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Legge 104: come usufruirne per lavori nei festivi e di notte

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(@valentina-azzini)
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L’Inps ha chiarito che la fruizione dei permessi avviene a giornata, a prescindere dall’orario della prestazione lavorativa 

Devo esistere un familiare disabile e hai diritto di richiedere i permessi ai sensi della legge 104/1992.  Può captare però che tu debba fruire di questi permessi, non solo durante un turno di lavoro ordinario, ma altresì durante un turno lavorativo notturno o festivo e ti chiedi se ciò sia possibile. L’Inps ha fornito importanti chiarimenti su come usufruire dei permessi legge 104 per lavori nei festivi e di notte: vediamo allora quali sono i criteri da adottare.

I permessi i sensi della L. 104/1992

La legge 104 1992 prevede che i lavoratori disabili e coloro che devono assistere un familiare disabile grave, parente o affine entro il secondo grado (terzo in particolari situazioni) abbiano diritto ad alcuni speciali permessi retribuiti, proprio per dedicarsi alle proprie cure o svolgere la propria attività di caregiver.
Tali permessi consistono in due ore al giorno, se l’orario lavorativo è pari o superiore a sei ore, oppure un’ora in caso di orario lavorativo inferiore a sei ore. In alternativa ai permessi giornalieri, i destinatari possono avere diritto a tre giorni di permesso mensile, da fruirsi in via continuativa, oppure frazionati a ore.

Si tratta di permessi retribuiti, pertanto pagati direttamente dall’Inps o anticipati dal datore di lavoro e rapportati all’orario giornaliero di lavoro.

Il lavoro festivo e notturno

Ci si è chiesti come debba essere gestita la fruizione dei permessi ai sensi della Legge 104 quando essi ricadono in turni che sono a cavallo di due giorni (turni notturni), oppure durante delle giornate festive, come ad esempio Pasqua e Pasquetta.

Si pensi, ad esempio, ad un’azienda che debba garantire i propri servizi e 24 ore su 24 e pertanto organizzi il lavoro dei propri dipendenti in turni diurni e notturni e, altresì, su giornate festive.

Con specifica circolare n. 3114 del 2018, l’Inps ha fornito alcuni chiarimenti in materia: in particolare, l’Inps prevede che i permessi siano concessi a giornata e cioè a prescindere dalla prestazione dell’attività nell’arco delle 24 ore, o della settimana, ma anche dal numero di ore che il dipendente avrebbe dovuto coprire nel giorno in cui decide di fruire del permesso retribuito.

Di conseguenza, il permesso retribuito può essere richiesto anche durante le giornate di domenica o comunque festive, se considerati giornate lavorative.

Analogo principio vale anche per il lavoro notturno: il lavoro notturno che si svolge a cavallo di due giorni, iniziando la sera e terminando la mattina seguente, è comunque riferito ad un solo turno di lavoro. Dunque il permesso che viene fruito in quel turno di lavoro equivale a un solo giorno di permesso retribuito.

Quanto sopra vale se il permesso viene fruito a giornata; diversamente, se il beneficio viene fruito a ore a cavallo tra due giorni, si dovrà ritenere che il beneficiario abbia utilizzato due giornate di permesso.

 
Pubblicato : 5 Settembre 2023 11:15