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Incidente stradale: sono rimborsabili le spese in strutture private?

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(@adele-margherita-falcetta)
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Tutti i chiarimenti sugli esborsi per prestazioni sanitarie che devono essere pagati dalla controparte in caso di sinistro.

L’incidente stradale rappresenta una delle evenienze più traumatiche nella vita di un individuo, non solo per le possibili conseguenze fisiche, ma anche per le ripercussioni legali e finanziarie che ne conseguono.

Ci si chiede: in caso di incidente stradale, sono rimborsabili le spese in strutture private? In un contesto in cui il ricorso a queste ultime è sempre più frequente, sia per la ricerca di prestazioni specialistiche sia per la minore attesa rispetto al sistema sanitario pubblico, emerge la necessità di comprendere i diritti e i doveri degli individui coinvolti in un sinistro.

Questo articolo si propone di dare una risposta alla suddetta domanda, analizzando le previsioni normative e la giurisprudenza che si è formata su  questo argomento di diffuso interesse.

Quali sono i diritti della vittima in caso di incidente stradale?

In seguito a un incidente stradale, una persona che subisce lesioni ha diritto di ricevere il risarcimento del danno. Quest’ultimo consiste in:

  • danno biologico, che si riferisce a qualsiasi alterazione dello stato di salute corporea, che può essere temporanea (come la frattura di una gamba) o permanente (come la perdita di funzionalità di un arto);
  • danno morale, costituito dalla sofferenza sia mentale sia fisica derivante dall’incidente e dai trattamenti successivi;
  • danno esistenziale, consistente nel pregiudizio alla vita sociale, che incide sulle interazioni e sulle relazioni della persona. Si pensi a un soggetto che, a seguito dell’incidente, rimane privo della capacità di deambulare, con conseguente impossibilità di condurre la vita sociale precedente il sinistro.

Inoltre alla vittima dell’incidente spetta non solo di essere risarcita per i danni fisici subiti, ma anche di ricevere il rimborso delle spese mediche sostenute per le cure necessarie.

Qual è la documentazione necessaria per il rimborso delle spese mediche?

Per essere rimborsati delle spese mediche dopo un incidente stradale, è fondamentale fornire documentazione dettagliata, come ricevute fiscali o fatture, che attestino ogni esborso sostenuto. Questi documenti devono essere accuratamente datati.

Inoltre, le spese devono essere proporzionate al danno subito e direttamente correlate all’incidente. La congruità di esse è determinata secondo criteri specifici di medicina e medicina legale. Se non esiste un chiaro nesso causale tra le spese sostenute e le lesioni riportate nell’incidente, le compagnie di assicurazione possono contestarle.

Le spese per la fisioterapia, prescritta per le lesioni causate dall’incidente, sono generalmente rimborsabili, essendo essa riconosciuta come pratica medica efficace. Per quanto riguarda trattamenti come l’osteopatia e la chiropratica, nonostante siano state riconosciute come professioni sanitarie dalla legge n. 3/2018, non esiste ancora una posizione giuridica univoca riguardo al loro rimborso in casi di incidenti stradali.

Incidente stradale: sono rimborsabili le spese mediche future?

Si può richiedere il rimborso anche per le spese mediche future, necessarie per il recupero della salute. Per ottenere tale risarcimento, si deve dimostrare che le spese pianificate sono proporzionate e essenziali al recupero. In questo senso di è pronunciata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 12690/2013, secondo cui tali spese sono risarcibili se giudicate ragionevolmente probabili e necessarie.

Le spese mediche sostenute in strutture private sono rimborsabili?

Molti pazienti, piuttosto che rivolgersi al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) preferiscono farsi curare in strutture private, sia per ragioni di fiducia nei sanitari che vi operano sia per ridurre i tempi di attesa. C’è da chiedersi se, in caso di incidente stradale, sono rimborsabili le spese sostenute in strutture private.

Infatti, l’art. 1227, secondo comma, cod. civ. prevede una riduzione del risarcimento, in relazione ai danni che la vittima avrebbe potuto evitare con l’ordinaria diligenza. Secondo alcuni, il ricorso a una struttura privata piuttosto che alla sanità pubblica farebbe lievitare in modo ingiustificato la spesa, che pertanto non sarebbe rimborsabile.

La questione è stata tuttavia risolta in senso contrario dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 29308/2023. In tale occasione la Suprema Corte ha stabilito che un soggetto danneggiato in un incidente stradale ha diritto a un pieno rimborso delle spese mediche, anche se queste sono state sostenute in strutture private piuttosto che in quelle del Servizio Sanitario Nazionale.

La decisione respinge l’argomento secondo cui l’art. 1227, secondo comma, cod. civ. potrebbe giustificare una riduzione del risarcimento. Infatti, la Cassazione ha stabilito che l’obbligo di preferire strutture pubbliche rispetto a quelle private non ha una base logica o normativa, anche nei casi di spese mediche sostenute all’estero.

 
Pubblicato : 27 Gennaio 2024 18:00