considerazione che il consumatore ha dell’impresa nel momento in cui si approccia ai suoi prodotti o ai suoi servizi.
In altre parole, è come se la marca fosse la reputazione che l’impresa ha tra il pubblico, legata ovviamente ai prodotti e ai servizi che offre.
Ad esempio, quando compriamo un prodotto Apple non acquistiamo semplicemente un oggetto con il marchio della “mela morsa”, ma compriamo anche i valori che a quell’impresa vengono associati: alta tecnologia, semplicità d’uso, design pulito ed essenziale.
E ancora, se acquistiamo un capo di abbigliamento col marchio D&G sappiamo che il prodotto è messo sul mercato da un’impresa che fa della qualità dei tessuti la sua missione principale.
Ecco perché il concetto di marca non può essere giuridicamente tutelato, ad esempio ottenendo la registrazione presso l’Ufficio brevetti e marchi: trattandosi della reputazione che ha l’impresa, è essa stessa, col proprio lavoro e la sua esperienza, a crearsela.
Insomma: la marca è la fama che l’impresa si è creata col tempo, grazie alle scelte strategie compiute sul mercato.
Brand: che cos’è?
Il brand è sostanzialmente il sinonimo di marca. Ad esempio, il brand “La Legge per Tutti” è sinonimo di un preciso prodotto, caratterizzato dalla chiarezza e dall’affidabilità dei contenuti.
Marchio e marca sono la stessa cosa?
È dunque chiaro che marchio e marca non sono la stessa cosa, visto che il primo è un segno distintivo che trova compiuta disciplina giuridica mentre la marca è un concetto economico e sociale legato alla reputazione dell’impresa tra il pubblico.
Marchio e marca: differenze
Marchio e marca presentano notevoli differenze:
- la marca è concetto molto ampio, all’interno del quale possiamo ricondurre anche il marchio, visto che la considerazione che il pubblico ha di una certa attività economica passa innanzitutto dalla percezione visiva del marchio su un prodotto;
- il marchio si può registrare, la marca no;
- il marchio è qualcosa di materiale, che si può disegnare, creare e stampare anche in poco tempo, mentre la marca si crea giorno dopo giorno, lavorando sul mercato per anni;
- la marca contiene in sé tanti aspetti dell’attività d’impresa, come ad esempio il marketing, la pubblicità, la strategia di commercio e anche il marchio.
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