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Legittima difesa con pugno

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(@angelo-greco)
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Un giovane difende il fratello minorenne con un pugno, la Cassazione considera valida la legittima difesa nonostante le lesioni gravi.

Un recente caso giudiziario ha messo in discussione l’ambito della legittima difesa esercitata con i punti, in particolare quando si tratta di proteggere altri da un pericolo imminente. Al centro della vicenda, presa in esame dalla Corte di Cassazione, vi era un giovane intervenuto per difendere suo fratello minore da un’aggressione. In quella circostanza di estrema urgenza, il ragazzo ha reagito all’attacco con una serie di pugni diretti verso l’aggressore. Nonostante fossero una risposta alla minaccia, i colpi si sono rivelati talmente potenti da causare gravi lesioni all’aggressore.

I limiti della legittima difesa

La sentenza è l’occasione per ricordare entro quali limiti la legittima difesa può essere esercitata.

Vi deve essere una situazione di necessità e urgenza. La legittima difesa non può quindi essere invocata quando si può scappare o chiedere aiuto a terzi, né quando l’aggressione è già terminata o l’aggressore sta scappando.

Chi invoca la legittima difesa non deve essersi messo volontariamente nella situazione di pericolo. Non può quindi chiedere l’esimente della legittima difesa chi si difende coi pugni da un’aggressione da lui stessa provocata, magari istigando il proprio stesso aggressore.

La difesa è legittima inoltre solo se la reazione è proporzionata all’aggressione. La proporzione va valutata ex ante, ossia sulla base della concreta situazione di pericolo. È legittimo sparare quindi a chi ha una pistola anche se questi non avrebbe mai sparato o se successivamente risulta che l’arma era scarica. Non è legittimo farlo però a chi non è armato.

Se la reazione è superiore alla potenziale aggressione si risponde di lesioni per eccesso di legittima difesa.

Come ha deciso la Cassazione

La Cassazione ha sostenuto, nel caso di specie, che il giovane non si era volontariamente posto in una situazione di pericolo e che la sua reazione era stata necessaria e proporzionale. I giudici hanno evidenziato che la presenza di altri due aggressori rendeva impossibile la fuga o altre forme di reazione pacifica.

Qual è il principio stabilito dalla Cassazione sulla legittima difesa?

I Giudici hanno stabilito che, in situazioni di pericolo imminente e inevitabile, la reazione per difendersi è considerata legittima, anche se comporta lesioni gravi all’aggressore.

La proporzionalità della reazione viene valutata in base alla minaccia iniziale e non sui suoi esiti.

Conclusioni

La sentenza della Cassazione offre un chiarimento importante sul concetto di legittima difesa, sottolineando che la necessità di difesa prevale sulle conseguenze dell’azione difensiva. Questo caso stabilisce un precedente per situazioni simili, riconoscendo il diritto alla difesa personale in circostanze di grave pericolo.

 
Pubblicato : 18 Dicembre 2023 11:15