Inserzioni Facebook: quali normative rispettare?
Tutto quello che c’è da sapere sulle inserzioni effettuate tramite uno dei social più famosi ed utilizzati al mondo.
A molti sarà capitato di volere o dover pubblicare un’inserzione su Facebook. Esistono delle regole da rispettare? e se sì, quali sono e dove si possono leggere?
È la stessa società che gestisce il social, Mega, ad indicare le normative da rispettare nelle inserzioni pubblicitarie: anzitutto gli inserzionisti devono seguire sia gli Standard della Community, che si applicano a tutti i contenuti pubblicati sul social, e, secondariamente, le Normative pubblicitarie previste per le inserzioni a pagamento.
Anzitutto il social richiede che le inserzioni – al pari dei contenuti pubblicati – siano:
- Autentici
- Sicuri
- Rispettosi della privacy
- Rispettosi della dignità di tutti
Il social poi indica gli standards della community.
Sono certamente contenuti non consentiti e, ovviamente, inserzioni vietate, quelli che contengano:
Violenza e istigazione alla violenza – Organizzazioni e persone pericolose – Organizzazione di atti di violenza e promozione della criminalità – Prodotti e servizi con restrizioni – Frode e raggiro
Suicidio e autolesionismo – Sfruttamento sessuale, abusi e nudi di minori – Sfruttamento sessuale di adulti – Bullismo e intimidazioni – Sfruttamento di esseri umani -Violazioni della privacy
Incitamento all’odio – Immagini forti e violente – Immagini di nudo e atti sessuali di adulti – Favoreggiamento di incontri di natura sessuale
Infine il social richiede il rispetto della proprietà intellettuale, che venga rispettata l’integrità dell’account e identità autentica dell’utente, evitare spam e che sia rispettata la volontà dell’utente a rimuovere il proprio account (o quello di un familiare deceduto) o le restrizioni di accesso ai minori.
V’è, parlando degli standard, un’importante precisazione da fare: il social gode della più ampia discrezionalità nel valutare se i contenuti delle inserzioni contengano le violazioni descritte.
A poco serve lagnarsi di essere stati male interpretati: il contenuto viene eliminato e i rimedi sono pari a nulla.
Altra precisazione molto importante è che conti più la sostanza che la forma: difatti, espressioni usate in maniera scherzosa (del tipo: lo ucciderei, chiaramente in tono di scherzo) o molto distanti dal contenuto vietato (che al di fuori del social media, in un normale tribunale, non avrebbero alcuna lesività o rilevanza penale), vengono bollati come vietati e parimenti eliminati.
A molti è capitato vedersi cassato un commento o, addirittura, essere estromessi per un periodo dal social, sol per il fatto di aver usato espressioni tipiche di certe occasioni o utilizzati in contesti molto limitati: commenti su atleti o personaggi famosi, sfottò, etc.
Tutto questo dimostra l’assoluta discrezionalità del sito. Per cui bisogna essere particolarmente accorti e prudenti su contenuti che potrebbero infrangere tali standard.
Per quanto poi riguarda le Normative pubblicitarie vere e proprie, esse sono indicate nello specifico.
Anzitutto il campo di applicazione: tali normative si applicano in tutte le inserzioni e contenuti commerciali presentati da o acquistati tramite Meta, nell’ambito o meno di servizi Meta.
Gli inserzionisti sono responsabili del rispetto di tutte le leggi e le normative applicabili. Il mancato rispetto di tali leggi e normative comporta una serie di conseguenze, tra cui l’annullamento di eventuali inserzioni e la chiusura dell’account.
È vietato l’uso dei dati personali sensibili per la targetizzazione delle inserzioni: quindi dati personali, convinzioni politiche, religiose, indicazione dell’orientamento sessuale, etc.
Una volta mostrate, le inserzioni divengono informazioni pubbliche.
È possibile che un pubblico esterno a quello di destinazione ricondivida le inserzioni e vi acceda: se gli utenti hanno interagito con l’inserzione, questa resterà attiva nei prodotti di Meta (ad esempio, condivisa finché non sarà eliminata dagli utenti oppure visibile agli utenti tramite gli strumenti del loro account).
Se l’inserzione fosse un’inserzione politica, sarà visualizzata nella Libreria inserzioni. Questo significa che Meta potrebbe mostrare (senza costi aggiuntivi per l’inserzionista) i contenuti e le creatività dell’inserzione, nonché le informazioni sulla campagna pubblicitaria (ad esempio, la spesa totale e i dati di pubblicazione), e fornire accesso agli stessi, per un periodo pari a sette (7) anni dal completamento dell’ordine. Meta si riserva di divulgare i contenuti pubblicitari e tutte le informazioni associate alla pubblicità a un’entità o un organismo governativo se ritiene che la comunicazione possa contribuire a un’indagine legittima.
Se si gestiscono inserzioni per conto terzi, ogni inserzionista o cliente deve essere gestito tramite un account separato, quindi invece di modificare l’inserzionista o il cliente associato a un account pubblicitario esistente, configurane uno nuovo; ogni inserzionista ulteriore è tenuto a rispettare le stesse Normative pubblicitarie.
Non è consentito vendere, noleggiare, acquistare o scambiare i privilegi del sito, quale l’accesso come amministratore, per le risorse in gestione o di proprietà. È inoltre proibito aiutare qualcuno a eludere o aggirare l’applicazione delle normative o condizioni d’uso.
La società che gestisce il social si riserva inoltre il diritto di rifiutare, approvare o rimuovere qualunque inserzione per qualsiasi motivo, ad esclusiva discrezione, comprese le inserzioni che influenzano negativamente il rapporto con gli utenti o che promuovono contenuti, servizi o attività che contrastano con la posizione, gli interessi o la filosofia pubblicitaria del social.
Meta può concedere queste autorizzazioni per le normative che richiedono previa autorizzazione scritta.
Tali normative sono soggette a modifiche in qualsiasi momento e senza preavviso.
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