forum

Lo spacciatore è re...
 
Notifiche
Cancella tutti

Lo spacciatore è responsabile della morte del cliente?

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
62 Visualizzazioni
(@mariano-acquaviva)
Post: 2324
Illustrious Member Registered
Topic starter
 

Responsabilità dello spacciatore per decesso a seguito di cessione di stupefacenti: in quali casi il pusher risponde della morte dell’assuntore?

Lo spaccio di droga è un reato che, nei casi più gravi, può essere punito anche con venti anni di reclusione. Perché scatti l’illecito non occorre nemmeno che il pusher abbia ricevuto qualcosa in cambio: anche la cessione gratuita è un crimine. Con il presente articolo ci occuperemo di un tema correlato a questo: lo spacciatore è responsabile della morte del cliente?

Mettiamo il caso che un tossicodipendente, dopo l’ennesima dose assunta, muoia a seguito di un arresto cardiaco. Chi gli ha ceduto la droga risponde del decesso? Sul punto si è espressa la giurisprudenza. Vediamo come.

Spaccio di sostanze stupefacenti: cosa si rischia?

Le pene previste per lo spaccio di sostanze stupefacenti sono diverse a seconda della tipologia e della quantità della droga ceduta.

In linea di massima, la principale differenza è tra droghe leggere (come hashish e marijuana) e droghe pesanti (cocaina, eroina, ecc.):

  • lo spaccio di droghe leggere è punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da 5.164 a 77.468 euro;
  • la cessione di droghe pesanti, come ad esempio l’eroina e la cocaina, è sanzionato con la reclusione da sei a venti anni, oltre che con la una multa da 26mila a 260mila euro [1].

Queste pene subiscono una riduzione o un aumento a seconda del quantitativo e della modalità dello spaccio; infatti, una cosa è vendere qualche dose di marijuana, altra è cedere una grossa partita di cocaina.

Lo spacciatore può essere condannato per la morte del cliente?

Lo spacciatore è responsabile della morte del cliente deceduto a seguito dell’assunzione dello stupefacente che gli è stato venduto? Dipende dalle circostanze.

In effetti, la legge punisce chi causa la morte di una persona come conseguenza non voluta di un altro delitto [2]. In ipotesi del genere, è punito a titolo di omicidio colposo.

Carlo colpisce Matteo con un violento schiaffo. Questi, a causa del forte colpo, perde l’equilibrio e cade a terra battendo la testa su un sasso. Di lì a poco muore.

Insomma: secondo la legge penale, si può essere incriminati anche del reato che non si è voluto ma che comunque si è verificato come conseguenza, prevedibile ma non voluta, dal crimine consapevolmente commesso.

Tanto vale anche nell’ipotesi di morte conseguente allo spaccio di droga. Secondo la giurisprudenza [3], però, perché il pusher possa rispondere penalmente della morte del suo cliente occorre che tale evento sia prevedibile al momento della cessione dello stupefacente.

In altre parole, è responsabile del decesso conseguente all’assunzione di droga lo spacciatore che poteva immaginare che la dose venduta potesse risultare fatale, per il tipo di sostanza ceduta (ad esempio, droga tagliata male o, al contrario, purissima) oppure per le condizioni di salute dell’acquirente (cardiopatico, ecc.) note al pusher.

E così, secondo la Cassazione [4], può rispondere della morte del cliente lo spacciatore che cede eroina pura al tossicodipendente: in un’ipotesi del genere, l’eccessiva purezza della droga e le sue conseguenze non possono sfuggire alla consapevolezza del “pusher” ben introdotto nell’ambiente.

Morte del cliente: cosa rischia il pusher?

Se il cliente muore a seguito dell’assunzione della sostanza stupefacente acquistata, il pusher risponde sia del reato di spaccio che di quello di omicidio colposo.

Secondo la legge, tuttavia, ha diritto a uno sconto di pena dalla metà a due terzi il colpevole che ha prestato assistenza alla vittima e ha tempestivamente informato l’autorità sanitaria o di polizia [5].

In altre parole, lo spacciatore che, accortosi delle gravi condizioni di salute del cliente a seguito dell’assunzione della dosa, chiama l’ambulanza e offre l’assistenza necessaria, ha diritto a una notevole riduzione della condanna.

 
Pubblicato : 4 Settembre 2023 18:00