forum

Le spese per il mat...
 
Notifiche
Cancella tutti

Le spese per il matrimonio sono detraibili?

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
77 Visualizzazioni
(@mariano-acquaviva)
Post: 2324
Illustrious Member Registered
Topic starter
 

Cos’è e come funziona il bonus matrimonio? Quali sono le spese indirettamente collegate al matrimonio che possono essere detratte nel 730?

Il matrimonio può essere uno degli eventi più felici della vita di una persona; di sicuro è uno dei più costosi, se non il più costoso in assoluto. Preparare le nozze è quanto di maggiormente stressante e oneroso possa esistere e, per tale ragione, i futuri sposi sono interessati a sapere se le spese per il matrimonio sono detraibili.

Si tratta di un quesito molto diffuso in rete al quale, però, vengono fornite risposte approssimative e incerte. In effetti, sin da subito va fatta una distinzione tra le spese direttamente collegate alle nozze (bomboniere, ricevimento, addobbo floreale, ecc.) e quelle, invece, solo indirettamente riconducibili a esse, come ad esempio l’affitto della casa in cui gli sposi andranno a vivere insieme. Ma procediamo con ordine.

Bonus matrimonio: che cos’è?

Con la denominazione “bonus matrimonio” ci si riferisce a una misura fiscale che consente alle giovani coppie che non hanno ancora compiuto 35 anni di detrarre le spese sostenute per convolare a nozze, fino a un tetto massimo di 20mila euro.

Questo incentivo si basa sulla detrazione del 20% delle spese collegate alla celebrazione del matrimonio: dagli ornamenti in chiesa (tra cui i fiori decorativi, la passatoia e i libretti) agli abiti per gli sposi, passando per il servizio di ristorazione, le bomboniere, il parrucchiere, il make-up e il servizio fotografico.

Il bonus matrimonio è tuttavia solo una proposta di legge, non ancora approvata e, pertanto, attualmente non in vigore.

Spese per il matrimonio: si possono detrarre?

Le spese per il matrimonio non sono detraibili. Tutto ciò che gli sposi spendono per preparare le nozze (bomboniere, addobbo floreale, noleggio auto, abito da sposa, ricevimento, ecc.) non può essere recuperato, nemmeno in parte, sotto forma di detrazione fiscale.

Fanno eccezione solamente le ipotesi in cui il matrimonio sia stato contratto in una Regione in cui è previsto uno speciale bonus matrimonio sulla falsariga di quello descritto nel precedente paragrafo.

Ad esempio, la Regione Lazio ha in passato previsto un particolare bonus (cosiddetto “Nel Lazio con amore”) consistente nell’erogazione di 2mila euro a favore di coloro che intendevano contrarre matrimonio.

In linea di massima, tuttavia, va ribadito che le spese per il matrimonio non si possono detrarre, a meno che non si tratti di spese che solo indirettamente sono collegate alla volontà di marito e moglie di formare una famiglia. Approfondiamo questo specifico punto.

Le spese indirette per il matrimonio si possono detrarre?

Le spese indirettamente collegate al matrimonio possono essere detratte secondo quanto prevede ordinariamente la legge. Di cosa si tratta?

Parliamo non dei costi strettamente riferibili alla preparazione del “grande giorno” (bomboniere, ricevimento, catering, addobbo floreale, ecc.) bensì di quelli che derivano dalla scelta di vivere insieme.

Ad esempio, è possibile scaricare per il 19% del totale le spese sostenute per:

  • l’affitto (calcolato su un importo massimo di spesa differenziato in base alla categoria di appartenenza e secondo determinati limiti di reddito);
  • la scuola (per un importo massimo di 800 euro per ciascun alunno);
  • la frequenza di università pubbliche o private;
  • le attività sportive dei figli (su una spesa massima di 210 euro per figlio di età compresa tra i 5 e 18 anni.)
  • l’asilo nido (su un importo massimo di 632 euro per figlio.).

Alle suddette spese si aggiungono le detrazioni legate a specifici bonus fiscali che hanno importo variabile, come ad esempio:

  • lavori di ristrutturazione (sconto del 50% sulla spesa sostenuta);
  • spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici detraibili al 50%;
  • spese per lavori di risparmio energetico detraibili dal 65% al 75%.

Poiché chi si sposa potrebbe anche avere necessità di aiuto per la pulizia della casa oppure per accudire i propri figli, è bene ricordare che i contributi versati per i collaboratori domestici (colf, badanti, babysitter, ecc.) sono deducibili (dal 23% al 43%, in base al reddito) fino a un massimo di 1.549,37 euro.

Le spese per il matrimonio sono detraibili: sintesi

In conclusione, possiamo affermare che le spese per il matrimonio non sono detraibili, salvo che la Regione in cui si celebrano le nozze non preveda specifici bonus.

È invece possibile detrarre le spese che, almeno indirettamente, sono collegate al matrimonio, o meglio alla volontà di vivere insieme e di creare una famiglia, come ad esempio i costi relativi all’affitto e le spese scolastiche dei figli.

 
Pubblicato : 14 Settembre 2023 16:30