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L’avvocato che si sospende dall’albo può lavorare come dipendente?

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(@angelo-greco)
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È possibile per un avvocato sospeso volontariamente dall’albo svolgere un lavoro subordinato? Scopriamo insieme cosa dice il codice deontologico e le implicazioni legali di tale condotta.

Di recente, il Cnf si è pronunciato su un quesito assai interessante: l’avvocato che si sospende dall’albo può lavorare come dipendente? La questione è di estrema rilevanza in tempi in cui la professione è in crisi e non pochi legali cercano soluzioni alternative per poter “arrotondare” il reddito annuale. 

I giovani, ad esempio, potrebbero valutare attività stagionali limitate al solo periodo estivo, quando lo studio di norma è chiuso e non si guadagna. 

Tuttavia, come noto, l’avvocato non può essere assunto come dipendente da parte di terzi, anche se si tratta di familiari. Lo stabilisce l’articolo 18, lett. d) della legge n. 247/12, a norma del quale l’esercizio della professione è incompatibile con qualsiasi attività di lavoro subordinato anche se con orario di lavoro limitato (part time). 

Ci si chiede però se tale incompatibilità possa essere superata auto-sospendendosi nel tempo relativo allo svolgimento di tale prestazione. In prtivca è importante comprendere se, durante tale periodo di sospensione, un avvocato possa svolgere un’attività lavorativa subordinata e quali possano essere le conseguenze in caso di incompatibilità con l’esercizio della professione legale.

Ricordiamo infatti che la sospensione dall’albo è una decisione che non deve essere motivata e può essere assunta dal professionista in qualsiasi momento, anche per brevi frangenti di tempo. Vediamo dunque qual è l’opinione, a riguardo, del Consiglio Nazionale Forense.

Qual è la posizione del Consiglio Nazionale Forense riguardo alla sospensione volontaria dall’albo?

Nel recente parere n. 9 del 24 marzo 2023, il Consiglio Nazionale Forense (CNF) ha chiarito che la sospensione volontaria dall’albo non mette al riparo l’avvocato dalle eventuali conseguenze derivanti dall’incompatibilità con l’esercizio della professione. 

Se l’avvocato Tizio si sospende volontariamente dall’albo per lavorare come impiegato nell’hotel di famiglia durante l’estate, tale attività sarà comunque essere considerata incompatibile con la professione legale e comportare sanzioni disciplinari.

La sospensione volontaria dall’albo protegge l’avvocato dalle sanzioni disciplinari in caso di incompatibilità?

Il CNF, nel parere n. 15/2014, ha precisato che durante il periodo di sospensione volontaria dall’esercizio professionale, le incompatibilità previste dall’art. 18 della legge n. 247/12 rimangono operative, poiché inerenti alla permanenza dell’iscrizione nell’albo e quindi alla conservazione dello status di avvocato. 

In quali casi un avvocato può essere assunto con contratto di lavoro subordinato?

L’eccezione dell’impresa di famiglia 

Tuttavia, il CNF ha riconosciuto una deroga per gli avvocati che “collaborano” nell’impresa familiare, come indicato nel parere n. 20/2013. Esempio pratico: se l’avvocato Caio lavora nell’azienda agricola di famiglia come consulente legale senza sottostare a un contratto di lavoro subordinato, potrebbe non incorrere in incompatibilità.

Quali conseguenze per l’avvocato sospeso volontariamente dall’albo che svolge un lavoro subordinato?

Nel caso in cui un avvocato sospeso volontariamente dall’albo svolga un’attività lavorativa subordinata, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati (COA) potrebbe avviare un procedimento disciplinare nei suoi confronti e, se ritenuto colpevole, comminare una sanzione disciplinare. Non rileva il fatto che l’avvocato sia sospeso poiché su di esso il consiglio disciplinare ha comunque poteri disciplinari e sanzionatori fino alla cancellazione definitiva dall’albo. 

L’avvocato Giulia, dopo aver volontariamente sospeso la sua iscrizione all’albo, inizia a lavorare come dipendente in un negozio di famiglia. Se l’Ordine degli Avvocati dovesse ritenere che tale attività sia incompatibile con la professione legale, potrebbe avviare un procedimento disciplinare nei confronti di Giulia e comminare una sanzione adegata.

Cosa può fare un avvocato sospeso volontariamente dall’albo per evitare conseguenze negative?

Per evitare conseguenze negative legate all’incompatibilità tra la professione legale e un’attività lavorativa subordinata, un avvocato sospeso volontariamente dall’albo potrebbe valutare altre opzioni lavorative che non prevedano un rapporto di subordinazione, come l’attività di consulenza o la collaborazione in qualità di professionista indipendente. 

L’avvocato Marco, in sospensione volontaria dall’albo, potrebbe scegliere di offrire consulenze legali esterne a un’azienda piuttosto che lavorare come dipendente, riducendo così il rischio di incorrere in incompatibilità con la professione legale.

Quali passaggi deve seguire un avvocato che desidera sospendersi volontariamente dall’albo?

L’avvocato che desidera sospendersi volontariamente dall’esercizio professionale può presentare una richiesta al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati (COA) competente. Il COA provvederà quindi a un formale provvedimento di presa d’atto e annoterà la sospensione nell’Albo degli Avvocati. 

Come anticipato tale sospensione non libera l’avvocato dalle incompatibilità previste dalla legge.

 
Pubblicato : 13 Aprile 2023 18:00