È lecito circolare con un’arma giocattolo, una scacciacani oppure una pistola ad aria compressa? Qual è il limite oltre il quale scatta il reato?

Le pistole ad aria compressa sono sempre più diffuse, a volte per scopi inoffensivi e ludici (sparare alle lattine), altre come mezzo di difesa nei confronti di animali randagi (cosiddette scacciacani, con la differenza che queste ultime sono pistole a salve, che fanno solo rumore e non sparano neanche l’aria o il gas). Ma non sempre le pistole ad aria compressa sono legali. In alcuni casi è infatti necessario il porto d’armi. Vediamo cosa dice, a tal riguardo, la giurisprudenza.

Pistole ad aria compressa: ci vuole il porto d’armi?

Secondo la Suprema Corte [1], le cosiddette armi da bersaglio da sala ad emissione di gas o ad aria compressa (o a gas compressi) non rientrano nella categoria delle armi comuni da sparo se i proiettili erogano un’energia cinetica non superiore a 7,5 joule.

Pertanto, la detenzione di una pistola ad aria compressa con potenza inferiore a tale soglia non comporta obbligo di denuncia e il trasporto non è soggetto ad autorizzazione amministrativa (cosiddetto porto d’armi).

È reato circolare con una pistola ad aria compressa?

Ne deriva il seguente principio giuridico: circolare con una pistola ad aria compressa non costituisce reato [2] solo se la potenzialità offensiva dell’arma non è particolarmente elevata e se, quindi, rilascia un’energia cinetica inferiore a 7,5 joule.

In un caso concretamente verificatosi, un tale era stato trovato con una pistola giocattolo priva di tappo rosso: la Corte di Cassazione ha precisato che, in caso risulti di potenzialità superiore da 7,5 joule, la pistola dev’essere qualificata come arma comune da sparo e, quindi, per essa, ci vuole il porto d’armi.

Per stabilire quindi se sia lecito o meno circolare con una pistola giocattolo ad aria compressa e, quindi, se per essa ci voglia il porto d’armi, è necessario verificare – dal manuale d’uso – la potenza dichiarata dal fabbricante: se superiore a 7,5 joule, ci vuole il porto d’armi e, senza di esso, chi ne viene trovato in possesso subisce un procedimento penale. Diversamente, se non si supera detto tetto, è lecito sia il porto che l’utilizzo.

Pistola giocattolo ad aria compressa: è reato?

La Corte di Cassazione [3] ha condannato con la reclusione l’autore delle lesioni causate dai pallini di gomma esplosi da una pistola giocattolo ad aria compressa.

Secondo la Suprema Corte, sussiste ugualmente l’aggravante dell’uso delle armi qualora la minaccia sia realizzata utilizzando una pistola giocattolo.

Agli effetti del reato di lesioni, infatti, l’aggravante va ravvisata, allorché qualsiasi strumento, provvisto di potenzialità lesiva, sia utilizzato in concreto come un’arma, dato innegabile anche nel caso della pistola giocattolo ad aria compressa se ci sono lesioni a seguito dell’espulsione di pallini di gomma.

Armi ad aria compressa: approfondimenti

Per ulteriori approfondimenti su questo tema, si legga l’articolo dal titolo Softair: cos’è e quando è legale?