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L’uso personale di sostanze stupefacenti

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(@mariano-acquaviva)
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Quali sono le circostanze che la polizia prende in considerazione per stabilire se la droga è destinata allo spaccio oppure al consumo personale?

Lo spaccio di droga è un gravissimo reato punito con sanzioni che possono superare perfino i venti anni di reclusione. Lo stesso vale per la detenzione finalizzata alla successiva cessione: per la legge, può essere arrestato e condannato anche il soggetto che, pur non essendo stato colto nel momento preciso di vendere una dose, è stato trovato in possesso di un quantitativo evidentemente destinato allo spaccio.

Al contrario, non va incontro ad alcuna sanzione penale chi è sorpreso a consumare stupefacenti. È il caso del ragazzo colto nell’atto di fumare uno spinello. In ipotesi del genere, il rischio è di essere raggiunti da una sanzione amministrativa, come la sospensione del passaporto o della patente. È per tale ragione che è molto importante sapere cosa dice la legge a proposito dell’uso personale di sostanze stupefacenti.

Droga per uso personale: cosa significa?

La droga è per uso personale quando, a seguito della valutazione di diverse circostanze (quantitativo, modalità di detenzione, ecc.), si deve ritenere che lo stupefacente rinvenuto nel possesso di una persona sia destinato al consumo per sé e non alla cessione (indifferentemente, onerosa o gratuita) a favore di altri.

Quando la droga è per uso personale?

Non è sufficiente dimostrare che si è in possesso di un minimo quantitativo di marijuana o di hashish per evitare l’incriminazione: come detto nel precedente paragrafo, infatti, anche una sola dose di droga leggera può giustificare la condanna penale.

Gianluca viene sorpreso dalla polizia mentre si nasconde in un vicolo buio di una nota piazza di spaccio. Con sé ha un paio di dosi di hashish già confezionate, un coltellino e del denaro in banconote di piccolo taglio.

Nel valutare se la sostanza stupefacente è destinata allo spaccio (illecito penale) oppure all’uso personale (illecito amministrativo), le autorità prendono in considerazione diverse circostanze, come ad esempio:

  • le modalità di detenzione. Avere con sé uno spinello già pronto per essere fumato fa propendere per l’uso personale; al contrario, avere una dose di “fumo” impacchettata nella carta stagnola può far pensare che la stessa sia destinata alla cessione;
  • il ritrovamento degli strumenti tipici dello spaccio. Si tratta di coltelli, bilancini per pesare la sostanza, carta stagnola per impacchettarla, denaro frutto delle precedenti cessioni, ecc.;
  • il luogo in cui è stato rinvenuto lo stupefacente. Chi viene sorpreso in possesso di droga mentre si trova in una nota piazza di spaccio potrà essere facilmente incriminato;
  • lo stato di tossicodipendenza. Il consumo abituale di sostanze stupefacenti fa pensare che la droga che si possiede sia per sé e non per altri;
  • il tipo di droga;
  • il quantitativo. È evidente che il soggetto trovato in possesso di chili di droga voglia vendere lo stupefacente per guadagnarci.

Tutti questi elementi devono essere valutati congiuntamente per comprendere se la detenzione di sostanze stupefacenti sia destinata all’uso personale oppure allo spaccio.

Sostanze stupefacenti: quantitativo per uso personale

La legge [1] ha previsto il quantitativo massimo di stupefacente (espresso in milligrammi di principio attivo, che è la sostanza che sortisce sull’assuntore l’effetto tipico drogante) che si può detenere affinché se ne presuma l’uso personale.

Di seguito le dosi per le sostanze più comuni:

  • per la cannabis il limite è 500 mg di principio attivo (circa 20 dosi);
  • per la cocaina il limite è 750 mg di principio attivo (circa 5 dosi);
  • per l’eroina il limite è 250 mg di principio attivo (circa 10 dosi);
  • per l’ecstasy il limite è 750 mg di principio attivo (circa 5 compresse).

Il soggetto sorpreso con tali quantitativi non dovrebbe essere incriminato per spaccio.

Il condizionale è d’obbligo perché, come ampiamente ricordato nel precedente paragrafo, oltre alla quantità bisogna prendere in considerazione altre circostanze (come ad esempio le modalità della detenzione, il luogo, la tossicodipendenza, ecc.).

Com’è punito l’uso personale di sostanze stupefacenti?

L’uso personale di sostanze stupefacenti è un illecito amministrativo che può così essere sanzionato:

  • sospensione della patente di guida, del certificato di abilitazione professionale per la guida di motoveicoli e del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori o, nel caso in cui non se ne sia in possesso, divieto di conseguirli per un periodo fino a tre anni;
  • sospensione della licenza di porto d’armi o divieto di conseguirla;
  • sospensione del passaporto e di ogni altro documento equipollente o divieto di conseguirli;
  • sospensione del permesso di soggiorno per motivi di turismo o divieto di conseguirlo se cittadino extracomunitario [2].

Queste sanzioni sono applicate dal prefetto per un periodo variabile che va da un minimo di un mese a un massimo di un anno, in base alla gravità del fatto.

 
Pubblicato : 28 Ottobre 2023 14:00